Comunicati

INCENDIO DOLOSO DISTRUGGE STRUTTURA D’ACCOGLIENZA A LAMPEDUSA

FERRANTE (PD) PRESENTA UN’INTERROGAZIONE AL MINISTRO DEGLI INTERNI: “SITUAZIONE INSOSTENIBILE,
NECESSARIO DECISO INTERVENTO A FAVORE DELLA LEGALITA’”
 

 

“Vigliacchi senza alcun rispetto per i beni della comunità ”. E’ indignato Francesco Ferrante, senatore del Pd ed ex direttore nazionale di Legambiente, nel dichiarare sullo spregevole gesto che questa notte ha portato alla distruzione della struttura in legno realizzata all’ingresso della zona A della Riserva Naturale “Isola di Lampedusa”, come punto d’accoglienza, informazione e ristoro per il pubblico.

 

“Lampedusa ha tutte le caratteristiche paesaggistiche per rappresentare l’eccellenza delle località  marittime italiane. Questa eccellenza però – ha sottolineato il senatore che su questa vicenda ha anche rivolto un’interrogazione al ministro degli Interni – è imprescindibilmente legata alla tutela dei beni naturali, alla protezione della spiaggia dei Conigli e alla corretta gestione ecosostenibile di tutta l’isola. E’ questo l’impegno che da anni Legambiente sostiene gestendo la riserva dell’Isola dei Conigli e contro questo impegno continuano a ripetersi atti criminali e si mobilitano interessi speculativi di ogni sorta”

 

La struttura data alle fiamme, avrebbe dovuto essere inaugurata prima della stagione estiva. Realizzata dall’Area Marina Protetta “Isole Pelagie” gestita dal Comune di Lampedusa con un finanziamento del Ministero dell’Ambiente nell’ambito di un progetto presentato in partenariato con la Riserva Naturale regionale gestita da Legambiente Sicilia, era una struttura molto particolare, realizzata con l’impiego di materiali naturali e lavorazione artigianale, alimentata con il fotovoltaico, basata su forme essenziali e soluzioni compatibili con la particolarità  dei luoghi.
 
E’ evidente – ha concluso Ferrante – che la situazione richiede un intervento deciso e duraturo per ripristinare la legalità  e garantire alle associazioni ambientaliste la possibilità  di portare avanti il loro lavoro a favore del patrimonio naturale e turistico dell’isola”.
 

 

ENDESA E LO SVILUPPO INDUSTRIALE TERNANO

Non mi risulta affatto che ci siano novità  sul destino degli impianti idroelettrici dell’asta Tevere-Nera-Velino che, come previsto, sono destinati ai tedeschi di E.On.. Questo garantirà  gli attuali livelli di occupazione e, anzi, si potrà  pensare ad un rilancio dell’attività  dell’azienda su questo territorio. Piuttosto, a causa delle difficoltà  che sta incontrando la fusione di A2A, è l’idea stessa di “spezzatino” dell’Endesa ad essere in pericolo e si profila la possibilità  – a mio parere molto positiva – che si rinunci a questa idea che dal punto di vista industriale e del sistema energetico del nostro Paese è molto criticabile, per pensare invece ad una soluzione che mantenga integra l’azienda”.
Queste le parole del Sen Francesco Ferrante in merito alla notizia apparsa oggi sulle pagine di quotidiani umbri dell’ipotesi A2A per gli impianti idroelettrici ternani.
 

 

L’AMBIENTE PER VINCERE

SEN FRANCESCO FERRANTE: “E’ NATA L’ASSOCIAZIONE DEGLI AMBIENTALISTI PER IL PD, PER RENDERE LA POLITICA VICINA AI BISOGNI DELLE PERSONE”

NEL COMITATO PROMOTORE NAZIONALE, A RAPPRESENTARE L’UMBRIA FRANCESCO FERRANTE E LORENA PESARESI

“Noi Ecologisti Democratici ci riconosciamo nell’ambientalismo del fare proposto da Walter Veltroni come uno dei principali fondamenti dell’identità , del programma, dell’azione del Partito Democratico. Ci riconosciamo, con Veltroni, in un ambientalismo che come l’ambizione generale da cui è nato il Pd, aiuti a rendere la politica, la nostra politica, vicina ai bisogni e alle aspirazioni delle persone e delle comunità . Vicina all’Italia e agli italiani”.

