Comunicati

Per prefetto Brescia va bene il sole delle Alpi ma non la bandiera di Legambiente

“Mentre  centinaia di simboli politici della Lega sono ancora esposti nella
scuola  di  Adro,  un’innocua e solitaria bandiera di Legambiente posta dai
ragazzi  di  una  scuola  media di irmione sul cancello del loro istituto è
stata  rimossa  per  ordine dei carabinieri, sembrerebbe su indicazione del
Prefetto  di  Brescia. Ci troviamo evidentemente di fronte ad una questione
di  diversa sensibilità  o interpretazione della legge ,perché  il prefetto,
lo  stesso  per  molti  giorni  silente  sull’indecente questione dei ‘soli
padani,
ha  ritenuto  che  la  bandiera di un’associazione ambientalista, non di un
partito  politico,  non potesse campeggiare per qualche giorno sul cancello
di una scuola”.
Lo dichiarano i senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta.
“Chiederemo  al  ministro  Maroni  con  un’interrogazione  parlamentare  se
effettivamente  sia  stato il Prefetto di Brescia a richiedere l’intervento
dei carabinieri.
Comunque sia – continuano gli esponenti democratici –  l’arrivo delle forze
dell’ordine   per   far    rimuovere    una   bandiera  di  un’associazione
ambientalista,  che  nei  giorni precedenti aveva coinvolto i ragazzi delle
scuole in una giornata ecologica per la pulizia delle spiagge, pare un atto
sproporzionato e che poteva avvenire con altre modalità “.
“Sarebbe grave – concludono i senatori Pd –  se l’episodio potesse
costituire un precedente e quindi permettere che sul territorio nazionale
si ripetessero iniziative incomprensibili volte a nascondere i simboli
delle associazioni del terzo settore operanti nel mondo della scuola”.

Corte dei conti conferma che il Governo non colpisce portafoglio criminalità  organizzata

L’allarmante relazione della Corte dei Conti sul sequestro, la confisca e l’assegnazione dei beni confiscati alla criminalità  organizzata dice chiaramente che il Governo non sta colpendo le mafie nel portafoglio. E’

sconcertante infatti che la nuova agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati confiscati abbia un personale di sole 30 unità , una struttura assolutamente inadeguata per la portata enorme del suo compito, vera arma letale contro le holding mafiose”.

Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante, che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno.

” La malavita prosegue Ferrante – non investe solo nella propria terra di origine e anzi c’è una tendenza crescente all’espansione dei propri interessi verso il nord Italia e, ancor piu’, oltre confine. La criminalità  organizzata investe nella grande distribuzione, che consente di investire in noti franchising grandissime quantità  di denaro poi difficilmente rintracciabile, e i proventi illecitamente accumulati non sono utilizzati solamente nel comparto strettamente commerciale della grande distribuzione ma, anche, nella costruzione di centri commerciali”.“I successi e i grandi numeri rivendicati da Maroni e dal Governo Berlusconi nella lotta alla mafia perdono tragicamente di significato di fronte ai dati della Corte dei Conti e al ristretto manipolo di uomini dell’Agenzia che devono colpire la mafia dove fa più male, ovvero negli interessi finanziari e commerciali.

Interessi conclude Ferrante – ben difesi dai paradisi fiscali, da una miriade di prestanome e dagli scudi fiscali di un governo che si vanta di essere il peggior nemico della mafia”.

Raddoppio ferroviario Spoleto – Terni: oltre il danno, la beffa

TAGLI PER OLTRE 500 MILIONI DI EURO PER UN’OPERA DEFINITA NECESSARIA”

 

Ammonta a 511,4 milioni di euro la riduzione delle risorse destinate alla realizzazione del raddoppio ferroviario della tratta Spoleto – Terni, secondo quanto previsto nell’aggiornamento del Contratto di programma 2007 – 2011 tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la Rete ferroviaria italiana Spa attualmente all’esame del Parlamento. 

“Mentre si tagliano le risorse destinate alla realizzazione dell’infrastruttura -denunciano i Senatori PD Francesco Ferrante, Anna Rita Fioroni e Mauro Agostini – nella relazione si conferma la necessità  dell’investimento per il miglioramento del traffico ferroviario, mantenendolo tra gli interventi previsti nelle “Opere programmatiche per lo sviluppo della rete ferroviaria nazionale” relativi allo sviluppo della tratta Orte – Falconara. Il nostro gruppo chiederà  con forza che nel parere che la Commissione Trasporti del Senato dovrà  rendere nei prossimi giorni, si proponga di cancellare questa assurda riduzione. Ci chiediamo però – concludono i Senatori Pd – con quale criterio il Ministro rimanda a tempo indeterminato la realizzazione di opere che definisce essere necessarie per i cittadini”.

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