Comunicati

Sulle questioni ambientali il Governo pasticcione e fuori dall’Europa

“Le due misure sulle questioni ambientali approvate oggi dal Consiglio dei Ministri sono la conferma migliore della assoluta inadeguatezza del nostro Governo” – lo  ha dichiarato il Senatore del Pd Francesco Ferrante. “Sui rifiuti si sono ridotti all’ultimo giorno disponibile per risolvere con una proroga, un problema che aveva gettato nell’incertezza l’intero sistema industriale italiano e che ieri aveva raggiunto il massimo della confusione con la pubblicazione di un modulo sbagliato (il Mud)  in Gazzetta Ufficiale. E la storia purtroppo probabilmente non finisce qui, viste le gravi difficoltà  , dovute ancora all’improvvisazione delle tecnostrutture del Ministero dell’Ambiente, che si stanno riscontrando nel nuovo sistema di rilevazione dei rifiuti (il Sistri).

Ma ciò che è più grave e che ci mette fuori dall’Europa – ha continuato l’esponente ecodem – è la soluzione trovata per le quote di emissione di CO2 per i cosiddetti ‘nuovi entranti’. Non avendo voluto mettere mano agli errori fatti in passato nell’assegnazione delle quote e non ammettendo l’errore fatto in questi anni nell’autorizzare nuove centrali a  carbone (che in larga parte determinano lo sforamento rispetto ai limiti fissati in Europa), si è scelta una strada che la stessa Unione Europea molto probabilmente boccerà  determinando davvero gravi danni al nostro sistema economico. Va infatti contro i principi fondamentali della Ue pensare di poter utilizzare le risorse provenienti dalle aste post 2012,  che devono servire a programmi per la riduzione delle emissioni, per permettere agli inquinatori di emettere gas di serra senza doverne nemmeno pagare il prezzo”.

“In questi giorni – ha concluso Ferrante – si  è fatto del terrorismo minacciando aumenti in bollette per i cittadini, mentre la strada era un’altra: rivedere le quote di assegnazione salvaguardando gli impianti più moderni ed efficienti e facendo pagare chi inquina, a partire da chi ha scelto di produrre energia elettrica ricorrendo al carbone.”

Inchiesta G8: Scajola chiarisca

“E’ vero o no che ci sono assegni circolari per un importo complessivo di diverse centinaia di migliaia di euro emessi da collaboratori dell’imprenditore Anemone e incassati a parziale pagamento di un appartamento acquistato dai familiari del ministro Scajola? La questione è tutta qui, e proprio a tutela della propria onorabilità  il ministro dovrebbe sentirsi in obbligo di chiarire”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, in merito alle vicenda dei presunti passaggi di denaro da Anemone a Scajola riportata da diversi quotidiani.
“Finora Scajola non ha risposto – affermano ancora i due parlamentari democratici – limitandosi a lamentare attacchi personali a lui e alla sua famiglia, ma il punto è semplice: o il fatto è vero, e allora il ministro dovrebbe quanto meno giustificarlo, oppure è falso, e in questo caso chi ha lanciato queste accuse deve risponderne”.  

Su ambiente “Zeru tituli” per Alemanno, che ci va a fare a Bruxelles?

“Francamente non capiamo, e non lo capiscono i romani, come Alemanno possa aderire al patto dei sindaci delle città  europee sugli accordi per la sostenibilità  energetica e ambientale, quando la Capitale sembra ripiombata negli anni 80, tanto annaspa nel traffico caotico e nel parcheggio selvaggio. Forse pensa che il green-washing a uso e consumo dei media possa coprire il vuoto delle sue politiche per l’ambiente. Per l’amministrazione di centrodestra a Roma, è ormai palese,  ‘zeru tituli’ per quanto riguarda le politiche serie e innovative di lotta all’inquinamento e alle emissioni dannose per il clima”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“Ieri il Corriere della Sera – continuano i senatori del Pd –  ha festeggiato i primo biennio dell’amministrazione Alemanno mettendo nero su bianco le cose tantissime cose che a Roma non vanno o non sono state fatte. Il forum del giornale è stato inondato di commenti negativi, e non si può certo dar torto ai cittadini imbufaliti per una città  mal amministrata, clamorosamente peggiorata: prima azzerate e poi fortemente ridimensionate le strisce blu, ridotti gli orari delle Ztl nel centro storico, ridotte le corsie preferenziali, nessuna seria misura di limitazione del traffico privato malgrado i superamenti sistematici dei limiti d’inquinamento per le polveri sottili, parcheggio libero per i grandi pullman turistici, corridoi della mobilità  scomparsi, e la lista potrebbe continuare. Con questo curriculum Alemanno se ne va a Bruxelles. E cosa farà  quando i colleghi gli chiederanno dell’incredibile posizione negazionista dei parlamentari italiani di centrodestra sui cambiamenti climatici?
Posizione assurda e in completa controtendenza rispetto a tutti i governi europei, ma che non stupisce, se si considera – concludono Ferrante e Della Seta –  come la Capitale stessa del nostro Paese stia diventando sempre più una città  ‘anti-ecologica’”.

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