5 x 1000: indegno ridurlo ai minimi termini
“Oggi a far sentire la propria voce e a protestare contro le scelte del
Governo che calpestano il principio della sussidiarietà e riducono al
lumicino il 5×1000 ci sono i rappresentanti delle organizzazioni del non
profit che da anni sono impegnate nell’assistenza, nella promozione
culturale e nella ricerca scientifica. Noi, come loro, diciamo che l’Italia
ha un assoluto bisogno del 5×1000, e che il 1,25×1000 del Governo
Berlusconi rischia di essere l’anticamera della soppressione di questo
strumento prezioso.
Tremonti faccia fede alle promesse e presenti subito un emendamento per
reintegrare la copertura di almeno 400 milioni per il 5 per mille 2011″.
Lo dichiara il senatore del PD Francesco Ferrante, presente stamane al
presidio di fronte il Ministero delle Finanze, organizzato dal Forum del
Terzo Settore.
“Le recenti parole del Ministro Tremonti, secondo il quale i tagli al
5X1000 sono stati una scelta del Parlamento che ha preferito privilegiare
altre voci, suonano beffarde, e paiono – continua Ferrante – un goffo
tentativo di scaricare una sua precisa responsabilità , aggravata dal fatto
che alcuni anni fa lo stesso Tremonti dichiarava che occorreva restituire
valore e risorse al Terzo settore, considerandolo un investimento e non un
costo. Dopo cinque dalla sua introduzione il 5×1000 incomprensibilmente non
è ancora diventato una legge fiscale dello Stato italiano, sebbene la sua
funzione sia ormai indispensabile e vi siano proposte di legge bipartisan
che ne propongono la stabilizzazione ferme in Parlamento. Ridurlo ai minimi
termini, se non verranno reintegrate le risorse necessarie, sarebbe –
conclude Ferrante – indegno di un Paese civile”.
Ieri a Roma poliziotti travestiti da black bloc?
MARONI RISPONDA IN PARLAMENTO
“Come si spiegano le fotografie, ormai di dominio pubblico, nelle quali
rappresentanti delle forze dell’ordine familiarizzano con i cosiddetti
black bloc?
L’unica risposta sensata chiama una domanda ancora più preoccupante: ieri a
mettere a ferro e fuoco il centro di Roma c’erano anche agenti travestiti?”
E’ quanto si chiedono i senatori del Pd che sulla vicenda hanno presentato
un’interrogazione urgente al Ministro dell’Interno Maroni.
“Giustamente – proseguono i senatori del Pd – la bruttissima giornata
romana di ieri ha richiamato alla memoria quanto accadeva negli anni 70.
Allora, come ricordano i meno giovani, non mancarono episodi in cui settori
più o meno deviati degli apparati di sicurezza rimestavano nel torbido,
contribuendo ad alimentare tensioni e violenze.
Chiediamo che il ministro Maroni venga immediatamente a riferire in
Parlamento sull’accaduto, e ci aiuti tra l’altro a capire il significato di
queste fotografie pubblicate sui siti dei principali organi di
informazione”.
“Noi siamo non violenti, ovviamente condanniamo senza appello tutti gli
atti di teppismo commessi ieri: siamo non violenti ma non siamo ingenui, e
riteniamo – concludono Ferrante e Della Seta – che per evitare che questa
spirale prosegua e si aggravi si debba subito sgomberare il campo su dubbi
e illazioni così inquietanti”.