Comunicati

Razzismo: anche con partita di calcio si contribuisce a discussione su diritti civili

“La partita amichevole di calcio contro il razzismo che si terrà  lunedì 28 a Roma (presso il campo Bernardini), organizzata dalla Fondazione IntegrA/Azione col patrocinio dell’UNHCR e della FGCI, e che ha ricevuto l’appoggio del Capitano della Roma Francesco Totti, è un’occasione importante per rimettere al centro della discussione politica e culturale del nostro paese la questione dei diritti civili e dell’integrazione”. Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante, vice presidente della Fondazione IntegrA/Azione.
“I migranti – continua Ferrante – già  penalizzati da condizioni lavorative svantaggiose, con salari mediamente più bassi e un’altissima quota di assunzioni in nero, con minore sicurezza stanno pagando un prezzo alto alla crisi economica.
Purtroppo le norme che regolano la presenza degli immigrati in Italia sono ancora il riflesso di una sorta di discriminazione istituzionale non meno grave del “razzismo culturale” che scatena episodi come quello dei buu ai giocatori di colore durante le partite, e le aggressioni a sfondo razziale di cui abbondano le cronache giudiziarie. Leggi e provvedimenti amministrativi discriminatori che confinano gli stranieri nella categoria della manovalanza a basso costo, il mancato riconoscimento di fatto del diritto d’asilo, l’arretratezza delle leggi sulla cittadinanza per i figli nati in Italia da genitori stranieri, sono aspetti su cui occorre un cambio di direzione netto, se vogliamo costruire un paese che non si accontenti più solo delle conquiste civili ormai vecchie di decenni”, conclude il senatore Francesco Ferrante.

Catanzaro: visita ispettiva a sorpresa nella casa circondariale di Siano

Lunedì pomeriggio alle ore 15,00 davanti al cancello della Casa Circondariale di Catanzaro Siano si sono presentati, a sorpresa, Francesco Ferrante, Senatore della Repubblica ed Emilio Quintieri, Ecologista Radicale, candidato alla Camera dei Deputati con la Lista “Amnistia, Giustizia e Libertà ” per la Circoscrizione Elettorale della Calabria, per effettuare una Visita Ispettiva all’interno dell’Istituto Penitenziario più grande e anche sovraffollato della Regione. 

La Visita è stata molto lunga (durata quasi quattro ore) poiché era necessario capire quali fossero realmente le condizioni di detenzione e quelle di lavoro del personale di Polizia Penitenziaria, specie dopo le numerose segnalazioni e lamentele provenienti dalla popolazione reclusa che, lo scorso mese di dicembre, erano arrivate all’attenzione del Governo Italiano (Ministri della Giustizia e della Salute) tramite un atto di Sindacato Ispettivo presentato – su sollecitazione del cetrarese Emilio Quintieri – dai Senatori Marco Perduca e Donatella Poretti (Radicali), Roberto Di Giovan Paolo, Francesco Ferrante e Roberto Della Seta (Partito Democratico) e Salvo Fleres (Grande Sud). 

La delegazione è stata accompagnata per tutta la durata dell’Ispezione dal Commissario Aldo Scalzo, Comandante del Reparto di Polizia Penitenziaria insieme ad altri Agenti stante l’assenza della Direttrice Angela Paravati. Sono stati visitati gli Uffici e tutti i Reparti Detentivi dell’Alta Sicurezza (A.S.1, A.S.2 e A.S.3) e della Media Sicurezza, il Centro Diagnostico Terapeutico e l’Area Sanitaria riscontrando una serie di problematiche e di criticità . La nostra visita – hanno detto Quintieri e Ferrante – ha confermato la grave situazione in cui versa quella Prigione. Abbiamo accertato la fatiscenza della struttura, l’infiltrazione dell’acqua dagli infissi e dai tetti nelle celle, alcune andrebbero immediatamente chiuse per motivi igienico-sanitari. 

