Comunicati

Goletta dei Laghi di Legambiente parte oggi dall’Umbria

Un mese e mezzo di viaggio in 6 regioni d’Italia per monitorare 20 specchi d’acqua con oltre 150 campionamenti
 

Presentata a Castiglione del Lago, premiato con le 5 vele, la Guida Blu 2007

Venti bacini d’acqua dolce finalmente sotto stretta osservazione. Parte oggi la Goletta dei Laghi – Cigno Azzurro di Legambiente che fino al 27 luglio effettuerà  oltre 150 campionamenti in 6 regioni, coinvolgendo più di 200 comuni in Umbria, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Lazio. Fotografare lo stato di salute dei laghi italiani e informare cittadini e amministratori sulla qualità  della balneazione di queste acque è l’obiettivo della campagna realizzata da Legambiente con il contributo dei partner tecnici COBAT (Consorzio Obbligatorio Batterie Esauste) e COOU (Consorzio Obbligatorio Oli Usati).

A fronte di un turismo che fa ormai registrare 23 milioni di presenze all’anno, queste preziose riserve d’acqua dolce sono infatti spesso trascurate. Secondo il ministero della Salute circa il 30% delle acque interne risulta non balneabile, un dato confermato dalle analisi dei tecnici di Legambiente che nell’edizione 2006 della Goletta dei laghi hanno rilevato inquinamento nel 40% dei campioni.

“I laghi sono ecosistemi fragili – ha affermato Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente -, messi a serio rischio di sopravvivenza dall’inquinamento, dai cambiamenti climatici e dalla captazione illegale di acqua, che incrementa la minacciosa tendenza all’abbassamento idrometrico. Siamo di fronte a un problema nazionale che va affrontato con strumenti adeguati. Sebbene il turismo lacustre in Italia rappresenti ormai il 6,5% del bilancio turistico annuale del Belpaese, – ha aggiunto il direttore generale di Legambiente – i nostri laghi sono ancora sottovalutati e considerati a torto i cugini poveri del mare. L’obiettivo di questa campagna è quello di restituire loro l’importanza che meritano, analizzando la qualità  delle acque, per portarla all’attenzione del pubblico. Ma è anche l’occasione per parlare di turismo di qualità  e di economia sostenibile, incentivare le buone pratiche nella gestione delle strutture ricettive sul territorio, individuare e segnalare scarichi illegali e aree a rischio cementificazione o antropizzazione selvaggia”.

 

Goletta dei Laghi – Cigno Azzurro parte quest’anno dall’Umbria e presenta oggi a Castiglione del Lago l’edizione 2007 della Guida Blu di Legambiente e del Touring Club Italiano. L’assoluta novità  del volume è infatti la sezione dedicata alle località  turistiche che affacciano sui laghi: non solo acqua pulita ma anche ambiente tutelato e qualità  dell’offerta, dai servizi alle strutture ricettive, dall’interesse del centro storico all’offerta enogastronomia. Con 67 località  lacustri segnalate, la guida offre un utile strumento anche a chi desidera una vacanza d’acqua dolce. E proprio Castiglione del Lago si piazza tra i 9 comuni che conquistano le 5 vele, il massimo riconoscimento assegnato da Legambiente, insieme a Cannobio sul lago Maggiore (VB), Gardone Riviera sul lago di Garda (BS), Caldaro sul lago omonimo (BZ), Magrè sul lago di Favogna (BZ), Renon sul lago di Costalovara (BZ), Malcesine sul lago di Garda (VR), Massa Marittima sul lago dell’Accesa (GR) e Fiè allo Scillar sul lago di Fiè (BZ).

“Il riconoscimento ottenuto da Castiglione del Lago e in generale dalle località  che affacciano sul Trasimeno – ha dichiarato Vanessa Pallucchi, presidente di Legambiente Umbria – è frutto delle politiche ambientali attuate per cercare di uscire dal lungo periodo crisi causata dall’abbassamento del livello del lago. Gli amministratori si sono convinti a mettere in piedi strategie gestionali di qualità , che portano con sé anche una ricaduta sul turismo e sull’economia. Occorre ora – ha concluso la presidente regionale di Legambiente – non abbassare la guardia per difendere la fragilità  di questo come degli altri ecosistemi lacustri”.

