Comunicati

Ecodem: “Nobel ad Obama, la scelta migliore”

“Premiato il nuovo corso diplomatico e valorizzato il suo impegno per
l’ambiente”

“La giuria che ha voluto assegnare il Nobel per la pace ad Obama non poteva
fare scelta migliore e più attuale”: questo il commento di Francesco
Ferrante, esponente nazionale Ecodem.

“L’avvento di Barack Obama alla presidenza degli Stati Uniti ha infatti
inaugurato un nuovo approccio nelle relazioni internazionali e se il mondo
saprà  cogliere questa apertura al multilateralismo, alla difesa dei diritti
civili (a partire dalla chiusura di Guantanamo), alla volontà  concreta di
perseguire la pace anche nelle aree più critiche come quella mediorientale,
siamo davvero all’alba di una nuova era”.

“Come è ovvio – continua Francesco Ferrante – si tratta di obiettivi
complessi ed il rischio di non farcela è sempre presente ma la speranza che
ha diffuso la presidenza Obama è un patrimonio prezioso per tutta l’umanità “.

“Ci piace pensare – conclude l’esponente Ecodem – che nella scelta della
giuria abbia pesato anche l’impegno di Obama sul fronte del clima, un
impegno che fa ben sperare in vista del prossimo vertice di Copenaghen.
D’altronde il premio Nobel assegnato nel 2007 ad Al Gore e all’Ipcc
(l’organismo scientifico dell’Onu che studia i cambiamenti climatici) già 
avevano rappresentato un chiaro segnale in questa direzione”.

Ferrante: da Lombardo un pieno d’ipocrisia

Intervista di Valerio Ceva Grimaldi supplicata sul quotidiano TERRA

Francesco Ferrante, esponente degli ecodem, lancia il suo j’accuse contro il governatore siciliano: «àˆ curioso che il primo firmatario di un progetto che aumenta le cubature edilizie si faccia ora paladino del suo ritiro».
«Sulla tragedia di Messina stiamo assistendo a un caso emblematico. Un presidente di Regione, Raffaele Lombardo, che ritira un Piano casa di cui è primo firmatario. Che dire: un pieno d’ipocrisia ». Francesco Ferrante, tra i principali esponenti ecodem, che dal 21 ottobre rientra in Senato dopo l’elezione a sindaco di Terni del senatore Leopoldo Di Girolamo, dalle colonne di Terra lancia un duro attacco al governatore siciliano. «Molti di quelli che hanno delle responsabilità  di ciò che è stato fatto e di ciò che non è stato fatto per prevenire la tragedia di Messina ora si sono svegliati dicendo “era una tragedia annunciata”. Come per addossare colpe a qualcun’altro».

Come giudica il piano casa siciliano?
Una normativa tra le più permissive e meno ambientali d’Italia. Un piano che, tra l’altro prevede che si possano effettuare degli allargamenti anche dove sono stati commessi abusi edilizi.

Nella versione attuale del disegno di legge non c’è alcuna indicazione esplicita che escluda di procedere per gli ampliamenti degli edifici esistenti nelle aree a rischio idrogeologico. E ora Lombardo fa marcia indietro.
àˆ ben curioso che il principale autore di un piano così costruito si faccia ora paladino del suo ritiro. Staremo a vedere se ora il governatore avrà  un soprassalto di responsabilità .

Torna d’attualità  il Ponte sullo Stretto. Che effetto le fa sentir riparlare di quest’opera proprio ora? Lombardo offende l’intelligenza di tutti gli italiani parlando di un’opera faraonica per la quale il governo ha sempre rassicurato di non dover spendere un solo euro di fondi pubblici. Ma non c’è niente di più falso. C’è una delibera del Cipe che stanzia un miliardo e 300 milioni di euro.

Mentre i fenomeni franosi e le alluvioni, piccole e grandi, segnano il Belpaese. Che fare?
Bisognerebbe da subito spostare queste risorse per finanziare la difesa del suolo e la rinaturalizzazione di Sicilia e Calabria.

Ma l’emergenza riguarda, e da anni, tutto il territorio nazionale.
Una priorità , quella della lotta al dissesto idrogeologico, che infatti non c’è solo al Sud. Certo, qui i fenomeni d’abusivismo sono più diffusi, ma i problemi ci sono anche al Nord.

E un pò ovunque la risposta delle istituzioni locali non pare affatto all’altezza.
Il Piano casa del Veneto è pessimo. Così come preoccupano le normative di Lombardia e Liguria. Ad ora il solo Piano casa dignitoso è quello toscano. Ma ovunque bisogna mantenere alta la vigilanza. E lavorare per includere i reati ambientali nel codice penale.

Ecodem: “Tessera Pd negata ad Arnone: situazione indegna di una politica trasparente”

“E’ veramente assurdo che una persona come Giuseppe Arnone sia costretta a
ricorre ai tribunali giudiziari per vedere riconosciuti i propri diritti, la
propria iscrizione al partito democratico e la possibilità  di partecipare da
candidato alle Primarie del 25 ottobre” Questo il commento degli esponenti
nazionali Ecodem Ermete Realacci, Francesco Ferrante e Roberto Della Seta.

“Giuseppe Arnone – continua il comunicato stampa congiunto – è noto in tutta
Italia per le sue battaglie per la legalità , contro la mafia e l’abusivismo,
battaglie quanto mai attuali che da anni ha deciso ormai di portare avanti
dentro il Partito Democratico. Battaglie premiate anche dal consenso
elettorale, visto che nella sua città  è regolarmente l’esponente politico di
centrosinistra più votato. Dovrebbe quindi essere considerato un valore
aggiunto nella difficile sfida politica siciliana dove il centrodestra
governa praticamente ovunque”.

“Invece con oscure procedure gli si toglie la tessera evitando addirittura
di riunire la commissione regionale di garanzia che potrebbe esaminare il
più che giustificato ricorso, costringendo così Giuseppe Arnone a ricorrere
al tribunale civile che, confidiamo, nelle prossime ore gli restituirà  ciò
che gli è stato tolto ingiustamente: la tessera del nostro partito”.

“Si tratta di una vicenda grave – conclude la nota -; un errore frutto di un
cattivo uso della politica ancora troppo diffuso soprattutto nelle regioni
meridionali e che dovrebbe essere estraneo al Pd. Ci vuole più trasparenza,
le Primarie del 25 ottobre con la grande partecipazione popolare che
aspettiamo si incaricheranno di far entrare tanta aria pulita nelle stanze
della politica. In un partito trasparente, e che fa della lotta contro ogni
illegalità  e la criminalità  organizzata il suo valore fondante – non può non
esserci spazio per una persona come Giuseppe Arnone”.

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