Comunicati

Ambiente: è legge il ddl su giornata nazionale alberi

“La Commissione ambiente del Senato ha dato l’ultimo e definitivo via libera al disegno di legge sugli spazi verdi urbani, che ora è legge dello Stato. Il 21 novembre di ogni anno è istituito come ‘Giornata nazionale degli alberi’, parte un monitoraggio sistematico degli interventi di ampliamento e miglioramento del patrimonio arboreo e boschivo, viene avviato per la prima volta in Italia un censimento degli alberi monumentali che rappresentano per le nostre città  un grande patrimonio ambientale, paesaggistico, culturale”. Lo dicono i senatori del Pd della Commissione Ambiente Roberto Della Seta, Francesco Ferrante, Roberto Di Giovan Paolo, Vincenzo De Luca, Daniela Mazzuconi e Franco Monaco.
“Accrescere e curare meglio il verde urbano è un’indiscutibile e primario interesse generale – dicono i senatori del Pd – Gli alberi sono un argine alla fragilità  idrogeologica del territorio, trattengono polveri sottili, assorbono anidride carbonica: contribuiscono a combattere sia l’inquinamento urbano che i mutamenti del clima, che dipendono per circa il 20 per cento dalla deforestazione. In Italia la situazione del verde urbano è contraddittoria: ci sono città  che hanno standard di verde per abitante di assoluta eccellenza, ma circa un terzo dei comuni capoluogo ha una dotazione di verde molto bassa, sotto i 5 metri quadrati per abitante. Questa legge contribuirà  a sanare queste differenze, e inoltre introduce per la prima volta in Italia una tutela per gli alberi monumentali, che incarnano l’identità  delle città : basta citare la Quercia del Tasso sul Gianicolo a Roma, l’orto botanico di Palermo, la pineta di Ravenna. In questo modo – concludono i senatori del Pd – si mette in cassaforte un patrimonio prezioso e irriproducibile”.

Ilva : decreto migliorato ma norma generale inaccettabile

 “Noi favorevoli a esproprio”.

“Grazie all’impegno in particolare dei colleghi del Partito democratico, alla Camera il decreto Ilva è stato migliorato, prevedendo norme specifiche sul monitoraggio sanitario e il coinvolgimento delle Agenzia regionale per l’ambiente come supporto al lavoro del Garante. Ma resta per noi inaccettabile quanto disposto dall’articolo 1, in base al quale il Governo senza nemmeno consultare il Parlamento può sottrarre alla legislazione ordinaria e alle stesse decisioni della magistratura in materia di tutela dell’ambiente e della salute qualunque stabilimento industriale con più di 200 dipendenti. Infine, siamo convinti che la proprietà  attuale dell’Ilva non sia all’altezza del compito arduo di tenere insieme risanamento ambientale e continuità  produttiva, e che sarebbe bene quanto prima prendere seriamente in considerazione l’ipotesi, consentita dalla Costituzione e peraltro contemplata nel decreto, di un esproprio temporaneo degli impianti”. Lo dicono  i senatori Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“Con le nostre proposte di modifica – affermano i due parlamentari ecodem – chiediamo che venga sensibilmente ristretta la possibilità  di deroga e di ‘invasione’ della competenza giudiziaria prevista attualmente dal decreto, che sia introdotto l’obbligo di un parere vincolante da parte del Parlamento ogni volta che il Governo dichiara uno stabilimento industriale area di interesse strategico, che venga rafforzato il legame tra monitoraggio sanitario e possibilità  di sanzionare eventuali inadempienze dell’azienda rispetto all’opera di risanamento”.

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