“ANAS SENZA SOLDI, DOVE TROVA 6 MILIARDI DI EURO? LA PROCEDURA VENGA ANNULLATA E SI PROCEDA PIUTTOSTO ALLA MESSA IN SICUREZZA DELLA ROMEA E DELLA SUPERSTRADA E45”
Dopo il via libera dell’ANAS è iniziata in questi giorni la procedura di Valutazione di impatto ambientale della più costosa opera che si dovrebbe realizzare in Italia: 415 chilometri di autostrada tra Venezia e Orte. Il costo dell’opera è incredibile: 10 miliardi di Euro di cui 6 a carico dello Stato. Un progetto ereditato dal governo Berlusconi e proposto da una cordata guidata da Vito Bonsignore. “Ma come si fa – chiede polemicamente Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente – a denunciare il buco nelle casse della Società (di 4 miliardi di Euro) per terminare i cantieri aperti, e poi dare il via libera a investimenti e progetti che sono alla base della crisi finanziaria dell’Anas?”. Sui dubbi che accompagnano l’utilità di questa enorme spesa è stata presentata da Francesco Ferrante, in qualità di capogruppo dell’Ulivo alla Commissione ambiente del Senato, un’interrogazione parlamentare al ministro per le Infrastrutture, Antonio Di Pietro. Il progetto prevede, infatti, di realizzare una nuova autostrada tra Venezia e Cesena – in una delle aree più delicate d’Italia tra il Delta del Po e le Valli di Comacchio – e la trasformazione in autostrada della superstrada E45 – stravolgendo interi paesi e diverse aree naturali. “Che senso ha portare avanti un opera in finto project financing quando l’Anas non ha le risorse per chiudere i pochi cantieri aperti in giro per l’Italia?. Per ora chi ci guadagna sono solo i progettisti che tolgono risorse utili alla messa in sicurezza della rete stradale”. Il ministro Di Pietro ieri in una intervista al Sole24Ore aveva giustamente detto di voler suddividere l’elenco delle opere ereditate dal governo Berlusconi in 3 categorie: cantieri da concludere, progetti compatibili con le risorse, progetti da libro dei sogni da stralciare: “Per noi quel progetto è di terza categoria, inutile e costoso con un impatto devastante per l’ambiente. – conclude Ferrante – E’ invece urgente intervenire per completare la messa in sicurezza della E45 e della statale Romea, lasciate a corto di risorse dall’Anas come in tanti denunciano da anni”.