Clima: una posizione di retroguardia é contro gli interessi dell’Italia

“La determinazione dell’Ue non è unilateralismo. E’ grazie proprio alla scelta dell’Europa di assumere comunque impegni e di compiere  passi concreti per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica se oggi anche paesi a lungo recalcitranti come gli Stati Uniti o la Cina si mostrano consapevoli della necessitò di agire”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto della Seta e Francesco Ferrante.
“Sul clima – proseguono i due esponenti ecodem – l’Europa è stata leader nel mondo e deve continuare su questa strada. In queste settimane occorre moltiplicare gli sforzi perché a Copenaghen si raggiunga un primo accordo globale e vincolante, ma in ogni caso questo primato europeo non va messo in discussione. Anche perché,  facendo da battistrada nell’impegno sul clima, l’Europa fa anche i propri interessi economici e strategici. Chi oggi investe di più su questo fronte lavora per creare occupazione, sviluppo e benessere, come dimostrano gli esempi dei paesi europei più virtuosi. L’Italia finora ha arrancato dietro l’Unione europea, sarebbe bene che le nostre classi dirigenti,  a cominciare dalla presidente di Confindustria e dal ministro dell’Ambiente, si convincano che questa posizione di retroguardia è contro gli interessi dell’Italia”.