Comunicati

“FINALMENTE CONCLUSA LA VICENDA DELLA PRESENTAZIONE DELLE LISTE.

“Finalmente si è conclusa una vicenda in cui il nascente Partito Democratico non ha dato una buona immagine di se. Aver dato spettacolo, per 10 giorni, di divisioni intorno ad una cosa che si sarebbe dovuta risolvere con il buon senso in pochi minuti non è stato certamente bello.

Non aveva senso provare ad impedire la partecipazione alla costituzione del Partito Democratico con la lista Ambiente Innovazione Lavoro, proprio all’Assessore regionale all’Ambiente. Per questo abbiamo insistito sin dal primo momento affinché non ci si perdesse in cavilli burocratici e si prendesse invece atto del lavoro svolto nella proposta di una lista  – Con Veltroni, Ambiente Innovazione Lavoro – che è riuscita, grazie anche alle tante assemblee pubbliche che si sono tenute in tutti i collegi, a presentare candidati che vengono in egual misura dalla società  civile e dalle esperienze politiche più innovative.

D’ora in poi sarà  finalmente possibile concentrarci esclusivamente sull’obiettivo, che deve essere quello principale per tutti e per tutte le liste: la partecipazione di massa di tanti cittadini alle primarie del 14 ottobre.

Da oggi potremo finalmente parlare solo di contenuti, a partire da quello dell’ambiente che è fondamentale per il futuro del paese e per l’Umbria”.

Finanziaria. Ferrante e Bobba: “Il Governo dimentica il 5 per mille”. “Lo reintrodurremo al Senato”

“Purtroppo la replica del sottosegretario Alfiero Grandi alla nostra interrogazione è del tutto insoddisfacente”. Così i senatori dell’Ulivo Francesco Ferrante e Luigi Bobba in merito alle risposte date dal sottosegretario all’Economia all’interrogazione scritta in cui chiedevano i motivi del ritardo dell’erogazione del 5 per 1000 alle organizzazioni beneficiarie scelte dal contribuente. 

“Il governo ha risposto alla nostra interrogazione sostenendo che il ritardo di un anno e mezzo deriva dalla difficoltà  che le elaborazioni informatiche hanno nell’abbinare gli importi risultanti dalle dichiarazioni dei redditi dei singoli contribuenti che hanno effettuato la scelta, con i dati relativi alle preferenze espresse dagli stessi in favore di un determinato settore agevolato o di singoli enti ed associazioni. Ci chiediamo allora perché gli stessi ritardi non si siano verificati per l’attribuzione dell’8 per mille. Inoltre – aggiungono Ferrante e Bobba – non ci è stata riferita alcuna data certa per l’attribuzione di questi fondi alle associazioni”. 

“Ancora più grave è aver capito in questa occasione che, contrariamente a quanto immaginavamo e a quello che lo stesso ministro Ferrero aveva inteso, la legge Finanziaria per il 2008 non prevede il meccanismo del 5 per mille. Anche l’anno scorso il governo aveva presentato la legge di Bilancio alle Camere dimenticando la misura che è stata poi introdotta con un emendamento al Senato. Quest’anno a Palazzo Madama ci troviamo nuovamente a dover presentare l’emendamento per reintrodurre il 5 per mille senza però prevedere alcun tetto e per rendere finalmente la misura definitiva e non più da riprogrammare anno per anno”. 

“E’ curioso che per il secondo anno consecutivo il governo si dimentichi di inserire una norma che quasi il 70 per cento dei contribuenti ha abbracciato e che – concludono Ferrante e Bobba – è volta a sostenere le associazioni di promozione sociale e le organizzazioni di volontariato concretamente impegnate in progetti che favoriscono la coesione sociale e lo sviluppo del Paese”. 

Finanziaria. Bobba e Ferrante:”Abolire tetto per destinazione cinque per mille”

 

“Il 5 per mille deve essere interamente destinato ai soggetti a cui i contribuenti decidono di dare parte delle tasse che devono versare sui loro redditi. Il tetto previsto anche quest’anno in Finanziaria, seppure aumentato da 250 milioni di euro a 400, limita di fatto il rispetto della volontà  dei contribuenti dimezzando a un effettivo 3,5 per mille quello che dovrebbe essere il 5 per mille”. Lo dichiarano i senatori dell’Ulivo Luigi Bobba e Francecso Ferrante.


“I cittadini – spiegano – hanno colto il principio di sussidiarietà  fiscale della norma e ormai da tre anni, attraverso il 5 per mille, in più di 15 milioni partecipano al futuro di altri milioni di cittadini meno fortunati attraverso quella società  civile organizzata che da sempre è motore di coesione e sviluppo. Negli anni passati i contribuenti hanno deciso di destinare quella percentuale prioritariamente alla ricerca per la cura di malattie come il cancro o la sclerosi multipla, ad organizzazioni come l’Unicef o Emergency, alla Croce Rossa e a tante altre Onlus, organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale”.


“Dato il successo degli anni passati – aggiungono Bobba e Ferrante – è realistico prevedere che l’incasso derivante dalla dichiarazione dei redditi per il 2007 sarà  nettamente superiore a quello degli anni precedenti. Eppure la Finanziaria 2008 varata dal Consiglio dei ministri prevede che oltre al tetto di 400 milioni di euro, le risorse derivanti dal 5 per mille non vengano ripartite fra gli enti scelti dai cittadini e restino allo Stato”.


“Lavoreremo in Parlamento per l’abolizione del tetto, certi così – concludono – di andare incontro alla reale volontà  dei cittadini che scelgono coscientemente la destinazione del 5 per mille”.

 

 

 

 

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