Comunicati

VIA LIBERA AL DDL SU MODIFICHE AL CODICE BENI CULTURALI E PAESAGGIO

“UNA FANTASTICA NOTIZIA PER IL PAESAGGIO E I BENI CULTURALI”

Un coordinamento tra norme comunitarie, accordi internazionali e normativa interna più efficace per assicurare il controllo sulla circolazione internazionale dei beni appartenenti al patrimonio culturale; il paesaggio riconosciuto come valore primario e assoluto, che deve essere tutelato dallo Stato in maniera prevalente rispetto ad altri interessi pubblici in materia di governo e valorizzazione del territorio; la pianificazione come strumento di tutela e disciplina del territorio, con l’obbligo di coinvolgere il ministero dei Beni culturali nell’elaborazione con le Regioni di quelle parti del piano che riguardano beni paesaggistici; l’istituzione di una struttura tecnica al ministero incaricata di assistere i Comuni e intervenire direttamente per la demolizione degli ecomostri. Ecco le principali modifiche al Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici approvate dal Consiglio dei Ministri di oggi su proposta del Ministro Francesco Rutelli.

Questa norma importantissima approvata dal Governo – ha dichiarato il Sen Francesco Ferrante, capogruppo del PD – Ulivo in commissione Ambiente – permette finalmente di tutelare e promuovere con strumenti adeguati il territorio italiano con i suoi tesori paesaggistici e culturali, mettendolo al riparo dalle insidie e dagli attacchi ai quali il Governo di Centro-destra lo aveva esposto”.

Da evidenziare inoltre, che finalmente si sia arrivati ad una nuova definizione di “paesaggio” sulla scorta dei principi espressi dalla Corte Costituzionale, adeguata ai principi della Convenzione Europea ratificata nel 2004 nonché alle finalità  di tutela del Codice.

“Il fatto che, a crisi aperta, sia stato approvato un provvedimento così importante, capace di sanare una grave stortura lasciataci in eredità  dal centro-destra – ha sottolineato Ferrante –  è la migliore prova che il Paese non ha certo bisogno dell’interruzione traumatica della legislatura e di elezioni anticipate ma piuttosto di trovare soluzioni politiche per continuare l’opera di risanamento e per procedere finalmente alla modernizzazione sostenibile di questo Paese”.

Clima, “Ok Ue ma serve grande politica risparmio energetico”

Dichiarazione del senatore Francesco Ferrante,
Capogruppo del Pd-l’Ulivo in Commissione Ambiente
 

“Il pacchetto per  il cambiamento climatico adottato oggi dalla Commissione europea è molto apprezzabile”. Lo dice il senatore Francesco Ferrante, Capogruppo del Pd in Commissione Ambiente e aggiunge: “La Commissione Ue ha proposto misure utili e ambiziose, volte ad incidere positivamente a favore di un miglioramento delle condizioni climatiche ed energetiche in tutti Paesi dell’Unione europea. La Commissione, infatti, ha predisposto un piano che tiene conto delle specificità  dei vari Stati membri, adattando le quote proposte ai profili nazionali”.

Spiega Ferrante: “Per quanto riguarda l’Italia, quella della riduzione del 13% delle emissioni di Co2 entro il 2020, è un obiettivo credibile, ma, allo stesso tempo, si tratta di uno sforzo molto impegnativo, visto che dal 1990 le emissioni nel nostro Paese sono già  aumentate di oltre il 10%. Significherebbe riuscire a ottenere nei prossimi 12 anni la riduzione di circa un quarto del totale delle nostre emissioni”.

“Sul fronte delle energie rinnovabili – prosegue il senatore del Pd – – l’obiettivo richiesto è il 17 % e ora siamo in una percentuale minore all’8. Da qui al 2020, cioè, l’Italia dovrebbe più che raddoppiare la produzione di rinnovabili. Il Pd, con l’ultima Legge Finanziaria, ha raggiunto un grande risultato ottenendo la riforma degli incentivi alle fonti rinnovabili. Tuttavia, i programmi del governo non sono ancora sufficienti sul fronte di una decisiva riduzione di Co2 nell’ambiente. Serve – conclude il senatore del Pd – una grande politica industriale di risparmio energetico e la rinuncia ad aumentare la produzione di energia da carbone”.

 

IL CONSIGLIO DI STATO ACCOGLIE IL RICORSO DELL’AUTHORITY SU CIP6

Che il Consiglio di Stato abbia  accolto il ricorso dell’Authority dell’energia elettrica e il gas in merito alla propria delibera sul costo evitato di combustibile (CEC), è un’ottima notizia. Per il 2007 questo significa un risparmio di oltre 600 milioni per tutti i cittadini ed evita un regalo ingiustificato alle aziende che avrebbero beneficiato di un sovrapprezzo che non ha motivo di esistere “. 

Così il sen Francesco Ferrante, capogruppo del PD – Ulivo in commissione Ambiente, sulla sentenza del Consiglio di Stato che ha giudicato legittimo il provvedimento dell’Autorità  per l’energia che introduce una maggiore equità  nel sistema degli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate Cip 6.  

“La sentenza  – ha aggiunto Ferrante – ha anche il merito di spazzare via le discussioni che si erano avute anche in fase di approvazione del decreto Mille Proroghe, per cui si metteva in discussione quell’articolo della Finanziaria che invece correttamente inquadrava tutta la vicenda”.  

  

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