Comunicati

A noi non è mai capitato di prendere caffè con capimafia

“Il senatore Crisafulli si indigna perché qualcuno ritiene inopportuno il suo incontro del 2001 davanti ad un caffè con il boss della mafia Bevilacqua, all’epoca già  condannato, e aggiunge testualmente: non so a quanti sia capitato di usare parole brusche (non devi rompermi i cogl..) con uno così.

Per quanto ci riguarda rispondiamo volentieri: a noi non è mai capitato per la banale ragione che non abbiamo mai incontrato nè incontreremmo mai un boss mafioso conclamato, tantomeno per informarlo come fece Crisafulli nell’occasione che ‘se quell’impresa vuole quell’appalto deve battere  un colpo e deve batterlo forte’.”

E’ quanto dichiarano commentando le dichiarazioni di Crisafulli rilasciate oggi nel corso di una conferenza stampa tenuta insieme al segretario regionale siciliano Lupo.

“Ma l’aspetto più desolante di questa vicenda – aggiungono i due parlamentari democratici – non è nelle parole di Crisafulli, dal quale sarebbe ingenuo aspettarsi altro.

Assai più grave è che a sostenerne le ragioni e a rivendicare la perfetta compatibilità  della sua candidatura con le regole del Pd in materia di etica pubblica sia il segretario regionale del Pd siciliano.

A costo di apparire dei sognatori continuiamo a sperare che alla fine il buonsenso prevalga, e che la Commissione nazionale di Garanzia del Pd mostri un soprassalto di dignità .”

Elezioni: noi “silenziati” dal Pd, ma faremo ancora i rompiscatole

“Per usare un’espressione che in questi giorni va di moda il Pd prova a ‘silenziarci’, escludendoci dalle liste per le politiche e riducendo ai minimi termini la presenza ecologista tra i futuri parlamentari. Ma ai tanti amici e compagni che in questi giorni ci hanno sostenuto con appelli e dichiarazioni pubbliche e che in queste ore ci invitano a non mollare,  diciamo che di mollare non abbiamo la minima intenzione: per vent’anni ci si siamo battuti per l’ambiente fuori dal Parlamento, continueremo a fare i rompiscatole dove e come possibile”.

Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, senatori ecodem del Pd, commentano così la scelta del Partito democratico di non ricandidarli.

“Il punto non sono i nostri meriti. Sapevamo che la politica non è un concorso per titoli dove vincono i più capaci, e lasciamo a chi vuole male al Pd il facile compito di compilare l’elenco di segretari e segretarie di capi corrente, addetti stampa, portavoce inseriti nelle liste. Su due questioni però non possiamo e non vogliamo tacere. La prima: è desolante che mentre si candida un campione della lotta alla mafia come il procuratore Grasso, al  tempo stesso si continui a dare spazio a figure come Crisafulli, che non molti anni fa fu sorpreso a chiacchierare di appalti con un boss condannato per mafia, o come Vico, che in conversazioni amichevoli con i capi dell’Ilva prometteva di ‘far buttare sangue’ a chi come noi si impegnava in Parlamento perché all’Ilva non fosse più consentito di avvelenare Taranto impunemente. Seconda questione: la decimazione della pattuglia di ecologisti tra i futuri parlamentari Pd, dalla quale insieme ad alcuni ‘eroi’ passati dalle primarie di apparato si salvano solo il nostro amico Realacci, pure retrocesso nelle retrovie delle liste lombarde, e Laura Puppato, mostra che il Pd non punta sull’ambiente, sulla tutela del territorio, sulla green economy quali leve importanti  per il consenso e per il cambiamento. D’altra parte noi ci ricordiamo bene quanto pesava prima dei referendum dello scorso anno l’ala nuclearista del Pd, anche molto autorevolmente rappresentata, e quanto abbiamo faticato per evitare che anche il nostro partito si accodasse tutto alle scelte del Governo Monti che hanno penalizzato le rinnovabili. Questo per noi è un errore grave, che il Pd rischia di pagare in termini elettorali e che lasca aperta e anzi rafforza l’urgenza di dare rappresentanza politica anche in Italia a un ecologismo moderno, riformista, radicale”.

Vigni (Ecodem): “Elezioni, grave errore esclusione di Ferrante e Della Seta da liste Pd”

“Sono profondamente amareggiato. L’esclusione dalle liste del Pd per le elezioni politiche di Roberto Della Seta e Francesco Ferrante è un grave errore”: questo il commento di Fabrizio Vigni, presidente nazionale Ecologisti Democratici. 

  

“Ferrante e Della Seta non sono solo, per la loro storia, due figure di rilievo dell’ambientalismo italiano. Sono anche due parlamentari uscenti che in questi anni hanno svolto un lavoro prezioso per affermare le ragioni dell’ambiente e della green economy. La presenza nelle liste di altri esponenti Ecodem, di parlamentari uscenti e nuovi candidati con competenze sui temi ambientali, non attenua lo sconcerto per la loro esclusione. E’ una ferita profonda – conclude Fabrizio Vigni – all’anima ecologista del partito, ma prima ancora una decisione che danneggia il Partito Democratico”. 

  

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