Comunicati

Finanziaria. Cinquantuno senatori Unione: “Governo reintroduca 5 per mille”

Stralci della lettera appello che verrà  domani pubblicata su Europa

“Dai rumours di fonte governativa apparsi su alcuni quotidiani sembrerebbe che il Governo non sia più intenzionato ad accogliere l’emendamento attualmente depositato alla Camera dei Deputati che prevede la reintroduzione del 5 per mille nella Finanziaria 2007. Noi senatori dell’Unione non accetteremmo questo incomprensibile rifiuto e ci impegniamo sin da adesso a inserire la norma in ogni caso quando il provvedimento arriverà  in questo ramo del Parlamento”. Lo scrivono, in una lettera appello che verrà  domani pubblicata sul quotidiano Europa, cinquantuno senatori dell’Unione che, aderendo all’iniziativa promossa dai senatori dell’Ulivo Francesco Ferrante, Luigi Bobba, Nuccio Iovene, Fiorenza Bossoli e Marina Magistrelli, hanno oggi presentato un  Ordine del giorno al Decreto Fiscale per impegnare il governo alla reintroduzione del 5 per mille. I firmatari sono: Benedetto Adragna, Emanuela Baio, Egidio Banti, Giovanni Bellini, Giorgio Benvenuto, Paola Binetti, Willer Bordon, Daniele Bosone, Paolo Brutti, Antonello Cabras, Bartolo Fazio, Marco Filippi, Franco Bruno, Pietro Fuda, Mario Gasbarri, Salvatore Ladu, Luigi Lusi, Roberto Manzione, Luca Marcora, Ignazio Marino, Augusto Massa, Giorgio Mele, Vidmer Mercatali, Claudio Molinari, Accursio Montalbano, Gianfranco Morgando, Magda Negri, Nino Papania, Giorgio Pasetto, Carlo Perrin, Manfred Pinzger, Silvana Pisa, Edoardo Pollastri, Giovanni Procacci, Nino Randazzo, Sabina Rossa, Paolo Rossi, Simonetta Rubinato, Lido Scarpetti, Gianpaolo Silvestri, Giannicola Sinisi, Albertina Soliani, Giorgio Tonini, Renato Turano, Walter Vitali e Valerio Zanone.
“Con il 5 per mille – si legge nella lettera appello –  milioni di cittadini contribuenti partecipano al futuro di altri milioni di cittadini meno fortunati attraverso quella società  civile organizzata che da sempre è motore di coesione e sviluppo”.
“Non avrebbe alcun senso – scrivono i cinquantuno senatori – il rifiuto del Governo di riconsiderare la sua decisone e ci attendiamo che reinserisca il 5 per 1000 in finanziaria”.

 

Emergenza rifiuti: “bene l’approvazione del decreto, ora dobbiamo voltare pagina”

Il senatore dell’Ulivo Francesco Ferrante, capogruppo in Commissione ambiente ha espresso grande soddisfazione per l’approvazione del decreto sull’emergenza rifiuti in Campania. “Si tratta di misure molto importanti – spiega Ferrante – che rappresentano un primo necessario passo per fronteggiare una situazione che ha assunto, nel tempo, dimensioni allarmanti”.  “Il risultato raggiunto – aggiunge il senatore dell’Ulivo – è frutto di uno sforzo comune per liberare la Campania dall’assedio dei rifiuti e per voltare finalmente pagina”. Ferrante sottolinea che si tratta di “una battaglia di civiltà  per attuare un sistema moderno di smaltimento dei rifiuti nel rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini”. Quanto all’ipotesi di dimissioni del capo della protezione civile, Guido Bertolaso, che aveva lamentato la mancanza di risorse necessarie per combattere il problema dei rifiuti, il senatore dell’Ulivo ha precisato: “Abbiamo risposto concretamente alle legittime preoccupazioni del capo della protezione civile Bertolaso mettendo mano al capitolo fondi e stanziando 20 milioni di euro per garantire la copertura necessaria ad affrontare la grave situazione in Campania. Un passaggio necessario – ha concluso Ferrante – per far funzionare il decreto e per mettere in condizione di lavorare le persone che hanno incarichi specifici per governare l’emergenza “

Conferenza sul Clima di Nairobi: “bisogna uscire dall’era del fossile”

 
Nel suo intervento in aula in merito alla mozione sulla conferenza mondiale in corso a Nairobi, il capogruppo della Commissione ambiente, Francesco Ferrante (Ulivo) ha dichiarato: “Si tratta di una mozione di fondamentale importanza, innanzitutto per il merito, ma anche per il fatto che è stata sottoscritta da senatori di entrambi gli schieramenti”. “I cambiamenti climatici non sono più una minaccia ma una grande realtà . Infatti – sottolinea Ferrante –  se ne iniziano a osservare le conseguenze anche alle nostre latitudini. I fenomeni estremi diventano sempre più frequenti: dalle alluvioni, che hanno colpito a più riprese l’Europa, all’aumento impressionante del numero e della forza di cicloni. Il più famoso e devastante dell’ultimo periodo è Katrina, che colpì News Orleans”. “Un dato preoccupante è che dal 1991 in poi si sono concentrati i dieci anni più caldi mai registrati. Ma ciò che ci deve far riflettere è una questione che assume una rilevanza etica. Le conseguenze più gravi dei cambiamenti climatici in atto le pagano quei popoli, quelle persone, quegli uomini e donne che non hanno alcuna responsabilità  nell’aumento delle emissioni di gas di serra che sono alla base, a loro volta, dell’incremento dell’effetto serra. Basti pensare a quei milioni di profughi ambientali spinti a scappare dalle proprie terre divorate dalla desertificazione dell’Africa sub sahariana”. “Per queste ragioni – continua Ferrante – dobbiamo cambiare il modo di procedere e di distribuire energia, senza più perdere tempo. Dobbiamo, insomma, responsabilmente e con tutte le gradualità  che non rendono velleitario questo percorso, incamminarci verso l’uscita dell’era del fossile. E’ necessario lavorare sul risparmio energetico, attraverso politiche che stimolino l’efficienza energetica, anche per colmare l’enorme gap che separa il nostro paese dagli altri paesi europei”. “Non è pensabile – aggiunge Ferrante – che in Germania ci siano 10 volte di più pale eoliche di quante ne abbiamo installate in Italia. Non possiamo più permetterci che nella piccola e fredda Austria ci siano 30 pannelli solari ogni 1 montato in Italia”. “Siamo convinti – conclude Ferrante – che chi si attarda in vecchie ricette sarà  tagliato fuori dalla competizione globale. Chi scommette invece sul risparmio energetico e sulle fonti rinnovabili può vincere”.

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