Questa la frase simbolo del manifesto degli ecologisti democratici, presentato oggi a Roma nel corso della assemblea costituente della nuova associazione alla quale hanno preso parte personalità  di rilievo del mondo scientifico, della cultura e del panorama politico ed istituzionale, assessori regionali, provinciali e comunali, imprenditori ed imprenditrici, presidenti di parchi.

L’associazione – ha dichiarato Ferrante che oggi ha presieduto l’assemblea nazionale che si è tenuta a Roma  – rappresenta il punto di riferimento comune di tutti gli ecologisti del Partito Democratico e nasce dall’esperienza del manifesto appello ‘L’ambiente nuova frontiera per il Pd e per l’Italia’ promosso oltre un anno fa da me, Roberto Della Seta, Sergio Gentili, Gianni Mattioli, Ermete Realacci, Edo Ronchi, Massimo Scalia e Fabrizio Vigni. Oggi infatti l’ambiente è uno dei grandi temi del progresso e della speranza in un futuro migliore. E conta sempre di più nella coscienza collettiva perché la lotta ai mutamenti climatici è un impegno vitale per il futuro anche prossimo dell’umanità , mentre la globalizzazione dello sviluppo economico impone una svolta nelle produzioni e nei consumi per poter vivere meglio e in modo sostenibile.

Il Partito Democratico nasce anche da questa consapevolezza. Ma per mettere l’ambiente al centro della politica, serve un ambientalismo moderno, razionale, riformatore, capace di misurarsi con altri grandi bisogni oggi in campo – lo sviluppo, la coesione sociale – rifuggendo dalle tentazione di rinchiudersi in anguste e impotenti logiche conservatrici e minoritarie”.

Ma sono ancora molti e ben puntuali i punti del manifesto presentato oggi che definiscono l’ambiente per il PD: “è etica, – si legge – perché è occuparsi anche delle generazioni future. àˆ giustizia sociale, perché i problemi ambientali (inquinamento dell’aria e delle città , rifiuti, mutamenti climatici), colpiscono per primi e con maggiore violenza i più deboli è un mondo più equo, perché se lo sviluppo dei prossimi decenni sarà  sostenibile, potrà  sconfiggere la povertà , dare benessere a chi finora ne è rimasto escluso è un’economia più moderna ed efficiente, che grazie all’innovazione ecologica crea più ricchezza ma consuma meno energia e materie prime; è buona politica, pulita e competente, capace di operare per il bene comune; è più ricerca scientifica; è un interesse prioritario e un grande valore aggiunto per l’Italia. E’ contrastare tutte le forme di illegalità  ambientale, dalle ecomafie all’abusivismo edilizio”.

Le questioni ambientali riguardano tutti i cittadini e per questo, l’associazione degli ambientalisti democratici rappresenta un fondamentale strumento per comunicare e coinvolgere quelle persone che, magari poco interessate alla politica dei partiti,  hanno a cuore uno futuro sano e sostenibile. “Noi Ecologisti Democratici – ha poi concluso Ferrante – vogliamo essere gli ambientalisti dell’interesse generale, del fare. Vogliamo promuovere consumi consapevoli, formazione e conoscenza, cittadinanza attiva e solidale, partecipazione democratica. Il nostro obiettivo è valorizzare il talento italiano, dando riconoscibilità  e forza competitiva al “made in Italy” a tutto ciò che abbia un forte contenuto ambientale,  d’immaterialità  e dunque ecologico: dal turismo sostenibile all’agricoltura di qualità , dalle tecniche di restauro alla moda, dall’arredamento al design industriale”.

L’assemblea si è quindi conclusa con la nomina del coordinatore nazionale Fabrizio Vigni e del comitato promotore nazionale nel quale, a rappresentare l’Umbria, oltre a Francesco Ferrante è stata nominata Lorena Pesaresi.

Gli eletti guideranno l’associazione fino all’assemblea di giugno in cui verranno approvati lo Statuto e gli organismi dirigenti definitivi.

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