Comunicati

Carceri: ennesimo suicidio mostra disperazione delle carceri italiane

“La modalità  drammatica e cruenta del suicidio del detenuto nel carcere di Catania pone all’attenzione dell’opinione pubblica, per l’ennesima volta, le condizioni di disperazione e assoluta precarietà  in cui versano le carceri italiane. 

Attendiamo che il Governo, più volte sollecitato a rispondere della situazione carceraria italiana, si degni di  venire in Parlamento a esporre, se ne è in possesso, le proposte e i piani per contenere una situazione ormai di fatto esplosiva “

Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante.

 

“La drammatica cifra di 38 suicidi – continua Ferrante –  da la misura del fallimento di questo governo sulle politiche carcerarie e detentive, che sono state abbandonate a favore di un demagogia che propone semplicemente più strutture carcerarie, mentre nulla in termini di provvedimenti mirati come la riduzione del numero di persone in custodia cautelare o di revisione dei meccanismi di obbligatorieta’ della carcerazione preventiva, estendendo l’applicazione degli arresti domiciliari, è stato avanzato.

Sarà  una lunga estate calda nelle carceri italiane sovraffollate, ma il Governo assiste inerte a questa strage silenziosa, abbandonando i detenuti al loro destino e dimenticandosi delle logoranti condizioni di lavoro in cui versano  le guardie penitenziarie.”

 

 

Se Veronesi va alla guida dell’agenzia nucleare si dimetta da parlamentare

“Abbiamo enorme stima del professor Veronesi, anche per questo ci auguriamo che se verrà  nominato alla guida dell’Agenzia per il nucleare avrà  la sensibilità  di dimettersi da parlamentare.

Oltretutto dubitiamo che potrebbe svolgere bene tre mestieri molto diversi:

medico, senatore, garante della sicurezza nucleare.”

E’ quanto dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, dopo l’approvazione da parte del Senato di una norma che cancella l’incompatibilità  tra la Presidenza dell’Agenzia per la sicurezza nucleare e incarichi elettivi, secondo i più immaginata al solo scopo di consentire la nomina di Veronesi a capo dell’organismo.

“Il senatore Veronesi è notoriamente a favore del nucleare continuano gli esponenti del Pd ma non è questo il punto.La cosa grave è che governo e maggioranza adottino l’ennesimo provvedimento ‘ad personam’, sacrificando i principi della separazione dei poteri e della necessaria terzietà  delle autorità  pubbliche di garanzia.

Ora per riparare il danno c’è solo un modo: se davvero Veronesi, o un altro parlamentare, sarà  il presidente dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, che almeno abbia il buongusto di dimettersi dalla sua carica elettiva.”

Prestigiacomo si attivi per il futuro del Santuario dei cetacei

“Bene no Ministero Ambiente a gara motonautica”.

“Scampato pericolo: il sottosegretario all’Ambiente Roberto Menia,

rispondendo oggi ad una nostra interrogazione parlamentare ha affermato che il Ministero impedirà  lo svolgimento del Primatist Trophy 2010, la gara di motonautica, prevista per il 27 luglio, che sarebbe dovuta partire da Porto Azzurro all’Elba per concludersi a Talamone, all’interno dunque del Santuario Pelagos,.”

Lo dichiarano i senatori del Pd Francesco Ferrante, Roberto Della Seta e Raffaele Ranucci.

“Senza dubbio l’impegno del Ministero è una buona notizia per l’area marina più grande d’Europa, che arriva dopo le proteste delle associazioni ambientaliste, Legambiente in primis, e dopo che il Pd aveva sollevato la questione. Far svolgere una gara motonautica con imbarcazioni veloci nel santuario Pelagos, sarebbe stato un vero azzardo, col rischio concreto per le barche di impattare con i cetacei che nuotano in quei tratti di mare.

Inoltre autorizzando il Primatist Trophy – continuano i senatori del Pd si sarebbe abbattuta l’unica prescrizione ufficiale, in un quadro di vincoli molto blandi, a tutela dell’area marina che ospita il maggior numero di cetacei dell’intero bacino mediterraneo.”“Rimangono però inevase due domande fondamentali sul ruolo e sul futuro del Santuario.

Infatti il Ministero non ha riferito perché ancora non è in grado di garantire una sede e un supporto giuridico al Comitato di pilotaggio, l’organo che deve gestire il parco marino e perché concludono i senatori del Pd – il Segretariato generale del parco, la cui sede a Genova è desolatamente vuota, non è ancora in funzione mentre, come previsto dagli accordi internazionali, il governo francese ha già  provveduto a indicarne il Segretario.”

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