“Il piano casa è un condono incostituzionale”
“Provvedimento inutile e dannoso che toglie il potere decisionale alle Regioni”
“Il piano casa così come descritto dal decreto legge che il governo sottoporrà domani alle Regioni, e che sembra intenzionato ad approvare venerdì, non solo presenta forti aspetti di incostituzionalità , come hanno rilevato numerosi governatori regionali, ma è anche inutile ai fini del rilancio dell’economia e dannosissimo per lo scempio che causerà nel territorio: questo il commento al provvedimento di Francesco Ferrante, Direttore generale del Gruppo Pd del Senato e membro dell’esecutivo nazionale degli Ecodem.
“Incostituzionale – continua Francesco Ferrante – perché il comma 2 dell’articolo 1 di tale decreto ne prevede l’immediata entrata in vigore ‘sino alla emanazione di leggi regionali in materia di governo del territorio”: si entra quindi in un campo di esclusiva competenza regionale senza peraltro considerare le ripercussioni per quelle Regioni dove si è già legiferato, spesso con criterio, in materia. Per questo apprezziamo le nette prese di posizioni che sono venute dai numerosi governatori di centrosinistra, e vorremmo che anche quelli di centrodestra fossero più coerenti con le loro dichiarazioni sul federalismo nel frenare le voglie centraliste del governo Berlusconi”.
“Ma oltre al profilo di incostituzionalità – prosegue l’esponente Ecodem – ciò che ci preoccupa è il merito del provvedimento che non da alcuna risposta alla continua richiesta di abitazioni che aumenterà fin dai prossimi giorni a causa della crisi economica e dell’emergenza sfratti. Il governo abbia almeno il coraggio di non chiamarlo ‘piano casa’ perché non affronta concretamente il problema ma elimina di fatto la licenza edilizia, concedendo la possibilità di aumentare del 20 per cento le cubature: si tratta in pratica di un condono preventivo di un anno (quanto dura il decreto) che fa rabbrividire. Senza dimenticare il riferimento al risparmio energetico che permetterebbe l’aumento di cubatura, in caso di ricostruzione, sino al 35 per cento: così come è previsto non significa niente rischierebbe di causare vere e proprie truffe. Il governo si fermi e pensi piuttosto a misure serie sul fronte degli affitti da una parte e della riqualificazione energetica degli edifici dall’altra, l’unico strumento efficace e sostenibile per rilanciare davvero un settore economico importante, come l’edilizia, senza devastare il Bel Paese”