Comunicati

Pd Roma: il partito sia casa dei riformisti e non prosecuzione Ds, ma no a derive centriste

“Noi come tanti abbiamo aderito al Pd perché ci vedevamo una casa politica dove far vivere le nostre idee di ecologisti dentro un progetto riformista moderno.Di quella scelta restiamo convinti: perciò non ci piace se il Pd assomiglia ad una riedizione fuori tempo dei Ds, perciò riteniamo che inseguire improbabili e impropri disegni centristi sia una risposta del tutto sbagliata a un disagio che non va sottovalutato.”

Così i senatori ecodem Roberto Della Seta e Francesco Ferrante commentano l’annunciata uscita dal Pd romano di alcuni esponenti di storia non diessina.

“Il congresso romano ha eletto Marco Miccoli segretario e dunque il punto, oggi, non è sindacare sulla sua biografia politica o su quella analoga di gran parte del gruppo dirigente, ma concludono gli esponenti ecodem – pretendere un Pd coeso che a Roma come in Italia sia davvero e sino in fondo la casa dei riformisti.”

Palermo: dietro radar wind shear intreccio di interessi poco chiari

“Dietro la volontà  di installare a tutti i costi  l’antenna per il rilevamento del fenomeno del  wind shear nell’ex base Nato di Isola delle Femmine starebbe emergendo un quadro di speculazioni finanziarie direttamente riconducibili alla gestione opaca della Selex, crocevia di affari  al vaglio della magistratura .

E’ fuor di dubbio che l’aeroporto di Palermo necessiti di un sistema radar che possa contribuire ad evitare incidenti come quello dello scorso 24 settembre, ma certamente ciò non può avvenire derogando alle esigenze di tutela della salute dei cittadini dell’Isola e con modalità  che non siano assolutamente trasparenti e condivise.”

Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante, che in merito ha presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’Ambiente e dei Trasporti.

 

“E’ incomprensibile e grave – continua Ferrante –  che l’Enav voglia procedere  all’installazione del radar sebbene l’ARPA Sicilia abbia considerato nel suo parere  la scelta di siti alternativi per l’installazione dell’antenna che rispondano ai criteri di ottimizzazione e di minimizzazione delle influenze dei campi radar sulla popolazione residente.

Una richiesta sicuramente saggia, considerando che l’antenna in questione ha una potenza di 250.000 Watt che irradierebbe con frequenza pulsata  tutto il centro abitato di Isola delle Femmine e una parte considerevole di quello di Capaci e Carini con un fascio di onde elettromagnetiche di una certa rilevanza considerato che un ripetitore per telefoni cellulari ha una potenza di circa 20Watt.

Inoltre, il sito in cui si vorrebbe installare l’antenna radar non risulta essere idoneo in quanto l’impianto non garantisce il monitoraggio di tutto l’aeroporto, non dando copertura a circa il 30% delle piste.”

 

“I Ministri Prestigiacomo e Matteoli dovranno spiegare in Parlamento come un ente quale l’Enav possa imporre le sue scelte tecniche in deroga alla salute pubblica, e – conclude Ferrante –  rispondere agli interrogativi suscitati dalla nota vicenda che, passando anche per il radar TDWR di Isola delle Femmine, vede coinvolti Selex e Finmeccanica .”

 

 

L’Italia a Cancun senza le carte in regola

“L’Italia non si è presentata a Cancun con le carte in regola. L’Europa aveva chiesto a tutti i Paesi di non lasciare un vuoto alla scadenza del Protocollo di Kyoto nel 2012 e di concordare un nuovo trattato climatico, simile e più avanzato, che preveda crescenti impegni di riduzione delle emissioni di gas serra, con scadenze precise e legalmente vincolanti. Purtroppo le posizioni negazioniste di molti esponenti della maggioranza, l’atteggiamento quantomeno scettico e rinunciatario del ministro Prestigiacomo e il percorso incerto riservato alle misure volte al risparmio energetico e dunque alla riduzione dei gas serra pone l’Italia come fanalino di coda tra i Paesi europei, che guidano invece da anni la battaglia contro il riscaldamento climatico”. Lo dichiara il senatore del PD, e vicepresidente del Kyoto Club, Francesco Ferrante, intervenuto stamane al convegno ‘Efficienza energetica: le aziende italiane alla sfida del clima’, promosso da AzzeroCO2 in collaborazione con Legambiente e Kyoto Club. 

“Chi ha responsabilità  di governo – aggiunge Ferrante – non può rimanere coinvolto nella controversia assolutamente strumentale su quanto, o addirittura se, pesino le attività  dell’uomo nel cambiamento climatico in atto. Per prevenire maggiori disastri occorre responsabilmente prendere tutte quelle misure di cui c’è bisogno subito: efficienza, risparmio, rinnovabili, riforestazioni. àˆ assolutamente priva di significato e sopratutto antieconomica una posizione italiana assimilata a quella dei grandi paesi inquinatori: lo dimostrano le 843 mila domande presentate per accedere al credito d’imposta previsto per gli interventi di miglioramento energetico delle abitazioni, che hanno generato ben 150 mila nuovi posti di lavoro nel settore della green economy, con un volume di 11,1 miliardi di euro di investimenti in ristrutturazioni ed isolamento di edifici.” 

“Dalle fonti rinnovabili alla domotica, dagli infissi ai materiali avanzati – conclude Ferrante – sono state le piccole e medie imprese, la spina dorsale dell’economia italiana, a giovarsi dell’incentivazione al risparmio energetico, la vera misura anticiclica in questi anni di recessione”. 

 

Roma 9 dicembre 2010 

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