Priorità alla lotta contro il global warming: questa oggi la vera realpolitik”
Della Seta e Ferrante (PD) sul Premio Nobel Al Gore
Della Seta e Ferrante (PD) sul Premio Nobel Al Gore
“Richiedere la valutazione di impatto ambientale nazionale per gli impianti eolici superiori ai 20 Mw sarebbe un inutile appesantimento di una procedura che gia’ prevede la Via regionale”. E’ quanto afferma Francesco Ferrante, capogruppo del Pd-Ulivo in Commissione Ambiente al Senato, accogliendo con soddisfazione le parole del ministro per i Beni culturali, Francesco Rutelli, che, al congresso di Legambiente, ha annunciato che il Governo escludera’ la Via nazionale per gli impianti eolici superiori ai 20 Mw, nell’approvazine definitiva della riforma del codice Matteoli. “E’ una notizia positiva – ha detto Ferrante – che risponde anche ad una nostra richiesta tesa a equilibrare una situazione per la quale in questo Paese potevamo avere una doppia Via per la realizzazione di impianti eolici e nessun bisogno di Via per realizzare una centrale a carbone di 300 Mw.
“Legambiente è sempre stata e continuerà a essere un’associazione autonoma che fa politica in prima persona. Non ci sono mai state e non ci saranno in futuro deleghe di alcun tipo: noi rivendichiamo, non senza un pizzico di presunzione, la nostra natura di organizzazione di cittadini indipendenti. Oltre che autonomi, siamo anche curiosi di scoprire e conoscere mondi a noi affini come anche lontani. E abbiamo sempre dimostrato di essere coraggiosi”.
Con queste parole il direttore generale di Legambiente Francesco Ferrante è intervenuto oggi all’VIII Congresso nazionale dell’Associazione.
“Il nostro agire si è sempre contraddistinto per essere capace di conflitti e proteste, ma anche di proposte. Chi ci accusa di esserci ammorbiditi sulle posizioni di un ambientalismo del Si, non ha capito nulla. I nostri No sono tanti e sono No che servono a crescere: oggi più che mai ribadiamo che siamo contrari alle centrali a carbone, come siamo contrari alle autostrade inutili e agli ogm. E tanto saranno più forti e credibili i nostri No, tanto saranno comprensibili i nostri Si alle occasioni di progresso che aiutano il nostro Paese sulla strada del cambiamento. Quel cambiamento che è da sempre la chiave di interpretazione del nostro fare ambientalismo”.