Comunicati

Terni: atto contro Cisl e Uil ingiustificabile

“Il lancio di uova e le scritte ingiuriose che sconosciuti hanno fatto all’indirizzo della sede Cisl di Terni sono un atto incomprensibile e che non trova giustificazione alcuna.

Questo attacco, insieme al ritrovamento di un pacco di uova davanti alla sede UIL di Terni, accresce una spirale di intimidazione e di violenza che va immediatamente fermata.

Alla Cisl e alla Uil va tutta la nostra solidarietà  e auspichiamo che in risposta ad atti del genere vi sia un alto senso di responsabilità  da parte di tutte le componenti sindacali e politiche.

Di fronte alle scelte anche difficili e dolorose causate dalla crisi in atto,che ha colpito larghi settori dell’economia umbra, è necessaria la massima unità  di tutte le forze sindacali.

Solo dal confronto e dal reciproco rispetto delle posizioni si costruisce il bene comune e soprattutto si impedisce ogni forma di violenza”.

Lo dichiarano i senatori del Pd Francesco Ferrante, Anna Rita Fioroni e Mauro Agostini.

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Scuola Spa è speculazione finanziaria enorme

Governo dopo acqua privatizza anche la scuola.
 

“L’ipotesi riportata dalla stampa secondo la quale il Governo starebbe lavorando alla predisposizione di un provvedimento che accorperebbe in capo ad una Spa tutti gli interventi per le scuole pubbliche prefigura una speculazione finanziaria  di dimensioni enormi, a danno degli enti locali e dei contribuenti”. Lo dichiarano i senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta, Pd.
“Se il progetto del Governo è aderente con quanto anticipato – sostengono i senatori – sarebbe un’operazione estremamente pericolosa, che non andrebbe di certo a vantaggio delle casse dello Stato o della qualità  del sistema scolastico, per il quale il Governo deve unicamente sbloccare i fondi destinati alla manutenzione e alla messa in sicurezza degli edifici e non alienare il patrimonio pubblico a favore di pochi soggetti economici”.
“Dopo l’acqua il Governo intende privatizzare anche la scuola. Stando infatti a quanto anticipato dalla stampa – proseguono gli esponenti ecodem –  gli azionisti della Scuola Spa potranno incamerare migliaia di edifici affittandoli agli attuali gestori, province e comuni, con l’obiettivo di fare utili, e conseguentemente maggiori saranno le spese di gestione della scuola, maggiore sarà  il canone.
Di fronte agli enti locali indebitati, specie al sud, il rischio concreto è che il proprietario dell’edificio scolastico si comporti come con qualsiasi inquilino moroso, ovvero lo sfratti per avere la piena proprietà  dell’immobile.”
“Come se non bastasse – sottolineano Ferrante e Della Seta –  la Scuola Spa verrebbe addirittura incaricata della formazione professionale dei docenti, adottando così una pericolosa visione aziendalista e proprietaria dell’istruzione, con buona pace dei principi basilari della scuola pubblica.
Ipotesi come la Scuola spa sono mere speculazioni che scatenano comprensibilmente grandi appetiti, in considerazione dei 42mila plessi scolastici italiani, ma che devono rimanere nel cassetto dei sogni dei noti grandi gruppi immobiliari, mentre – concludono Della Seta e Ferrante –  occorre colmare il gap nell’edilizia tra Nord e Sud, mettendo subito in sicurezza quel 40% di scuole sottoposte a elevato rischio sismico e il 7% che è a elevato rischio idrogeologico”.

La Provincia di Viterbo vuole bloccarele rinnovabili

A PIANSANO,SI BLOCCANO I CANTIERI DELLE RINNOVABILI PER SPIANARE LA STRADA AL NUCLEARE” “Il centrodestra che guida la Provincia di Viterbo vuole portare il nucleare, centrale e deposito per le scorie, sul territorio provinciale: per questo cerca di bloccare le rinnovabili e addirittura vorrebbe far chiudere cantieri già  al lavoro”.
E’ quanto affermano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante a proposito dell’intenzione della Giunta Meroi di bloccare la realizzazione del parco eolico di Piansano. “A Piansano – aggiungono i due parlamentari ecodem – si sta costruendo un impianto per la produzione di energia eolica. Il progetto naturalmente ha avuto tutte le autorizzazioni richieste e tra pochi giorni dovrebbe cominciare l’installazione delle turbine: revocare l’autorizzazione sarebbe un atto del tutto illegittimo, che inevitabilmente porterebbe all’Amministrazione un danno anche erariale. La ragione di questa scelta apparentemente insensata è evidente: Viterbo è uno dei territori candidati ad ospitare sia una nuova centrale atomica, probabilmente a Montalto, sia il deposito nazionale per le scorie radioattive, sbarrare la strada alle energie pulite serve a giustificare quest’altra opzione. Peccato che tutto questo calpesti l’interesse dei cittadini: che invece di avvantaggiarsi di uno sviluppo sostenibile, che porta lavoro e non avvelena l’aria, rischiano di ritrovarsi in casa centrale e deposito nucleari”.
 

 

 

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