A Siano, a fronte di una capienza regolamentare di 354 posti, sono rinchiusi in condizioni illegali ben 570 persone (55 gli stranieri), 319 delle quali appartenenti al Circuito Differenziato dell’Alta Sicurezza e 251 appartenenti alla Media Sicurezza. Abbiamo avuto modo di rilevare – proseguono Quintieri e Ferrante– come i dati statistici diramati dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia riguardo alla capienza regolamentare non siano corretti. Infatti, recentemente, erano usciti fuori dal nulla altri 263 posti che, aggiunti ai 354 esistenti, avrebbero permesso all’Istituto di “ospitare” ben 617 detenuti e di non classificarlo come “sovraffollato”. In realtà , quei 263 posti, riguardano un padiglione dell’Istituto, realizzato di recente, ma ancora chiuso e non utilizzato. I detenuti in quella Prigione vivono in condizioni disumane perché restare chiusi in cella 20 ore al giorno su 24 ed in pochi metri quadrati costituisce una tortura, un trattamento illegale per il quale da anni lo Stato viene ripetutamente condannato dalla Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo. Tutto ciò, naturalmente, non dipende né dalla Direzione dell’Istituto né tantomeno dalla Polizia Penitenziaria ma, esclusivamente, dal Governo Italiano che con i finanziamenti che manda non si riesce nemmeno a comprare le lampadine. 

Nel corso della visita abbiamo ascoltato diversi detenuti e raccolto le loro segnalazioni. Quel che è importante evidenziare è che nessuno dei detenuti ci ha segnalato gravi forme di abuso da parte del personale della Polizia Penitenziaria. Il Corpo della Polizia Penitenziaria, tra l’altro, è molto deficitario in termini di organico e ciò si ripercuote negativamente sulla vita dei detenuti e degli stessi Agenti costretti a lavorare in condizioni assolutamente degradanti. Molti detenuti hanno lamentato la mancata attività  ispettiva in Carcere da parte del competente Magistrato di Sorveglianza ed il continuo rigetto di qualsiasi genere di richiesta rivoltagli. Seguiremo con attenzione le problematiche che ci sono state segnalate e che abbiamo avuto modo di rilevare di persona. Diversi detenuti ci hanno chiesto di essere aiutati a presentare ricorso innanzi alla Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo per il trattamento inumano e degradante a cui sono sottoposti. 

Una partita contro il razzismo il 28 gennaio a Roma

L’iniziativa per chiedere un impegno concreto alla politica per il rispetto dei diritti   

Una giornata organizzata per ribadire il rifiuto e la condanna a qualsiasi forma di razzismo e intolleranza. 

Fondazione IntegrA/Azione – in collaborazione con UISP, Legambiente, X Municipio del Comune di Roma, Liberi Nantes, Cooperativa Abitus e S.CO.S.S.E.  – ha invitato a partecipare tutte le realtà  associative, i comitati, i singoli cittadini e le istituzioni a un’amichevole di calcio. 

Una partita mista, per genere e provenienza dei partecipanti, che verrà  giocata il prossimo lunedì 28 gennaio alle ore 10,30 presso l’impianto sportivo comunale Fulvio Bernardini (via dell’Acqua Marcia 51, zona Pietralata). L’iniziativa con lo slogan “NO AL RAZZISMO, NO RACISM, NON AU RACISME” è patrocinata dall’UNHCR, l’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite, dalla FGCI, Federazione Italiana Gioco Calcio e dall’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziste e vede l’adesione di numerose realtà  della società  civile non solo legate al mondo dello Sport. 

Le immagini di Kevin Prince Boateng che abbandona il campo di calcio hanno certamente fatto il giro del mondo. Il Milan si è ritirato dopo gli insulti di un gruppo di tifosi della Pro Patria al giocatore ghanese. La partita è stata la prima amichevole del 2013. 

Ma lontano dai riflettori sono quotidiani gli episodi discriminatori ai danni di cittadini stranieri che evidentemente non godono di tutti i diritti. 

Un segno della debolezza della politica italiana che non ha saputo fare molto in termini di integrazione e rispetto dei diritti civili. Episodi di intolleranza – preme ricordarlo – si sono verificati persino all’interno delle istituzioni. Basti pensare alla vergognosa proposta di un consigliere comunale di Trapani che avrebbe voluto inserire una linea di autobus dedicata a soli migranti per risolvere l’affollamento sui mezzi pubblici che percorrono la tratta dal CARA di Salina Grande al centro città . 

per aderire scrivi a fondazione@fondazioneintegrazione.it 

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