Comunicati

Carceri: situazione al collasso

Adesione a ‘Ferragosto in carcere 2010’ per impedire silenzio ‘mortale’

“Il dramma delle carceri italiane non va in vacanza. Dati e fatti recenti parlano chiaro: solo in questa ultima settimana di agosto sono tre i detenuti morti, mentre altri due sono ricoverati all’ospedale in coma irreversibile”. Lo afferma il senatore Pd Francesco Ferrante, “Da inizio anno a livello nazionale – ricorda Ferrante – salgono a 41 i detenuti suicidi (35 impiccati, 5 asfissiati col gas e 1 sgozzato), mentre il totale dei detenuti morti nel 2010, tra suicidi, malattie e cause ‘da accertare’

arriva a 113 (negli ultimi 10 anni i “morti di carcere” sono stati 1.711, di cui 597 per suicidio).

“Per non dimenticare e fare piena luce su questa situazione – annuncia il senatore – ho dato la mia convinta adesione a ‘Ferragosto in carcere 2010′, l’iniziativa del Partito Radicale a cui hanno aderito altri 195 parlamentari di ogni partito politico. Domani sarò al carcere dell’Ucciardone di Palermo dove, lo scorso 4 agosto, si è registrata la morte di un detenuto Dino Naso, 41 anni con problemi cardiaci, costretto a condividere la cella di 12 metri con altri 8 detenuti. Il caldo asfissiante e il fumo di sigarette hanno fatto il resto, Dino non è riuscito più a respirare, si è sentito male e purtroppo è morto. E’ proprio per denunciare e monitorare situazioni oramai al collasso che è importante la nostra presenza nelle carceri in queste giornate, per portare il nostro saluto e la nostra attenzione a tutta la comunità  penitenziaria e soprattutto – conclude Ferrante – per evitare che sulle carceri italiane scenda un silenzio che per alcuni potrebbe essere ‘mortale’ “.

Ogm: la vera illegalità  è la semina

”L’atto  illegale  comprovato e’ la semina di ogm e la vera vergogna e’ il
fatto  che  le autorita’ preposte non siano intervenute, prima per impedire
la  semina  illegale  e  poi per distruggere le piante ogm che rischiano di
contaminare  irreversibilmente  l’ambiente circostante”. Cosi’ il senatore
Francesco  Ferrante,  responsabile  per  le  politiche  per  i  cambiamenti
climatici  del  Pd,  commenta  il  blitz di un gruppo di no global veneti e
friulani  che  hanno  distrutto il campo di Vivaro di proprieta’ di Giorgio
Fidenato seminato con mais ogm.
 ”Prendersela con i no global – afferma Ferrante – e’ come guardare il
dito e non vedere la luna. Cio’ che e’ davvero intollerabile – ha concluso
il senatore del Pd per lungo tempo direttore di Legambiente – e’ il modo in
cui e’ stato tollerata l’illegalita’ da parte di tutte le
autorita’, compreso il Governo. E’ assurdo che non si abbiano ancora i
risultati delle analisi quando a Greenpeace sono bastate 48 ore per sapere
che quel campo, come gia’ si sapeva, era coltivato ad ogm”.
 

A chi giova il no alla Kdrink

“Quale interesse si cela dietro al ritiro dal commercio della bevanda Kdrink nonostante la bevanda sia del tutto legale perché aromatizzata con estratti di foglia coca decocainizzata così come previsto dall’art. 27

della Convenzione Unica delle Nazioni Unite?'” Lo chiede in

un’interrogazione rivolta ai ministri delle Politiche Alimentari e

Forestali e della Salute, e alla luce di articoli pubblicati sul

quotidiano ‘il Manifesto’, il senatore Francesco Ferrante, responsabile Pd per le politiche relative all’energia ed ai cambiamenti climatici del Partito Democratico, che spiega: “Anche il Consiglio d’Europa riconosce l’estratto di foglia di coca come uno degli aromatizzanti ammessi e che la Kdrink è il frutto di un accordo stipulato nel 2002 fra la ditta produttrice, la spagnola Royal Food&Drink, e il governo del Perù per creare sbocchi commerciali legali ai contadini peruviani che producono foglia di coca per favorire il decollo economico legale dei paesi dell’America Latina. Un tassello dello sviluppo alternativo, che fa parte delle politiche globali di contrasto alle narcomafie”.

“Inoltre – aggiunge il senatore – in questa vicenda non si comprende il comportamento dei Nas di Padova e delle autorità  preposte al controllo che hanno comunicato solo oggi, con due anni di ritardo, i risultati delle analisi dell’Iss che rilevano presunte ‘tracce di cocaina’ nella bevanda senza fornire però alla compagnia produttrice i contenuti dei test e compromettendo quindi ogni possibilità  di difesa”.

“In tutto questo – sottolinea Ferrante – non potevano mancare i richiami dei moralizzatori del nostro governo, che come il ministro Giovanardi non perdono occasione per partire lancia in resta con una campagna mediatica contro questa bevanda definita come “diseducativa”.

“A questo punto è lecito chiedersi se questo atteggiamento del governo non tenda a favorire la concorrenza della bevanda che in Italia vede in prima fila, tralasciando il colosso Coca cola, il liquore Coca Buton e la Coca Lime, prodotti da tempo e senza nessun problema dalla Buton rigorosamente aromatizzati con foglia di coca. E soprattutto è giusto chiedere ai Ministri delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e della Salute, se, alla luce di quanto detto non intendano urgentemente mettere in campo tutte le iniziative in modo che in tempi brevi e certi possa ripartire la distribuzione di una bevanda che contribuisce concretamente a un piccolo ma importante progetto, a sostegno dei contadini peruviani, nato nell’ambito

della riconversione dell’economia illegale legata alla cocaina, per

favorire il decollo economico legale dei paesi dell’America Latina”, conclude il senatore Ferrante.

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