Comunicati

INTERPELLANZA URGENTE SULLA SOSPENSIONE DEI VERSAMENTI PREVIDENZIALI NEI COMUNI INDIVIDUATI DA ORDINANZE DI PROTEZIONE CIVILE

Accogliendo una richiesta che viene dal territorio umbro e dal Comune di Foligno, il Sen Francesco Ferrante ha presentato oggi una interpellanza urgente sul problema dell’interpretazione delle norme relative al “beneficio della sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi assicurativi per i datori di lavoro privati aventi sede legale ed operativa nei comuni individuati da ordinanze di protezione civile”, per sostenere quelle amministrazioni locali che, già  danneggiate dal sisma, a seguito di una recente circolare dell’INPDAP, rischierebbero di dover versare in tempi brevissimi le quote di contributo sospese invece per i  datori di lavoro privati”.

“Tale applicazione – si legge nell’interpellanza – appare più che eccepibile e foriera di un ampio contenzioso, con indesiderati effetti finanziari e gestionali per le amministrazioni coinvolte – stante anche i tempi fissati dall’INPDAP per il recupero di tali somme, fissato in un solo mese dalla data di emanazione di detta circolare – e conseguenti situazioni di evidente disparità  di trattamento dei lavoratori, in ragione della sola natura, pubblica o privata, dei datori di lavoro”.

GAY PRIDE RUSSIA

“La dispersione violenta del corteo del Gay pride a Mosca con l’aggressione dei partecipanti è solo l’ultimo di una serie di episodi di razzismo e intolleranza nei confronti di una minoranza.
Ma è proprio nell’assicurare i diritti civili delle minoranze che si misura la democrazia, sistema assente in Russia e in pericolo in tante parti del mondo”.
Questa la dichiarazione del Sen della Margherita Francesco Ferrante che annuncia la sua adesione alla manifestazione del Gay pride di Roma prevista per il 16 giugno –  “per riaffermare la necessità  di garantire i diritti civili indistintamente a tutti i cittadini”.

ENERGIA: RONCHI E FERRANTE, “NO AL NUCLEARE, SI’ ALLE RINNOVABILI ALTRIMENTI NIENTE VOTO AL DDL BERSANI”.

Modificare  il  disegno  di  legge  Bersani  sull’energia,  correggendo  la “scivolata”  sul  nucleare e approvando gli emendamenti sulla riforma delle rinnovabili.  Sono  queste  le  condizioni  che  i  senatori  Edo  Ronchi e Francesco   Ferrante,   esponenti   degli  ecologisti  per  l’Ulivo-Partito Democratico,  vedono  come sostanziali per “non alimentare spaccature nella maggioranza”  e  approvare il provvedimento sull’energia che sarà  all’esame dell’aula del Senato dalla prossima settimana.  “La  prossima  settimana il
Senato inizierà  in aula l’esame del  ddl 691-A, il   cosiddetto   Bersani, in  materia  di  liberalizzazioni  nel  settore dell’energia  e per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili. Durante l’esame  in  Commissione,  col voto  determinante  delle  destre,  è stato  inserito  un  emendamento  a favore  dell’energia  nucleare mentre è stato rinviato all’Aula l’inserimento di norme attuative che riformano il sistema  italiano  delle  energie rinnovabil – spiegano i due senatori dell’Ulivo – Tale  emendamento  prevede di impegnare il governo a determinare condizioni favorevoli  all’installazione di  impianti  per  la  produzione di energia elettrica  mediante  energia nucleare  e a promuovere società  italiane che intendano investire in centrali nucleari all’estero.  Presenteremo un  emendamento  soppressivo
di  tali  norme  introdotte  in  commissione  –  sottolineano  i  due senatori – Il nucleare non ha risolto  problemi  di  sicurezza, né di gestione dei rifiuti radioattivi, riproporlo in  Italia  sarebbe  molto costoso e impraticabile. Le imprese italiane che operano  all’estero
rispettano  la legislazione e le scelte dei Paesi dove intervengono.
impegnare  il  governo  in  sostegni  al nucleare all’estero sarebbe incoerente e inaccettabile, favorirebbe, fra l’altro una tecnologia prodotta da altri Paesi e non più disponibile in Italia. Per  superare  i ritardi dell’Italia nello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili,  causa non secondaria dei nostri ritardi anche sulle politiche per  Kyoto  e  per  il clima  –  continuano Ronchi e Ferrante – sono stati elaborati  cinque articoli come emendamenti che riformano complessivamente, con  norme immediatamente  attuative, il sistema delle rinnovabili, con il sostegno di  senatori  di  tutti  i  gruppi  parlamentari  dell’Unione. Consideriamo tale riforma urgente e irrinunciabile.
 Vi sono tutte le condizioni per varare al Senato un buon provvedimento, per correggere  la scivolata sul nucleare e rendere attuativa una riforma delle rinnovabili  – concludono i due senatori dell’Ulivo – Senza tali condizioni si alimenterebbe una spaccatura nella maggioranza della quale non ci sfugge la  rilevanza  politica  e  ci  vedremmo  costretti  a  non  votare  questo provvedimento   personalmente  e  per  conto  degli  ecologisti  dell’livo -Partito Democratico”.

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