Comunicati

“Co2, assurdo mettere sotto accusa Modena”

“Desta grande preoccupazione l’iniziativa promossa dalla Corte dei Conti, che ha messo sotto accusa l’iniziativa di azzeramento delle emissioni di anidride carbonica promossa in maniera virtuosa dall’Amministrazione Provinciale di Modena, che prevedeva tra l’altro l’acquisto e la custodia di 100 ettari di foresta in Costarica”: questo il commento degli Ecologisti Democratici, attraverso le parole di Francesco Ferrante dell’Esecutivo Nazionale, sulla vicenda pubblicata oggi, giovedì 29 gennaio, dal quotidiano la Repubblica.
 
“Non è in discussione – continua – la legittimità  del controllo contabile, che la magistratura può e deve esercitare nei confronti delle pubbliche amministrazioni, ma appaiono assurde, se non ridicole, le motivazioni di questa procedura d’accusa, così come sono riportate oggi dalla stampa. La Provincia di Modena ha seguito correttamente un percorso, nell’ambito della propria Agenda 21, realizzando da tempo e in modo integrato interventi di riforestazione e protezione di aree locali, anche per ridurre l’impatto delle emissioni di Co2 e poi ha finanziato la tutela di una straordinaria porzione di patrimonio ambientale del Pianeta, in un paese povero. Lo ha fatto attraverso un’associazione di volontariato, nell’ambito di accordi con il Ministero dell’ambiente e la Regione. Dove sarebbe la truffa ai danni dei cittadini in una vicenda così trasparente?”: si chiede ancora Francesco Ferrante.
 
“Auspichiamo che la procedura della Corte si riveli presto per quello che è: un grossolano equivoco e un caso eclatante di non corretta valutazione dei fatti, altrimenti sarebbero a rischio le migliaia di progetti di cooperazione decentrata e di sostegno ai paesi poveri messi in campo, in questi anni, da moltissime amministrazioni locali”.
 
“In un paese in cui il governo nazionale – sottolinea l’esponente Ecodem – si distingue rispetto a tutti gli altri paesi leader in Europa e rispetto ad Obama, per osteggiare prima il protocollo di Kyoto e poi le più recenti iniziative contro i mutamenti climatici, la speranza di un’inversione virtuosa di rotta sta proprio nell’azione positiva per la riduzione delle emissioni portate avanti dagli enti locali”.

“Nucleare: il ministro Scajola fa dietrofront”

“In campagna elettorale il nucleare non conviene”: Francesco Ferrante dell’esecutivo nazionale dell’associazione degli ecologisti democratici, commenta così le dichiarazioni rilasciate oggi in Sardegna dal ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, secondo il quale non spetterebbe al governo decidere dove realizzare le eventuali centrali nucleari ma agli enti locali insieme alle società  energetiche. 
 

“Il ministro, dopo mesi in cui in ogni occasione possibile lanciava il nuovo programma nucleare, – continua Francesco Ferrante – alla prima prova con cui si sarebbe dovuto misurare con il consenso concreto della gente, i sardi  in questo caso, fa una precipitosa marcia indietro facendo finta di dimenticare che la delega al governo in materia di nucleare contenuta nel ddl Sviluppo, in discussione al Senato proprio in questi giorni, prevede il potere sostitutivo dell’esecutivo in caso di mancata intesa con gli enti locali per la localizzazione delle centrali”.
 

“Il decreto espropria infatti ogni potere agli enti locali, proprio per tentare di risolvere il problema del consenso delle popolazioni. Ma non ci sono scorciatoie possibili: questo nucleare è ancora pericoloso, insicuro e non conveniente economicamente. La retromarcia di Scajola dimostra che quello del governo è tutto un bluff ed una palese perdita di tempo che sarebbe molto più utile impiegare in un serio programma su fonti rinnovabili e risparmio energetico”.
 

Ricordiamo che le politiche energetiche, assieme alle tematiche di carattere ambientale, saranno al centro della iniziativa “Un new deal ecologico. La sfida ambientale per affrontare la crisi e rilanciare l’economia”: il primo dei quattro appuntamenti promosso dal Pd e dall’Associazione Ecologisti Democratici in vista della Conferenza programmatica del Partito Democratico. L’evento, che verrà  concluso dal segretario nazionale del Pd Walter Veltroni, avrà  luogo sabato 31 gennaio a Roma, dalle ore 10 alle ore 17, presso la sede nazionale del Pd, in via Sant’Andrea delle Fratte numero 16. 

OGM: mais da coltivare, al via procedura autorizzazione Ue

“La proposta della Commissione europea di avviare la procedura di autorizzazione due tipi di mais geneticamente modificati (il Bt11 della multinazionale Syngenta e il Bt1507 della società  Pioneer) è un fatto grave che speriamo fortemente venga scongiurato dal senso di responsabilità  dei paesi membri chiamati a votarne l’autorizzazione. Se, come è ormai evidente a tutti, non possiamo contare sull’Agenzia europea per la difesa della nostra salute, almeno siano i Governi a ad assumersi il compito di difendere l’ambiente e l’economia, contrastando l’ipotesi devastante e irreversibile di coltivare piante Gm in Europa, almeno fin quando non saranno completamente garantiti tutti gli aspetti relativi all’impatto di tali organismi sulla salute, le produzioni agricole e l’ambiente in generale”.
 

Questa la dichiarazione del responsabile agricoltura di Legambiente, Francesco Ferrante relativa alla notizia della possibile autorizzazione alla coltivazione per i due mais prodotti e commercializzati dalle multinazionali del biotech Syngenta e Pioneer.
 

“E’ necessario – ha sottolineato Ferrante – che nel prossimo appuntamento del Comitato di autorizzazione, un numero significativo di stati membri votino contro, per evitare la farsa dell’approvazione “senza responsabili” dovuta al non raggiungimento della maggioranza qualificata (voto ponderato, equilibrato tra i diversi stati membri, necessario per le decisioni più importanti)”.
 

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