Comunicati

Segreto di Stato sul Sistri: vicenda inquietante

“Dietro  l’emergenza  rifiuti in Campania, ben lontana dall’essere risolta,
si svolge un intreccio di appalti e subappalti milionari che sembrano anche
legati  al  Sistri,  il  sistema  di  tracciabilità  dei rifiuti, su cui sta
indagando  la  Procura  di  Napoli.  In  attesa dell’esito del lavoro degli
organi  giudiziari  vorremmo  sapere  dal  Presidente  Berlusconi per quale
motivo,   a   distanza   di  quasi  due  mesi  dall’annuncio  del  Ministro
Prestigiacomo,  non  è  ancora  stato  tolto  il  segreto di Stato sul mega
appalto  affidato  senza  gara  pubblica  ad  una  controllata  del  gruppo
Finmeccanica, la Selex Service Mangement”.
Lo  dichiara  il  senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle
politiche     relative    ai    cambiamenti    climatici,    preannunciando
un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente.
 “Notizie  di  stampa di questi ultimi giorni – continua Ferrante –  stanno
portando  sempre  più  a  galla  aspetti  quanto  meno opachi della vicenda
Sistri, con il coinvolgimento di manager di Finmeccanica o riconducibili ad
essa,  che  sembrano  avere  stretti rapporti di amicizia con il capo delle
segreteria tecnica del Ministro Prestigiacomo, e persino squadre di calcio.
In  tutto ciò il lavoro della magistratura trova  un ostacolo serissimo nel
segreto  di  Stato,  di cui lo stesso Ministro dell’Ambiente annunciò il 29
settembre  di  aver  chiesto  al presidente del Consiglio la rimozione, per
rendere pienamente trasparente tutto il processo. Ciò non è avvenuto, e nel
frattempo  la fase di sperimentazione del Sistri attualmente in atto mostra
le moltissime crepe del nuovo sistema: sono sempre molte le aziende che non
hanno  ancora ricevuto le indispensabili chiavette USB, sempre più numerosi
i  casi  segnalati  di  Black  Box  non funzionanti, quasi nessuno riesce a
collegarsi  via  internet, le specifiche di interoperabilità  ancora in alto
mare, e in particolare pare che il 30% dei trasportatori in Campania non ha
la  strumentazione  adeguata, costringendo i camion a restare fermi, con le
conseguenze che tutti sappiamo”.
“Il  combinato  disposto di questa perdurante e inquietante segretezza, che
assume i contorni di una copertura, e la scarsa funzionalità  del sistema di
tracciabilità   preoccupa  molto,  e richiederebbe un intervento urgente del
Governo  –  conclude  Ferrante  –   in attesa che si concludano le indagini
della magistratura”.

Rapporto Sbilnaciamoci utile nella battaglia sulla legge di stabilità 

Il rapporto di Sbilanciamoci offre molti spunti concreti, dagli investimenti sulla green economy ai tagli alla Difesa e pubblica amministrazione, per intervenire in maniera positiva e concreta sulla finanza pubblica”. Lo ha dichiarato il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici, intervenuto oggi alla presentazione del ‘Rapporto Sbilanciamoci 2011’.

“In particolare aggiunge Ferrante nella manovra ‘alternativa’ proposta da Sbilanciamoci va sottolineata l’attenzione a scuola e università , cui sono destinati quasi 6 miliardi, perché è proprio sulla formazione che si deve investire per assicurare il futuro ai giovani e a tutto il Paese.Altro punto importante è la mobilità  sostenibile e la difesa dei

pendolari, con la previsione di oltre un miliardo di euro per aumentare il numero dei treni.

Ed è importante che Sbilanciamoci indichi anche dove tagliare, partendo da infrastrutture pressoché inutili come il Ponte sullo Stretto, e togliendo 4

miliardi alla Difesa, che continua invece purtroppo ad essere fonte di

spese folli, come le centinaia di milioni di euro spesi per acquistare i caccia Eurofighter”.

“Sono quindi molti gli spunti interessanti ha concluso Ferrante con i quali elaboreremo emendamenti che utilizzeremo nella nostra battaglia parlamentare nelle prossime settimane, a partire da quelli che proporranno di ripristinare i fondi per il 5xmille e per il servizio civile”.

Ddl stabilità  mira all’instabilità 

CONQUISTE SOCIALI AZZERATE NEI CONTI

“Siamo sconcertati di fronte ad una finanziaria anti coesione sociale, anti famiglia, anti infanzia e adolescenza. Per non parlare della disabilità  abbandonata e del terzo settore ingiustamente tradito anche con il taglio del cinque per mille. E’ questa la legge di stabilità , instabile, appena approvata alla Camera”. Lo dichiarano i senatori del Pd Emanuela Baio, Flavio Pertoldi, Carlo Chiurazzi, Paolo Giaretta, Daniele Bosone, Antonio Rusconi, Francesco Ferrante, Benedetto Adragna, Teresa Armato, Anna Rita Fioroni, Franca Biondelli, Maria Antezza, Fiorenza Bassoli, Cinzia Fontana, Franca Chiaromonte, Giorgio Roilo, Anna Maria Carloni, Mauro Del Vecchio, Vincenzo Vita, Marilena Adamo.

“Sarebbe questa la stabilità  studiata dal Governo Berlusconi? E’ l’ennesima occasione persa per aiutare le famiglie italiane. Non si possono evocare valori e principi sociali che non trovano risposte nella legge finanziaria dello Stato. Tutte parole al vento. Nei fatti traspare una chiara debolezza etica che sembra dimenticare la memoria storica di chi prima di noi ha lottato per conquiste sociali che oggi sono dimenticate e nei conti, azzerate. A partire dalla drastica riduzione del cinque per mille, ridotto ad un quarto. Un esplicito tradimento di quasi 15 milioni di contribuenti che hanno scelto di sostenere il volontariato e il terzo settore. Tradito e inascoltato anche l’appello di Napolitano sulla destinazione alla famiglia, all’infanzia e adolescenza, alla scuola e alla società  civile di risorse economiche e culturali adeguate. La risposta di questo Governo è stata chiara. Fondo servizi per l’infanzia: zero; fondo non autosufficienza:

zero; fondo per le politiche sociali: 75 milioni di euro per il 2011, rispetto ai 929 del 2008, stanziati dal Governo Prodi; fondo per le politiche della famiglia: 52 milioni, rispetto ai 346 del 2008. Un bilancio allarmante e che dimostra tutta l’indifferenza del governo nei confronti della società . Tutti gli emendamenti del Pd bocciati, tutta le proteste dell’opposizione messe a tacere. Tutta la maggioranza – concludono i senatori del Pd -ha votato coesa contro i valori che racconta solo a parole”.

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