 

Dopo la tappa umbra – che sarà  anche l’occasione per siglare il protocollo d’intesa per la costituzione della rete italiana dei laghi “Living lakes”, di cui proprio il Trasimeno sarà  capofila – la Goletta dei laghi si sposterà  in Piemonte e Lombardia, le regioni dei grandi laghi, quindi in Veneto e Trentino Alto Adige. A luglio inizierà  la discesa verso il centro Italia dove le ultime analisi saranno effettuate sui laghi del Lazio.

“Questa iniziativa – ha affermato Giancarlo Morandi, presidente del COBAT – rappresenta sempre più un contributo significativo a una piena e consapevole difesa dell’ambiente naturale. Con il sostegno a questo progetto COBAT conferma la propria attenzione ed impegno alla tutela ambientale e sensibilizzazione dei cittadini, in cui è quotidianamente impegnato assicurando la raccolta capillare e il riciclo, nell’intero territorio nazionale, delle batterie al piombo esauste, un rifiuto pericoloso che costituisce un grave rischio per l’ambiente e per la salute dei cittadini. Siamo convinti – ha concluso Morandi – che soltanto con la collaborazione di tutti, istituzioni, associazioni e cittadini, quello che è un bene comune, come i nostri laghi, possa continuare ad esserlo anche per le generazioni future”.

“L’attività  del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati – ha detto Paolo Tomasi, presidente del COOU – sottrae alla dispersione nell’ambiente un rifiuto pericoloso. Basti pensare che 4 chili di olio usato se versati in un lago possono inquinare una superficie grande quanto un campo di calcio. Ma se recuperati e rigenerati possono trasformarsi in una preziosa risorsa economica: in 24 anni, il nostro lavoro ha consentito all’Italia di risparmiare sulle importazioni di petrolio oltre 1 miliardo di euro. Partecipare a Goletta dei Laghi, ci consente di rafforzare l’alleanza con il nostro interlocutore più importante: il cittadino.”

 

Il monitoraggio
I tecnici di Legambiente a bordo del laboratorio mobile percorrono le coste dei principali laghi italiani, prelevando oltre 150 campioni di acqua, eseguendo le analisi previste dalla legge sulle acque di balneazione (Dpr 470/82) e, per alcuni parametri, quelle previste dalla direttiva europea 2006/7/CE sulle acque di balneazione.    
I parametri monitorati sono microbiologici (coliformi fecali, streptococchi fecali/enterococchi intestinali, escherichia coli) e chimico-fisici (temperatura dell’acqua, ph, ossigeno disciolto, conducibilità /salinità , trasparenza, presenza di materiale oleoso in superficie e di tensioattivi).

I punti di prelievo vengono scelti tra quelli riportati sul Rapporto del ministero della Salute sulla qualità  delle acque di balneazione, incrociati con quelli che vengono indicati dai comitati regionali di Legambiente. I prelievi sono effettuati dalla riva, a una profondità  di circa 30 cm sotto il pelo libero dell’acqua, a una distanza dalla battigia tale che il fondale abbia una profondità  tra gli 80 e i 120 cm.

 

 

 

L’itinerario di Goletta dei Laghi 2007

UMBRIA – Laghi Trasimeno, Piediluco: 14 – 18 giugno
PIEMONTE – Laghi Avigliana grande, Avigliana piccolo, Viverone, Sirio: 19 – 23 giugno
PIEMONTE E LOMBARDIA – Laghi Maggiore e Lugano: 25 – 30 giugno
LOMBARDIA – Laghi di Como e Lecco: 1 – 6 luglio
LOMBARDIA – Laghi Idro, Iseo, Garda: 7 – 13 luglio
TRENTINO ALTO ADIGE – Lago di Caldonazzo: 14 – 19 luglio
VENETO – Lago Santa Croce: 14 – 20 luglio
LAZIO – Laghi di Bolsena, Bracciano, Martignano, Nemi, Albano: 22 – 27 luglio

