“Ennesimo numero da illusionista di Berlusconi”.
“Cercasi disperatamente i duecento milioni di euro annunciati a Copenhagen. Potrebbe essere questo il titolo ironico di una vicenda che in realtà , purtroppo, come spesso avviene quando di mezzo c’è il Presidente del Consiglio, è drammaticamente seria. L’11 dicembre del 2009, durante la Conferenza di Copenhagen, il Premier aveva annunciato lo stanziamento a sostegno dei Paesi in via di sviluppo di 200 milioni di euro l’anno per tre anni, nell’ambito del pacchetto clima. Si tratta dell’ennesimo numero dell’illusionista Berlusconi , perché di quei soldi non c’è traccia alcuna”. Lo dice il senatore del Pd Francesco Ferrante, che sulla questione preannuncia un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Ambiente.
“Occorre ricordare – continua Ferrante – che nell’ambito della Conferenza Onu sul clima di Copenaghen, la Ue ha deciso di contribuire per sostenere i paesi più vulnerabili a contenere l’impatto dei cambiamenti climatici, con un fondo di 7,2 miliardi di euro: la Francia e la Gran Bretagna contribuiranno rispettivamente con 1,66 miliardi di euro per il periodo 2010-2012; la Svezia si è impegnata con 765 milioni di euro, mentre la Germania si sarebbe orientata verso un miliardo di euro per i tre anni. L’Italia, cenerentola tra le grandi, si è impegnata per quei famosi 200 milioni di euro per tre anni, definiti dal premier ‘un’offerta generosa’, come se il fondo ‘Fast start’ fosse una caritatevole iniziativa filantropica e non un passaggio determinante per ridurre le emissioni di CO2 e per fronteggiare il riscaldamento globale. A distanza di mesi possiamo dire con certezza che quella di Berlusconi è stata l’ennesima promessa non mantenuta, lo spot fatto a favore di una platea internazionale che ormai però conosce il copione e il personaggio e sa cosa aspettarsi dal centrodestra italiano, che taglia forsennatamente i fondi alla cooperazione e allo sviluppo e – conclude Ferrante – si rende ridicolo con il suo atteggiamento negazionista sui cambiamenti climatici”.