Comunicati

FONTI RINNOVABILI IN ITALIA : NO A OGNI MORATORIA

“EMANARE LE INDISPENSABILI LINEE GUIDA PER RISPETTARE L’OBIETTIVO DEL 25% DI ENERGIA RINNOVABILE AL 2011”

Il Protocollo di Kyoto impone all’Italia di ridurre le emissioni di CO2 dipendenti in larga parte dai consumi elettrici, dalla produzione di energia e dai trasporti. Eppure, le emissioni generate in Italia hanno subito un aumento di oltre il 13 % rispetto al dato del 1990, per cui al 1° gennaio del 2008, l’Italia si trova dunque a dover abbattere non più del 6,5% ma di quasi il 20% delle emissioni prodotte.

Nonostante poi gli innegabili vantaggi arrecati dall’uso di fonti rinnovabili di energia alla salute dei cittadini e all’ambiente, e nonostante le caratteristiche climatiche e geologiche rendano l’Italia particolarmente adatta allo sviluppo di alcune di tali fonti, continua ad essere inspiegabilmente in ritardo rispetto agli altri Stati europei nella promozione dell’utilizzo di fonti rinnovabili;

In Italia sono installati poco più di 2.000 MW di eolico a fronte degli oltre 18.000 megawatt che può vantare la Germania. Per il solare termico il CIPE stabiliva che l’Italia avrebbe dovuto raggiungere i 3 milioni di metri quadrati, a fronte degli attuali poco più di 516.000 metri quadrati installati, mentre, per il fotovoltaico sono installati appena 36 megawatt a fronte dei 1.537 megawatt installati in Germania.

“Bastano questi pochi dati – ha dichiarato il Sen Francesco Ferrante (capogruppo Ulivo in commissione Ambiente) – per capire che l’Italia rischia di perdere tempo e competitività  in un settore che invece dovrebbe essere in forte sviluppo. Risulta quindi quanto mai insensato approvare moratorie contro la realizzazione di nuovi impianti eolici solo sulla base di pressioni mediatiche da parte di alcune associazioni ambientaliste e di comitati che descrivono uno scenario apocalittico per il paesaggio, per la fauna  e l’ambiente, quando in realtà  questi possono essere correttamente salvaguardati attraverso l’emanazione delle necessarie linee guida per l’approvazione dei progetti di impianti da fonti rinnovabili, che ad oggi ancora non sono state rese note”.
 

Nell’interrogazione parlamentare ai ministri per i Beni e le Attività  Culturali, dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dello Sviluppo Economico quindi, il sen Ferrante chiede di rigettare ogni richiesta di moratoria per la realizzazione di impianti eolici e di assumere immediatamente tutte quelle iniziative legislative affinché si possa giungere entro il 2011 a produrre in Italia il 25% di energia elettrica da fonti rinnovabili così come previsto dal programma dell’Unione, oltre a far sapere quali tempi e quali modalità  i Ministri in indirizzo intendano utilizzare al fine di arrivare all’emanazione delle fondamentali e specifiche linee guida per l’approvazione dei progetti di impianti da fonti rinnovabili, che ad oggi ancora non sono note, e in assenza delle quali gli interventi sul territorio rischiano di mettere in pericolo gli obiettivi fissati dal Governo.

RIFIUTI: FERRANTE, DL PER SUPERARE EMERGENZA CAMPANIA

(ANSA) – ROMA, 20 GIU – ‘Capisco l’esasperazione legata alla gravissima emergenza nello smaltimento dei rifiuti in Campania, ma non dobbiamo fare l’errore di confondere la causa con l’effetto. Le responsabilita’ di questa situazione non è del commissariamento ma dell’emergenza che si trascina, infinita, da quasi 14 anni e sono diffuse: sono certamente da attribuire alla politica, ai livelli istituzionali locali, ma anche alle sottovalutazioni nazionali’. Lo dichiara il senatore dell’Ulivo, Francesco Ferrante capogruppo in Commissione ambiente.
‘Se e’ vero, infatti, che questa situazione e’ alimentata dalla diffusa criminalita’ e dalla gestione della camorra, e’ altrettanto vero – sottolinea F
errante in una nota – che non si e’, oggi, ancora riusciti ad approvare un ddl suoi reati ambientali’. ‘Ma non possiamo accusare solo la classe politica, poiche’ vi sono gravi responsabilita’ anche della grande impresa privata, e mi riferisco alla Fibe, con i suoi manager che sembravano i salvatori della patria, e che è invece è tra i massimi responsabili di questo stato di cose. Con questo decreto si introducono le misure necessarie ad uscire dall’emergenza, ma anche per favorire il passaggio alla gestione ordinaria. Sono state apportate modifiche che hanno corretto alcune anomalie del testo, come quella che prevede l’apertura di una discarica nel parco nazionale del Vesuvio , e abbiamo introdotti limiti specifici alla tipologia di rifiuti da conferire, che consentiranno almeno di ridurre notevolmente l’impatto ambientale su tale sito di smaltimento’. ‘Altre norme importanti sono sicuramente quelle che coinvolgono nella programmazione i presidenti delle province e responsabilizzano gli enti locali. Oltre l’emergenza, quindi, la gestione dei rifiuti – conclude Ferrante – deve tornare alla esclusiva responsabilita’ dei cittadini e degli amministratori della Campania’. 

AMBIENTE: CONFERENZA STAMPA DS E DL SULLE POLITICHE PER IL CORRETTO UTILIZZO DELL’ACQUA

“Urge individuare linee di finanziamento utili al completamento, qualificazione e manutenzione del sistema infrastrutturale delle reti e degli impianti obsoleti per il recupero della risorsa idrica; bisogna introdurre una politica tariffaria solidale ma rigorosa che possa garantire a tutti il diritto ad uso corretto e adeguato dell’acqua; in ogni bacino inoltre, occorre passare dalla gestione della “domanda acqua” alla più corretta gestione dell’offerta, considerando cioè la quantità  di acqua che abbiamo a disposizione e, in base a quello, determinarne gli usi possibili in agricoltura, nell’industria, nel civile, al contrario di quel che si fa ora”.
Sono questi – secondo il sen Ferrante (capogruppo Ulivo in commissione Ambiente), i principali interventi da realizzare per garantire una gestione ed un uso corretto della risorsa idrica nel nostro Paese, storicamente afflitto da problemi di dispersione e spreco di quella che è diventata la risorsa naturale più importante per il benessere sul pianeta.
“L’acqua è un bene primario e comune e, per tale motivo, tutte le autorità  competenti sono chiamate ad operare per garantirne la salvaguardia e la corretta gestione – ha dichiarato Francesco Ferrante nel corso della conferenza stampa organizzata oggi a Roma da Ds e Dl sulle politiche per il corretto utilizzo della risorsa -. Nel mondo solo 16 persone su 100 possono aprire un rubinetto e veder scorrere acqua potabile, priva di agenti patogeni e di sostanze inquinanti, per bere, cucinare e lavarsi, eppure nel  44% delle città  italiane, oltre il 30% dell’acqua viene dispersa per problemi di perdite di rete. Una situazione assurda questa dal momento che con una diversa e attenta politica di gestione è possibile ridurre fino al 40% gli attuali prelievi d’acqua per l’agricoltura, l’industria e gli usi domestici”.
 

1 635 636 637 638 639 693  Scroll to top