Comunicati

Crisafulli: una candidatura non formalmente illegittima ma politicamente indecente

“Il tema per noi non è stabilire se a norma dello Statuto del Pd Crisafulli possa candidarsi a sindaco di Enna: formalmente questo è possibile. Il tema è molto più grave e investe non la Commissione di Garanzia ma l’intero gruppo dirigente del Pd: si tratta di decidere se una persona che ha indiscutibilmente intrattenuto relazioni ripetute con capomafia possa rappresentare un partito che in tutti i suoi documenti costitutivi dichiara di considerare l’impegno per la legalità  e la lotta alle mafie una priorità  assoluta” – è quanto hanno dichiarato i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante dopo essere stati ascoltati dalla Commissione di Garanzia del Pd in merito alla lettera aperta al segretario nazionale Bersani e al segretario siciliano Lupo, firmata insieme all’on. Realacci, al senatore Lumia e agli esponenti del Pd siciliano Arnone e Lomaglio, in cui chiedevano che non sia Crisafulli il candidato del Pd a sindaco di Enna. 

“E’ preoccupante – aggiungono i senatori del Pd – che una questione di così decisiva portata possa essere derubricata a controversia quasi burocratica, e ci auguriamo che la Commissione di Garanzia presieduta da Luigi Berlinguer voglia trattare la questione per ciò che è, una vicenda che interpella lo stesso carattere fondativo del Partito democratico.”

Nucleare: 24 anni dopo Chernobyl Governo ripropone bidone

“Il governo Berlusconi, 24 anni dopo il disastro di Chernobyl, sta per imbarcare il Paese in una pericolosa avventura, quella del costosissimo ritorno al nucleare, una vera cuccagna per poche grandi imprese e un cappio al collo per i cittadini italiani che pagheranno di tasca loro miliardi di euro per vedere, forse, tra 15 anni il primo reattore nucleare francese funzionante sul suolo italiano”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“Come ricorda Legambiente nel recente dossier ‘Epr: un reattore o un bidone’, dedicato al ritorno italiano al nucleare – proseguono i due senatori ecodem – gli italiani stanno per sovvenzionare dei reattori Epr che vengono spacciati come di terza generazione avanzata, ma che non sono altro che l’evoluzione più recente dei reattori di seconda generazione Pwr, realizzati negli anni ’60. Nel mondo sono in costruzione quattro impianti del tipo Epr. Oltre al sito di Flamanville in Francia, c’è il finlandese Olkiluoto da 1.600 Mwe, in costruzione dal 2005 con un ritardo di avanzamento dei lavori di 3 anni e costi lievitati a 5,5 miliardi di euro. Gli altri sono i due cinesi di Taishan, da 1.660 Mwe ciascuno, per un contratto previsto in 8 miliardi di euro. Non è un caso che l’Areva, l’impresa pubblica francese costruttrice del reattore, prima di riuscire a piazzare la sua tecnologia in Italia abbia incassato negli ultimi anni rifiuti in tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Canada, agli Emirati Arabi. E’ dunque più di un sospetto che l’Italia stia per acquistare un ‘bidone’.
Altro problema irrisolto è la gestione delle scorie: per ora si cerca solo di allungare a 60 anni la vita dei reattori, in modo da affibbiare ai posteri l’onere della soluzione. Gli italiani, che hanno compreso come Chernobyl abbia ucciso e continui a uccidere, hanno giustamente paura del nucleare sotto casa. Lo sanno bene i governatori di centrodestra che hanno in ogni modo negato la costruzione delle centrali sui loro territori. Vedremo – concludono Ferrante e Della Seta – come spiegheranno ai cittadini l’uso della forza militare per la costruzione delle nuove centrali”.

Umbria: ottima la decisione della Marini di tenere per sé la delega per la green economy

“Auguri di buon lavoro alla nuova squadra di Governo della Regione Umbria. Sono certo che la neo giunta si distinguerà  per la sua azione verso l’assoluta priorità  costituita dalla crisi economica che morde ancora, e che pesa su tutti i settori produttivi e sui cittadini.

Mi congratulo con la presidente Catiuscia Marini per la scelta di avocare a sè la delega e la competenza sulla Green Economy.

Scelta con la quale ritengo  la Presidente dell’Umbria abbia voluto dare un chiaro segnale di attenzione particolare verso  un settore trainante e innovativo dell’economia, e che può costituire il volano per guidare l’economia della regione verso la ripresa”.

Lo dichiara il senatore del Pd, Francesco Ferrante.

 

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