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ENDESA ITALIA A RISCHIO FRAZIONAMENTO

“PREOCCUPANTE SITUAZIONE PER INDEBOLIMENTO DEL PROCESSO DI LIBERALIZZAZIONE E PER RIPERCUSSIONI SULL’OCCUPAZIONE IN UMBRIA”
 

“Se le notizie diffuse dagli organi di stampa sull’ipotesi che la ASM di Brescia (ora fusa con AEM di Milano) che già  possiede il 20% di Endesa Italia, voglia aumentare la sua quota nella società  sino al 25% per procedere poi al cosiddetto “spezzatino” della stessa Endesa Italia risultassero fondate, si rischierebbe di indebolire il processo di liberalizzazione del mercato italiano dell’energia, con conseguenti ricadute negative sullo stesso mercato e sui consumatori, ma non solo. Questa operazione oltre a indebolire la concorrenza nel settore della produzione di energia elettrica in Italia, può determinare anche gravi conseguenze sul piano dell’occupazione poiché determinerebbe la drastica riduzione della struttura che opera a Terni e Roma”.
Queste le parole del sen Francesco Ferrante nell’interrogazione rivolta oggi al Presidente del Consiglio sulla vicenda di Endesa Italia dopo la pubblicazione di articoli giornalistici che ipotizzerebbero, in conseguenza dell’opa su Endesa da parte di Enel e dell’accordo di questa con Eon che prevede che l’azienda tedesca rilevi il 70% degli assets di Endesa Italia, che ASM non intenda più restare in qualità  di socio ma pretenderebbe alcuni tra i migliori assets della società , prevedendo in particolare, la divisione dell’asta del Nera da quella del Velino del nucleo di Terni creando conseguenti gravi difficoltà  nella gestione da un punto di vista idrogeologico.

“E’ evidente che questo nuovo assetto farebbe saltare il piano industriale di Endesa Italia, visto che, dal frazionamento, l’azienda uscirebbe divisa letteralmente in due – ha continuato Ferrante. – Per questo credo importante che il Governo intervenga immediatamente per scongiurare l’eventuale separazione delle aste dei tre fiumi gestiti dal nucleo idroelettrico Umbro, e le sue conseguenze in termini di efficienza e di gestione in sicurezza di questo fondamentale sistema idrico, ma anche di perdita di occupazione da parte delle persone attualmente impegnate nelle sedi di Roma e Terni”.
 

 

 

 

ATTI INTIMIDATORI CONTRO LA CASA DI PEPPINO IMPASTATO

“L’AULA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CINISI

VENGA INTITOLATA ALLA MEMORIA DI PEPPINO IMPASTATO”

Due attentati in 24 ore. Il centro antimafia dedicato al giovane militante ucciso per aver denunciato la mafia e le sue complicità  è stato vittima di due atti intimidatori nel giro di sole 24 ore. La vicenda sembrerebbe strettamente legata alla decisione di Giovanni Impastato – il fratello di Peppino – di diffondere una foto di Leonardo Pandolfo – al quale alcuni consiglieri di Forza Italia vorrebbero intitolare la sala del Consiglio comunale di Cinisi –  in compagnia del boss Badalamenti e di suo padre.

“Il Governo deve intervenire – ha scritto il Sen Francesco Ferrante in una interrogazione al Ministro dell’Interno –  per garantire il giusto sostegno ad uno dei simboli della lotta alla criminalità  organizzata e alle persone che la animano per diffondere una sana coscienza antimafia nei luoghi difficili del paese. E’ necessario impegnarsi per trovare i colpevoli di questi atti vergognosi, mentre sarebbe un segnale decisamente positivo intitolare proprio alla memoria del giovane Peppino Impastato quell’aula del Consiglio comunale di Cinisi che sembra aver sollecitato queste reazioni”.

 

 

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