Comunicati

Veneto: aiuti subito, ma autocritica amministratori locali

“Il Veneto paga il prezzo di essere stato negli ultimi decenni il teatro
principale di uno sviluppo urbanistico e degli insediamenti produttivi
formalmente legale, ma che ha disseminato di capannoni e altri manufatti le
aree golenali di fiumi e torrenti.
Oggi, alla doverosa richiesta di solidarietà  e agli innegabili aiuti dello
Stato, sarebbe bene che si accompagnasse una riflessione autocritica degli
amministratori locali che dello scempio del territorio sono stati, nel
migliore dei casi, spettatori silenziosi.”
Lo dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“Quando una parte del Paese è in difficoltà , e in questo momento le
popolazioni venete lo sono gravemente, il sostegno dello Stato deve essere
immediato perché nessuno venga lasciato indietro.Tuttavia – aggiungono gli
esponenti ecodem-  i sindaci e gli amministratori locali che giustamente
rivendicano questo sostegno devono sentire l’obbligo morale di riconoscere
che la causa scatenante del disastro non è soltanto un violento evento
atmosferico, ma il sistematico assalto al territorio che è avvenuto
costantemente nel corso degli anni, avallato dalle amministrazioni venete”.
“I cittadini e le imprese venete – concludono Ferrante e Della Seta –
sappiano che molti di coloro cui si rivolgono per ricevere aiuto, sono gli
stessi che hanno autorizzato il cemento che ha strozzato fiumi e torrenti,
e che ora hanno allagato i loro capannoni e le loro strade”.
 

Chi paga le scampagnate in elicottero di Brambilla?

Quando c’è da inaugurare un campo da golf o da andare a Rimini ad incontrare i propri supporters il Ministro Brambilla evidentemente non ha
tempo da perdere e gradisce il comodo utilizzo di un elicottero dei
carabinieri, partendo direttamente da dietro casa sua.
Se questi episodi, riportati oggi dagli organi di stampa, corrispondono al
vero, ci chiediamo chi paghi le scampagnate in elicottero del ministro del
Turismo”.
Lo dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante,
che hanno presentato in merito un’interrogazione parlamentare al Presidente
del Consiglio
“C’ è una direttiva del 2008 che fissa dei paletti ben precisi all’utilizzo
dei cosiddetti voli di stato, ovvero – continuano i senatori del Pd –
devono esserci comprovate ed inderogabili esigenze di trasferimento
connesse all’efficace esercizio delle funzioni istituzionali, e soprattutto
che non devono essere disponibili voli di linea né altre modalità  di
trasporto.
Se per percorrere tragitti che richiederebbero solo un paio d’ore di auto
il Ministro preferisce utilizzare l’elicottero non stupisce che il budget
del 2009 del ministero destinato ai trasferimenti sia stato clamorosamente
sforato, passando dai 27 mila euro previsti alla ragguardevole cifra di
157mila euro”.
“Attendiamo di sapere nel dettaglio quanti siano stati i voli con
l’elicottero dei carabinieri del Ministro Brambilla, consapevoli tuttavia –
concludono Ferrante e Della Seta –  che gli spostamenti sono stati
sicuramente approvati direttamente dall’ufficio voli della Presidenza del
Consiglio, e di conseguenza pagati dai contribuenti italiani”.
 

Incontro con Confapi di Terni

FERRANTE: “CONDIVIDO PREOCCUPAZIONE CONFAPI, OCCORRONO NUOVI  E DIVERSIFICATI INVESTIMENTI PER IL TERNANO.” Si è tenuto oggi, presso la sede Confapi di via Manara a Terni, l’incontro tra il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici, e l’Associazione delle piccole e medie imprese della provincia di Terni, rappresentata dal suo presidente Carlo Salvati e dal direttore Enerio Amici.
I dirigenti di Api Terni hanno espresso grande preoccupazione in merito alla situazione economica del ternano, specie in relazione al comparto chimico e industriale.
Il senatore Ferrante, da parte sua ha espresso analoga preoccupazione e ha ribadito come – “ Terni e il suo territorio  abbiano una specificità  del tessuto industriale che troppo spesso è stata sottovalutata, che meriterebbero invece maggiore attenzione.”
 “Il territorio – ha aggiunto il senatore –  deve essere messo in condizione di attirare nuovi investimenti, diversificando quella che è stata per anni la sua vocazione principale: dunque occorre più spazio a comparti dinamici come quello della meccatronica, e di tutto ciò che è ascrivibile alla green economy, ovvero l’implementazione delle energie rinnovabili e di una chimica nuova e innovativa.”

 L’incontro si è concluso con il reciproco impegno di adoperarsi per soluzioni condivise, nell’ottica di un rilancio economico e occupazionale del territorio ternano.
 

 

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