Comunicati

TRATTATO INTERNAZIONALE PER BIODIVERSITA’ AGRICOLA A RISCHIO

“URGENTE TROVARE RISORSE PER SALVAGUARDARE UNO STRUMENTO FONDAMENTALE PER L’AGRICOLTURA BIOLOGICA”

“Urge trovare le risorse per  il Trattato internazionale per la biodiversità  agricola”.

Francesco Ferrante, capogruppo dell’Ulivo in commissione Ambiente al Senato interviene a sostegno delle associazioni che si sono appellate al ministro De Castro per trovare i fondi utili a salvare questo importante strumento per lo sviluppo dell’agricoltura biologica.

“Il negoziato in corso fino al 2 novembre alla Fao rischia di naufragare proprio per la mancanza di fondi – sottolinea Ferrante – ma la situazione potrebbe essere salvata utilizzando a tal fine quei 5 milioni di euro destinati al Piano d’Azione nazionale per l’Agricoltura Biologica, giacenti dal 2005 al Ministero e fino ad oggi totalmente inutilizzati. Così almeno verrebbero utilizzati in modo utile e lungimirante per l’Italia, fondi stanziati due anni fa e mai usati”.

 

 

APPROVATO L’EMENDAMENTO SALVA-PAESAGGIO NELLE ISOLE MINORI

“DECISIVO PER ASSICURARE PRIORITA’ ALLE OPERE IMPRONTATE

ALLA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE E ALLA TUTELA DEL TERRITORIO”

“Ora quei 34 milioni di euro previsti dalla Finanziaria come fondo pluriennale per le isole minori potranno essere utilizzati con criteri mirati alla salvaguardia del patrimonio naturale, culturale e turistico che valorizzeranno i territori e miglioreranno la qualità  della vita nelle piccole isole italiane”
E’ soddisfatto Francesco Ferrante, capogruppo dell’Ulivo in commissione Ambiente al Senato e promotore dell’emendamento all’art.16 della Finanziaria, approvato ieri in commissione Bilancio, che vincola l’uso prioritario dei fondi destinati alle piccole isole per progetti realizzati nelle aree protette e nella rete Natura 2000, ovvero improntati alla sostenibilità  ambientale, con particolare riferimento all’utilizzo delle energie rinnovabili, al risparmio e all’efficienza energetica, alla gestione dei rifiuti e delle acque, alla mobilità  e alla nautica da diporto ecosostenibili, al recupero e al riutilizzo del patrimonio edilizio esistente, alla contingentazione dei flussi turistici, alla destagionalizzazione, alla protezione degli habitat prioritari e delle specie protette, alla valorizzazione dei prodotti tipici e alla certificazione ambientale dei servizi.
 

“Con questo emendamento – ha aggiunto Ferrante – sarà  anche più facile realizzare solo le infrastrutture veramente necessarie e impedire invece la costruzione di quelle troppo impattanti e inadeguate al contesto, come è spesso accaduto negli anni scorsi”.

 

 

OLTRE AL DANNO LA BEFFA:MINORE ORFANO, VITTIMA DI TRAGEDIA FAMILIARE E SENZA POSSIBILITà€ DI ACCEDERE ALLA QUOTA DI REVERSIBILITà€ DELLA PENSIONE DELLA MADRE

INTERROGAZIONE DEL SEN FERRANTE (ULIVO) AI MINISTRI AMATO, MASTELLA E DAMIANO

“Non è usuale decidere di inoltrare una interrogazione parlamentare su una questione di interesse privato, ma casi assurdi come questo meritano attenzione e impegno anche per evitare situazioni simili nel futuro”.

Con queste parole il sen Francesco Ferrante spiega i motivi dell’interrogazione  presentata oggi e diretta ai ministri del Lavoro e Previdenza Sociale, della Solidarietà  Sociale, dell’Interno e della Giustizia sul triste caso di Michele Serena, un minorenne che oltre ad aver subito la prematura perdita della madre per mano del padre (già  condannato), non riesce – a causa di un’anacronistica norma legale che riconosce come unico beneficiario solo il coniuge superstite – ad accedere alla quota di reversibilità  della pensione materna.

“Tutto ciò – sottolinea Ferrante – nonostante il ragazzo, undicenne al momento dell’uccisione della madre, non abbia mai percepito alcun mantenimento regolare dal padre, e nonostante il padre sia stato già  in primo grado condannato al risarcimento dei danni nei confronti del figlio minore per un importo pari a 250 mila euro”.

L’assurda situazione, per cui il padre assassino è l’unico abilitato a ricevere quella quota di pensione, è stata confermata anche dalla Direzione Inpdap di Roma, l’11 ottobre 2007, con la motivazione che “….nell’ordinamento vigente non sussiste alcuna specifica norma che punisca gli autori di particolari reati con la perdita del diritto al trattamento di pensione…”.

Nell’interrogazione si chiede quindi ai Ministri del Lavoro e della Previdenza Sociale, dell’Interno e della Giustizia se non intendano intervenire immediatamente, anche attraverso un atto normativo, per rimuovere finalmente questa anacronistica norma che concede il diritto a percepire la pensione di reversibilità  anche a chi causa volontariamente la morte del coniuge, e al Ministro della Giustizia se non intenda nel frattempo avviare, attraverso il Giudice Tutelare e il Tribunale Civile di Spoleto, tutte quelle procedure che possano portare immediatamente al pagamento del risarcimento dovuto. Ai Ministri della Solidarietà  Sociale del Lavoro e della Previdenza Sociale inoltre, si chiede se non intendano attivare immediatamente tutte quelle iniziative che possano aiutare un minorenne a superare le attuali difficoltà  economiche ma soprattutto psicologiche.

 

 

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