“Berlusconi gioca con il nucleare e l’Italia arretra”
“Oggi il governo firma un accordo con la Francia sul nucleare che conviene solo ai francesi e intanto in queste settimane sta perdendo tempo e occasioni per rilanciare il settore delle energie rinnovabili e del risparmio energetico, in campi su cui invece investono tutti gli altri
Paesi europei e gli Usa di Barack Obama”: questo il commento di Francesco Ferrante, dell’esecutivo nazionale Ecodem.
“Mentre è ovviamente comprensibile l’interesse di Sarkozy di trovare nuovi mercati alla sua industria nucleare in difficoltà per mancanza di ordini sufficienti a livello mondiale, non si capisce quale può essere l’interesse italiano nell’importare tecnologia, indirizzare gli investimenti privati in un settore incerto e poco conveniente economicamente come il nucleare e prevedere inevitabilmente, anche se negandolo formalmente, stanziamenti pubblici per sostenere una produzione energetica altrimenti insostenibile”.
“Nel frattempo Berlusconi – continua Francesco Ferrante – si è distinto a livello europeo per una battaglia di retroguardia contro il pacchetto clima (il ‘20 – 20 – 20’) ed ha provato a cancellare gli incentivi del 55 per cento per il risparmio energetico nell’edilizia introdotti dal precedente governo Prodi. Lo stesso centrodestra quando si è trattato poi di estendere gli incentivi per gli elettrodomestici, prima non ha specificato che erano destinati solo per quelli ad alta efficienza e successivamente li ha comunque previsti in maniera ridicola solo per coloro che devono ristrutturare la propria abitazione. Senza dimenticare che lo stesso governo ha infine inserito nottetempo un comma nel decreto ‘Milleproroghe’ che ha posticipato di un anno l’obbligo per i regolamenti edilizi comunali di prevedere che i nuovi edifici fossero alimentati almeno in parte da fonti energetiche rinnovabili”.
“E quindi palese – conclude l’esponente Ecodem – che questo esecutivo per quanto riguarda le politiche energetiche è saldamente ancorato al secolo scorso mentre gli Stati Uniti cancellano tutti gli incentivi previsti per nucleare e carbone puntando, come la Germania, sulle fonti rinnovabili. Il mondo va avanti e noi restiamo al palo facendo anche l’ennesimo regalo, dopo la vicenda Alitalia, ai cugini francesi. Bel modo di difendere gli interessi italiani!”.