Comunicati

Stazzema: Indignati per richiesta procuratore

“Se la richiesta del procuratore militare di un nuovo esame per la strage di Sant’Anna di Stazzema non ci indignasse profondamente, verrebbe da dire che spesso la smania di protagonismo gioca davvero brutti scherzi”. Lo dichiara in una nota il senatore Francesco Ferrante della Margherita, ora nel Partito democratico. “Non vorremmo che qualcuno al tribunale militare – prosegue – stia provando a cavalcare la ribalta che sta avendo la strage di S.Anna di Stazzema, grazie al film che le dedica il regista Spike Lee, dimenticando pero’ che si tratta di una vicenda dolorosa per l’Italia e per gli italiani. La richiesta del procuratore militare lascia interdetti e sconcertati e finisce per riaprire una ferita profonda. Ci auguriamo – conclude Ferrante – che la Cassazione chiuda definitivamente una delle pagine piu’ tragiche della storia del nostro Paese, confermando quanto deciso dalla Corte militare d’appello”.

RICOSTRUZIONE POST TERREMOTO IN UMBRIA

FERRANTE (PD) E BRUTTI (SD): “BUONE NOTIZIE DAL GOVERNO PER I FONDI  PER LA RICOSTRUZIONE”

“Sarà  approvato in aula al Senato l’ordine del giorno che prevede adeguati stanziamenti per poter proseguire i lavori di ricostruzione degli immobili danneggiati dal sisma nonché per affrontare e risolvere la vicenda della busta pesante”. 
Lo annunciano con soddisfazione i senatori Francesco Ferrante (PD) e Paolo Brutti (SD), che hanno quindi ritirato il relativo emendamento dopo che il Governo si è impegnato a trovare le risorse sufficienti nelle prossime settimane, prima che la Finanziaria venga approvata dalla Camera.
“Vigileremo – hanno dichiarato i due senatori – che l’impegno sia rispettato, in attesa della definitiva approvazione della Finanziaria qui in Senato”

 

BILANCIO APPROVA LA RIFORMA DELLE RINNOVABILI IN FINANZIARIA

Dichiiarazione di Edo Ronchi e FRancesco Ferrante

 La Commissione Bilancio ha approvato oggi pomeriggio l’articolo aggiuntivo 30 bis  che attua una riforma del sistema di incentivazione delle fonti energetiche rinnovabili, ha approvato l’articolo 30 ter che  introduce norme per facilitare la diffusione di tali fonti, l’articolo 30 quater che facilita la connessione, l’acquisto e la trasmissione di elettricità  da fonti rinnovabili e l’articolo 30 quinquies che rafforza il coordinamento fra lo Stato e le Regioni  e rende più incisivo l’impegno delle Regioni dei Comuni ma anche delle imprese per lo sviluppo delle energie rinnovabili.

Si tratta di testi che riprendono analoghi contenuti di un’iniziativa legislativa che era stata da noi promossa al Senato per segnare una svolta non più rinviabile in tale settore.

 A normativa vigente, quella degli attuali certificati verdi al 2012 si resterebbe, infatti, molto lontani dall’obiettivo europeo del 25 %  del consumo interno lordo di energia elettrica da coprire con fonti rinnovabili.

Il nuovo sistema adotta per i piccoli impianti con potenza elettrica inferiore al megawatt un sistema “in conto energia “ con tariffe certe e per 15 anni. Viene introdotto anche per gli impianti fino a 200 KW il meccanismo dello scambio sul posto che consente anche al singolo cittadino o piccolo produttore di cedere alla rete l’eccesso di energia rinnovabile  prodotta a prezzo incentivato.

La quota d’obbligo, cioè la quota di energia rinnovabile che i produttori di energia elettrica da fonti fossili devono acquistare, passa dallo 0,35% attuale allo 0,75%  annuo per il periodo  2007 – 2012. Per gli impianti superiori al megawatt di potenza si introduce un nuovo sistema di certificati verdi graduati in maniera differenziata per le diverse fonti in modo da favorire lo sviluppo di tutte le fonti rinnovabili e prolungandone  la durata  a 15 anni.

Si tratta di una riforma decisiva che innescherà  un grande sviluppo di tali fonti anche in Italia così come è già  avvenuto in altri Paesi europei. I maggiori oneri per la forte crescita delle fonti rinnovabili sono ampiamente compensati dalla riduzione del consumo di fonti fossili e in particolare del petrolio che ormai supera i 90 dollari al barile, dai maggiori vantaggi ambientali in particolare dalla riduzione delle emissioni di gas  serra e dai relativi costi che sono in aumento, nonché dai vantaggi occupazionali e tecnologici per il nostro Paese.

 

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