Comunicati

AGRICOLTURA: RUTELLI E DELEGAZIONE DL INCONTRA COLDIRETTI

ANSA) – ROMA, 5 LUG – Una delegazione della Margherita, guidata dal Presidente Francesco Rutelli e dai parlamentari dielle Francesco ferrante, Luca Marcora ed Ermete Realacci ha incontrato oggi una rappresentanza della Coldiretti composta dal Presidente Sergio Marini, accompagnato dal Segretario generale Franco Pasquali e dal responsabile organizzativo Enzo Gesmundo. Nel corso dell’incontro – si legge in una nota della Margherita – si e’ confermata la condivisione dell’idea di una agricoltura di qualita’, legata ai territori, alla distintivita’ dei prodotti e al ruolo centrale dell’impresa agricola ed e’ stata ribadita la convinzione che questa agricoltura e’ parte integrante e costitutiva dell’identita’ del nostro Paese e della sua sfida competitiva nel mercato globale. La delegazione dielle – si legge ancora – ha preso atto, con rammarico, della fase delicata che attraversano i rapporti tra larga parte del mondo agricolo rappresentata dalla Coldiretti e il Ministro per le politiche agricole, agroalimentari e forestali Paolo De Castro, dicendosi certa, tuttavia, che tali difficolta’ ed incomprensioni possano essere presto superate, a partire dalla impostazione presente nel programma dell’Unione e del Governo che afferma la centralita’ della sfida della qualita’ per il futuro dell’agricoltura e dell’economia del nostro Paese’. 

 

 

ENERGIA: RONCHI E FERRANTE,SUBITO IN AULA RIFORMA RINNOVABILI

AGI) – Roma, 5 lug. – ‘Portare al piu’ presto in aula il disegno di legge 691 Bersani sull’energia, che contiene anche un pacchetto di misure sulle fonte rinnovabili in grado di far recuperare all’Italia i ritardi sugli obiettivi del Protocollo di Kyoto’. E’ quanto hanno chiesto 15 senatori di tutti i gruppi dell’Unione con una lettera al Presidente del Senato Franco Marini, di cui sono primi firmatari i senatori ecodem dell’Ulivo Edo Ronchi e Francesco ferrante. ‘L’Italia continua ad essere in pesante ritardo all’obiettivo del Protocollo di Kyoto, un ritardo pari a circa 98 milioni di tonnellate di CO2 – sottolineano Ronchi e ferrante – Recuperare almeno un terzo di questo ritardo e’ possibile attraverso una riforma del sistema di incentivazione e di supporto allo sviluppo della produzione di energia elettrica con fonti rinnovabili. Per questo insieme ad altri 13 senatori dell’Unione abbiamo chiesto che la riforma delle rinnovabili, gia’ inserita il 15 maggio scorso nel calendario dei lavori per l’Aula del Senato entro giugno e che invece slitta continuamente a data da destinarsi, sia affrontata dall’Assemblea, con priorita’, entro luglio. Non riusciamo a comprendere – sottolineano ancora i due senatori ecodem – come mai un tema come questo, fra le priorita’ nelle preoccuazioni dell’opinione pubblica, in grado di promuovere con una misura ambientale, sviluppo economico, tecnologico ed occupazionale, non diventi tale anche nel concreto agire del governo e del Parlamento. Sul clima, infatti, per ora abbiamo avuto, a parte molti annunci, solo misure parziali e di limitato effetto per l’efficienza energetica e per il solare.
Cosi’ proprio non va. La riforma delle rinnovabili sarebbe il primo consistente intervento per Kyoto, approvabile rapidamente in questa legislatura. Non e’ accettabile un suo continuo rinvio’. 

 

 

ENERGIA. ECO-DEM LANCIANO ‘RIVOLUZIONE’ RINNOVABILI

Una ‘rivoluzione’ per le rinnovabili, che lanci, finalmente, il settore in Italia. E’ quella che auspicano gli Eco-dem, gli ambientalisti per il Partito democratico, nel convegno di oggi a Roma. Occasione nella quale hanno presentato, davanti a una platea di imprenditori, gli emendamenti depositati al Senato al Ddl Bersani sull’energia. Ma piu’ che di emendamenti, si tratta di un vero e proprio articolato stralciato dal Ddl Kyoto presentato da Edo Ronchi. Dei “vagoni” staccati dal primo ddl e “attaccati” al “treno Bersani”. Quali i punti salienti? Certezza agli investimenti nel settore delle rinnovabili facendo si’ che vadano ‘sul serio’ alle fonti pulite; riordino del sistema degli incentivi, estendendo il Conto energia dal fotovoltaico a tutte le altre ‘famiglie’ rinnovabili con potenza inferiore a 1 MW e con certezze su durata e importo; revisione del ruolo delle regioni, nel senso di una divisione fra esse degli impegni nazionali sull’energia pulita con la fissazione di obiettivi vincolanti.
“La discussione e’ calendarizzata per la prossima settimana, speriamo di portarlo a casa- spiega il senatore dell’Ulivo Francesco
ferrante– se ci riusciamo sarebbe davvero una rivoluzione, non un piccolo aggiustamento, ma una rivoluzione nel sistema di incentivazione e nelle procedure autorizzative che riguardano le fonti rinnovabili”. Dal vecchio Ddl Kyoto “abbiano preso i punti principali e li abbiamo fatti diventare cinque emendamenti- spiega ferrante illustrando i punti dell’emendamento al Ddl Bersani- che e’ difficile chiamare tali, visto che sono nuovi articoli che si inseriscono dentro il Ddl Bersani sulle liberalizzazioni”. Emendamenti “depositati con l’accordo di tutta la maggioranza e il governo”.
Le procedure autorizzative e i sistemi di incentivazione “sono i due punti che hanno finora frenato lo sviluppo delle rinnovabili- rileva il capogruppo dell’Ulivo in commissione
ambiente al Senato- il giorno dopo l’approvazione degli emendamenti avremmo un quadro che permetterebbe a questo settore di uscire dalla nicchia, e diventare un settore importante del sistema economico”. Cosi’ come e’ in Germania, “dove occupa 200 mila persone o in Spagna dove in alcune ore di punta l’eolico e’ la prima forma di energia in assoluto”, aggiunge.
Sul fronte delle regioni “prevediamo semplificazioni per le autorizzazioni dei piccoli impianti- spiega
ferrante– senza Via e molto rapidamente”. Ma soprattutto “imponiamo alle regioni di farsi carico degli obiettivi” sulla realizzazione delle rinnovabili. “Se c’e’ un obiettivo nazionale, serve una sorta di ‘burden sharing’ tra le regioni- aggiunge- se uno non vuole fare l’eolico, faccia il solare o altro ma deve raggiungere gli obiettivi”. Per quel che riguarda gli incentivi, infine, “niente piu’ assimilate, solo rinnovabili- conclude il senatore- si va oltre il sistema dei Certificati verdi e verso il Conto energia, quello previsto oggi per il fotovoltaico, che andrebbe esteso a tutte le rinnovabili”. 

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