Comunicati

Estrazioni di petrolio in Puglia sarebbero devastanti

ESTRAZIONE PETROLIO IN MARE TRAMUTEREBBE BASSO ADRIATICO IN UNA SPECIE DI MAR DEL NORD. BONDI E PRESTIGIACOMO RIVEDANO CONDIZIONI PER AUTORIZZAZIONI
“La costa e il mare pugliese, meta ogni anno di centinaia di migliaia di turisti, rischiano seriamente di cambiare radicalmente il proprio orizzonte, tramutando il basso Adriatico , autentica perla del Mediterraneo,  in una specie di Mar del Nord costellato di piattaforme petrolifere. Se il progetto della ricerca in mare di idrocarburi presentato dalla società  londinese Northern Petroleum, autorizzato con decreto del Ministro dell’Ambiente di concerto con il ministro Bondi,  andasse in porto le ricadute ambientali e turistiche sarebbero devastanti per la Puglia, a fronte di una quantità  di combustibile estratta che avrebbe un impatto minimo sul fabbisogno energetico italiano.” – lo dichiarano i senatori del Pd Salvatore Tomaselli, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che hanno presentato un’interrogazione parlamentare, a prima firma Tomaselli, ai ministri dell’Ambiente e dei Beni Culturali.
Nel corso del convegno ‘Petrolio in Adriatico: danni e pericoli’ tenutosi di recente a Monopoli, è stato denunciato che, a seguito delle trivellazioni, aumenterebbero i valori di idrogeno solforato, un gas fortemente velenoso e tossico che provoca disturbi neurologici, respiratori, motori, cardiaci, e potrebbe determinare una maggiore ricorrenza di aborti spontanei. Inoltre – continuano i senatori Pd –  è emerso che il petrolio eventualmente presente sotto i fondali marini della Puglia sarebbe ‘pesante’ e ‘amaro’, ossia ricco di zolfo e allo stato di fanghiglia. Un petrolio,  insomma, di pessima qualità , con un indice pari a 15 nella scala dei valori che assegna il valore di 50 al petrolio migliore. Quanto di positivo fatto dall’amministrazione regionale di centrosinistra in termini di salvaguardia dell’ambiente verrebbe spazzato via dall’installazione delle piattaforme petrolifere, che oltre ad essere senza dubbio inquinanti, assesterebbero un colpo micidiale al turismo, il vero motore economico dell’area.”
“Chiediamo ai ministri Bondi e Prestigiacomo se non intendano riflettere attentamente sulla questione, convocando una conferenza dei servizi, alla quale siano chiamati a partecipare la Regione Puglia, gli enti territoriali interessati e le Asl competenti per verificare le condizioni per il rilascio delle autorizzazioni e nel frattempo, a tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e della salute umana sospendano tutte le autorizzazioni già  rilasciate in attesa degli esiti della conferenza dei servizi.” – concludono i senatori del Partito democratico.

Nasce l’impianto solare di Angelantoni a Massa Martana

“Il nuovo stabilimento di San Faustino della Archimede Solar energy del gruppo industriale Angelantoni sarà  una pietra miliare per il futuro sviluppo dell’Umbria e del nostro Paese. ” – lo dichiara il sen. del Pd Francesco Ferrante, intervenuto oggi alla ‘Posa della prima pietra’ a Massa Martana del nuovo stabilimento della ASE. 

“Uno stabilimento – continua Ferrante –  che nasce su un’area di una ex fornace che è stata bonificata, grazie anche al contributo della Regione, esempio plastico di quella good practice colpevolmente ignorata dal governo. Gianluigi Angelantoni, con il quale con onore condivido la carica di vicepresidente dell’associazione Kyoto Club, è uno dei migliori rappresentanti di quella imprenditoria italiana che ha deciso di investire convintamente nella green economy. E non è un caso che questa impresa che nasce dalla ricerca Enea e del premio Nobel Rubbia, abbia sede proprio nel cuore verde dell’Umbria. Sta proprio nell’intreccio tra un paesaggio e una storia millenaria, ricco di storia e cultura, e l’innovazione frutto della voglia di migliorare e emergere il futuro dell’Italia. Il progetto del solare termodinamico di cui Angelantoni è protagonista e a cui scioccamente si oppone il centrodestra che qualche mese fa in Senato ha approvato addirittura una mozione contraria a questa tecnologia, che tutti i Paesi più avanzati e sensibili alle esigenze ambientali, considerano prioritaria è talmente importante che in questa impresa ha deciso di investire una multinazionale del calibro della Siemens, sulla scorta anche del recente investimento  della Banca Mondiale che ha deciso di sostenere il progetto Desertec, che sulla tecnologia del solare termodinamico è fondato. 

“Il compito della politica, dovrebbe essere esattamente quello di sostenere queste iniziative, favorendo l’innovazione e individuando nuove traiettorie di sviluppo, per far emergere le eccellenze e l’impegno verso la sostenibilità ” – conclude Ferrante. 

 

Lettera aperta a Epifani sullo sciopero degli immigrati

Pubblicata da Il Manifesto

(Analoga lettera è stata invita a Bonanni e ad Angeletti)

 

Caro Epifani, il 1° marzo in Italia migliaia di cittadini immigrati incroceranno le braccia e manifesteranno, seguendo l’esempio di un’iniziativa analoga in programma in Francia, per mostrare che senza il loro lavoro, senza la loro partecipazione attiva alla vita collettiva, il nostro Paese è zoppo, non funziona. 

Sarà  un atto simbolico di grande valore civile e democratico, che vedrà  uniti donne e uomini italiani e non italiani, consapevoli del contributo essenziale dei cittadini immigrati al nostro Paese, decisi a ribellarsi a ogni rappresentazione dell’immigrazione come fenomeno negativo e a rivendicare piena  cittadinanza per tutti coloro – immigrati di prima o seconda generazione – che vivono e lavorano onestamente in Italia ma sono tuttora considerati “stranieri” e come tali privati di diritti civili, sociali, politici.  I sindacati e in particolare la Cgil, per la loro storia e per le idee che hanno sempre professato, non possono tirarsi indietro da questa grande giornata di civiltà : ogni rifiuto o incertezza sarebbe incomprensibile e grave. Circolano in queste ore voci su presunte resistenze anche all’interno della Cgil ad aderire all’iniziativa del 1° marzo, voci penosamente strumentalizzate dai giornali di destra che ne approfittano per attaccare il movimento sindacale. 

Il nostro auspicio e il nostro appello è che la Cgil si unisca alla mobilitazione del 1° marzo: anche grazie a voi questa giornata può davvero segnare un punto civile di svolta, contro le derive razziste e xenofobe assecondate con irresponsabile leggerezza dalla destra al governo. 

Roberto Della Seta Francesco Ferrante 

parlamentari del Pd   

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