Comunicati

Ogm: sentenza Consiglio di Stato spada di Damocle per Zaia

“Pare assodato che in Italia praticamente nessuno voglia sedersi a tavola col rischio di mangiare patate o qualsiasi altro alimento geneticamente modificato.

Se anche il ministro Zaia è contro il biotech nel piatto, perché dunque non fa nulla di nulla per impedire che tra poco più di un mese  inizi in Italia  la semina di mais modificato grazie alla sentenza del Consiglio di Stato?” – lo dichiara  

“Non basta erigersi con le parole a paladino della bontà  e genuinità  del made in Italy a tavola, occorre un’iniziativa legislativa rapida e puntuale. Il ministro ad oggi non ha mai parlato chiaramente dell’unica strada percorribile, essendo la sentenza del massimo giudice amministrativo inappellabile, ovvero l’emanazione di un decreto che intervenga in maniera netta sulla materia. La sentenza del Consiglio di Stato – sottolinea Ferrante – rischia di provocare danni gravissimi all’agricoltura italiana, connotata dalla tipicita’ del prodotto, consentendo l’uso degli Ogm in un paese come il nostro dove, lo dimostra la reazione alla decisione in sede Ue,  la stragrande maggioranza dei cittadini e degli agricoltori si dichiara contrario alle coltivazioni geneticamente modificate.”

“La sentenza del Consiglio di Stato è una spada di Damocle sull’agricoltura italiana e sul suo ministro, che  deve assolutamente intervenire prima delle elezioni regionali, che tanto lo assorbono, con un decreto che blocchi sul nascere la coltivazione di prodotti Ogm sul suolo italiano.” – conclude Ferrante.

Energia: su rinnovabili Fitto ed Errani convochino Stato-Regioni

 “Rivolgo un accorato appello al ministro per gli Affari Regionali Fitto e al Presidente della Conferenza delle Regioni Errani affinchè venga convocata in tempi brevissimi, prima cioè dello svolgimento delle elezioni amministrative, la Conferenza unificata Stato-Regioni per approvare il nuovo Conto Energia per il solare fotovoltaico e le linee guida sulle fonti rinnovabili, il cui ulteriore slittamento può avere pesanti ripercussioni economiche e occupazionali”. Lo dice il senatore del Pd Francesco Ferrante.
 “Questa situazione di impasse – continua l’esponente ecodem –  determina l’impossibilità  da parte delle aziende di poter pianificare gli investimenti per il medio e lungo periodo. Non conoscere i livelli delle incentivazioni per i prossimi anni avrà  effetti negativi sul business delle aziende del fotovoltaico, impossibilitate a programmare gli investimenti futuri. L’Italia delle rinnovabili in questi ultimi due anni si è finalmente messa a  correre, con stime di un aumento dal 16,5% del 2008 al 17,6% per il 2010 della quota dei consumi di energia elettrica coperta da fonti rinnovabili come il vento o il sole, e grazie agli
incentivi al fotovoltaico l’Italia è potuta entrare nel gruppo dei paesi con la maggior potenza installata: in questi giorni è arrivata la notizia del superamento dei 1000 Mw installati, con l’Italia seconda in Europa solo alla Germania, seppur con un distacco ancora grande. Un ulteriore ritardo nell’approvazione del Conto Energia sarebbe un colpo durissimo ad uno dei pochi comparti attivi e in crescita in Italia, quello formato costituito dai green jobs. L’approvazione delle linee guida – prosegue ancoa Ferrante – potrebbe semplificare finalmente le procedure autorizzative per le rinnovabili e accorciare i tempi di realizzazione dei relativi impianti. Su entrambi i provvedimenti il Ministero dello Sviluppo Economico (con quello dell’Ambiente e dei Beni culturali), ha raggiunto l’accordo tecnico con le Regioni, serve ora la volontà  politica di portare a termine questa importante procedura. Il tempo stringe, perché c’è il rischio concreto che   la Conferenza Stato-Regioni sul tema si svolga veramente ‘alle calende greche’, ovvero  molto dopo le lezioni di fine marzo. I due provvedimenti sono praticamente pronti, dunque chiedo al ministro Fitto e al Presidente Errani – conclude ferrante – di adoperarsi affinchè si giunga finalmente alla loro approvazione”. 

  

 

Ogm: follia autorizzare alimenti resistenti agli antibiotici

Così si condanna l’agricoltura Made in Italy e si mette a rischio la salute dei cittadini “L’Efsa è inutile come al solito, ma cosa aspetta Zaia a emanare il decreto contro l’imposizione delle colture Biotech?” L’Efsa come al solito non si smentisce e ancora una volta, in nome della sicurezza alimentare autorizza un alimento chiaramente pericoloso, contestato dalle autorità  sanitarie internazionali e proibito dalla direttiva Ue 2001/18, relativa al rilascio deliberato di Ogm nell’ambiente, perché contenente un gene resistente agli antibiotici e quindi pericoloso per la salute umana.

come al solito non si smentisce e ancora una volta, in nome della sicurezza alimentare relativa al rilascio deliberato di Ogm nell’ambiente, perché contenente un gene resistente agli antibiotici e quindi pericoloso per la salute umana.

come al solito non si smentisce e ancora una volta, in nome della sicurezza alimentare relativa al rilascio deliberato di Ogm nell’ambiente, perché contenente un gene resistente agli antibiotici e quindi pericoloso per la salute umana.

Con questa assurda decisione, l’Ue decreta la fine dell’embargo sulle colture geneticamente modificate, vanificando così gli sforzi e gli investimenti di tutti coloro che hanno creduto nel Made in Italy e nella ricerca della qualità  e delle eccellenze.

Dimas prima, Barroso poi, hanno dichiarato di non voler imporre agli Stati membri l’uso degli Ogm, sostenendo l’opportunità  per ogni Stato di chiarire quali fossero le priorità  e i bisogni.

“E’ evidente che l’Italia non ha alcun bisogno di questi prodotti – ha dichiarato il responsabile Agricoltura di Legambiente Francesco Ferrante – e francamente mi chiedo, per scendere sul piano concreto, quale genitore possa scegliere di dare ai propri figli un cibo che potrebbe renderli resistenti agli effetti degli antibiotici. Questa decisione ci espone a pericoli enormi, dal punto di vista produttivo ed economico ma anche da quello della salute e della sicurezza e non si capisce cosa stia aspettando il ministro Zaia ad emanare il famoso decreto che impedirebbe l’esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato che autorizza la coltivazione dei Ogm senza aspettare le linee guida sulla coesistenza, per tutelare l’agricoltura di qualità , il biologico e le eccellenze italiane. Buone e sane”.  

  

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