“Nucleare: il ministro Scajola fa dietrofront”
“In campagna elettorale il nucleare non conviene”: Francesco Ferrante dell’esecutivo nazionale dell’associazione degli ecologisti democratici, commenta così le dichiarazioni rilasciate oggi in Sardegna dal ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, secondo il quale non spetterebbe al governo decidere dove realizzare le eventuali centrali nucleari ma agli enti locali insieme alle società energetiche.
“Il ministro, dopo mesi in cui in ogni occasione possibile lanciava il nuovo programma nucleare, – continua Francesco Ferrante – alla prima prova con cui si sarebbe dovuto misurare con il consenso concreto della gente, i sardi in questo caso, fa una precipitosa marcia indietro facendo finta di dimenticare che la delega al governo in materia di nucleare contenuta nel ddl Sviluppo, in discussione al Senato proprio in questi giorni, prevede il potere sostitutivo dell’esecutivo in caso di mancata intesa con gli enti locali per la localizzazione delle centrali”.
“Il decreto espropria infatti ogni potere agli enti locali, proprio per tentare di risolvere il problema del consenso delle popolazioni. Ma non ci sono scorciatoie possibili: questo nucleare è ancora pericoloso, insicuro e non conveniente economicamente. La retromarcia di Scajola dimostra che quello del governo è tutto un bluff ed una palese perdita di tempo che sarebbe molto più utile impiegare in un serio programma su fonti rinnovabili e risparmio energetico”.
Ricordiamo che le politiche energetiche, assieme alle tematiche di carattere ambientale, saranno al centro della iniziativa “Un new deal ecologico. La sfida ambientale per affrontare la crisi e rilanciare l’economia”: il primo dei quattro appuntamenti promosso dal Pd e dall’Associazione Ecologisti Democratici in vista della Conferenza programmatica del Partito Democratico. L’evento, che verrà concluso dal segretario nazionale del Pd Walter Veltroni, avrà luogo sabato 31 gennaio a Roma, dalle ore 10 alle ore 17, presso la sede nazionale del Pd, in via Sant’Andrea delle Fratte numero 16.