Comunicati

Situazione grave nelle carceri: il Governo riconosca che la soluzione è ampio ricorso alle pene alternative

“I penitenziari italiani sono in grandissima parte fuori legge per via
degli aspetti socio sanitari, con un rapporto tra detenuti e posti letto
che vede l’Italia in Europa seconda solo alla Bulgaria. Ad un anno
dall’approvazione del Piano carceri del Governo e dalla previsione del
ministro Alfano di edificare 18 nuove carceri pressoché nulla è cambiato, e
anzi molti istituti di pena sono sempre più simili ad una cayenna.
Il Governo prenda coscienza della situazione gravissima e riconosca che
l’unica exit strategy è il ricorso ampio alle pene alternative.”
Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante, a conclusione della
presentazione del rapporto sulle carceri italiane dell’associazione
Antigone.
“Occorre rilanciare – continua Ferrante –  un sistema che già  funziona nel
processo penale minorile, ovvero la messa alla prova. Bisogna poi ridurre i
tempi di custodia cautelare, togliendo l’obbligatorietà  per alcuni reati.
Le misure alternative funzionano: un detenuto che sconta l’intera pena in
carcere diventa recidivo nel 68% dei casi, un detenuto che fruisce di
misura alternativa diventa recidivo nel 28% dei casi.
Sarebbe poi interessante sapere che fine ha fatto il progetto del
braccialetto elettronico, mezzo utilizzato nel resto d’Europa che,
peraltro, costa allo Stato italiano ben 110 milioni di euro per dieci anni
di contratto con la Telecom.
Braccialetti di cui, secondo il Sappe, il sindacato della polizia
penitenziaria, risulterebbero essercene circa 400 inutilizzati presso il
Ministero dell’Interno” – conclude Ferrante.

Terzigno: sui rifiuti Governo nel pallone

TERZIGNO: SENATORI PD, SUI RIFIUTI GOVERNO NEL PALLONE“Sull’emergenza rifiuti in Campania il Governo è palesemente nel pallone.

Mentre l’Europa ci mette in mora sulla seconda discarica nel Parco del Vesuvio, bloccando 145 milioni di euro di fondi europei, il Consiglio dei Ministri sceglie di nuovo San Bertolaso: come se 16 anni di gestione commissariale non fossero bastati a dimostrare che questo ormai drammatico

problema si risolve soltanto chiamando tutti, a cominciare dalle

istituzioni territoriali, ad assumere la responsabilità  delle proprie decisioni.”

Lo dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.

“Il ritorno di Bertolaso aggiungono i senatori ecodem – è la carta della disperazione, che serve al Governo anche per fare due parti in commedia:la faccia feroce del decisionismo affidata a Manganelli, e d’altro canto l’irresponsabilità  e la latitanza delle Province, quasi tutte ormai in mano al PdL”.Roma 22 ottobre 2010

Parchi: Prestigiacomo non pianga e agisca

“Oggi   in   Senato  il  ministro  Prestigiacomo  ha  lanciato  un  allarme
preoccupato  dichiarando  che  con i fondi stanziati in Finanziaria la metà 
dei  parchi  nazionali  dovrà   chiudere.  Noi le chiediamo: ma non è lei il
ministro?”  Lo  dichiarano i senatori del PD Roberto Della Seta e Francesco
Ferrante al termine dell’audizione del ministro in Commissione Ambiente.
“La  relazione  del  ministro  –  aggiungono  gli  esponenti  ecodem  –  ha
confermato  la marginalità  dell’ambiente nelle politiche di questo governo,
che in due anni ha più che dimezzato, da oltre 70 milioni di euro a meno di
30,  i fondi per i parchi. Molto gravi anche le affermazioni sulla lotta ai
cambiamenti  climatici:  il  ministro  ha  di fatto auspicato il fallimento
della prossima Conferenza Onu di Cancun”.
“Posizione  opposta – concludono Della Seta e Ferrante – a quella dei Paesi
europei  più  avanzati,  dalla  Germania  alla Gran Bretagna, impegnati per
raggiungere  un  accordo  internazionale  vincolante  e ben consapevoli che
ridurre  le  emissioni  dannose  per il clima fa bene all’ambiente e ancora
meglio all’innovazione economica e tecnologica”.

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