Comunicati

Vi ricordate Genova?

Domande improprie, anche un po’ “demodé”. Molti commentatori vicini al Pd, tra questi il direttore di Europa, hanno giudicato così i dubbi espressi da chi scrive e da altri esponenti del Partito democratico su alcune “strane” immagini degli scontri avvenuti a Roma il 14 dicembre.Immagini che ci hanno spinto a porre un semplice interrogativo: in piazza a Roma in quell’orrenda giornata c’erano solo manifestanti più o meno arrabbiati o c’erano anche persone venute con l’unica intenzione, o con l’ordine, di allestire e animare la scena di una città  messa a ferro e fuoco da migliaia di giovani violenti?

Sollevare un simile dubbio, è stato obiettato, significa annacquare la condanna di ogni forma violenta di protesta, e significa offendere la dignità , la lealtà  delle forze dell’ordine.

Francamente non capiamo. E’ fuori discussione che il 14 dicembre a Roma una minoranza di manifestanti abbia commesso atti di violenza e di teppismo.

E’ fuori discussione che tali comportamenti siano totalmente inaccettabili. Ed è fuori discussione che le forze dell’ordine impegnate a contrastare questa come tutte le illegalità  meritino la massima solidarietà  e il più pieno sostegno.

Detto questo, restiamo noi stupefatti che osservatori informati e consapevoli considerino irrealistico e anacronistico soltanto il dubbio di un uso non sempre legittimo degli apparati di sicurezza. Non sarebbe per l’Italia  un film inedito, nemmeno limitando lo sguardo agli ultimi anni.

Cos’altro è stato il G8 di Genova nel 2001, se non l’occasione (certificata da sentenze della magistratura) per un uso drammaticamente deviato delle funzioni di pubblica sicurezza?

Oggi come allora era in carica un governo Berlusconi: ci pare più che opportuno fare di tutto per scongiurare ogni coazione a ripetere.

Roberto Della Seta – Francesco Ferrante

5 x 1000: indegno ridurlo ai minimi termini

“Oggi  a  far  sentire  la propria voce e a protestare contro le scelte del
Governo  che  calpestano  il  principio  della  sussidiarietà  e riducono al
lumicino  il  5×1000  ci sono i rappresentanti delle organizzazioni del non
profit  che  da  anni  sono  impegnate  nell’assistenza,  nella  promozione
culturale e nella ricerca scientifica. Noi, come loro, diciamo che l’Italia
ha  un  assoluto  bisogno  del  5×1000,  e  che  il  1,25×1000  del Governo
Berlusconi  rischia  di  essere  l’anticamera  della soppressione di questo
strumento prezioso.
Tremonti  faccia  fede  alle  promesse e presenti subito un emendamento per
reintegrare la copertura di almeno 400 milioni per il 5 per mille 2011″.
Lo  dichiara  il  senatore  del  PD Francesco Ferrante, presente stamane al
presidio  di  fronte  il Ministero delle Finanze, organizzato dal Forum del
Terzo Settore.
“Le  recenti  parole  del  Ministro  Tremonti,  secondo il quale i tagli al
5X1000  sono  stati una scelta del Parlamento che ha preferito privilegiare
altre  voci,  suonano  beffarde,  e  paiono  – continua Ferrante – un goffo
tentativo  di scaricare una sua precisa responsabilità , aggravata dal fatto
che  alcuni  anni fa lo stesso Tremonti dichiarava che occorreva restituire
valore  e risorse al Terzo settore, considerandolo un investimento e non un
costo. Dopo cinque dalla sua introduzione il 5×1000 incomprensibilmente non
è  ancora  diventato una legge fiscale dello Stato italiano, sebbene la sua
funzione  sia  ormai indispensabile e vi siano proposte di legge bipartisan
che ne propongono la stabilizzazione ferme in Parlamento. Ridurlo ai minimi
termini,  se  non  verranno  reintegrate  le  risorse necessarie, sarebbe –
conclude Ferrante –  indegno di un Paese civile”.

Ieri a Roma poliziotti travestiti da black bloc?

MARONI RISPONDA IN PARLAMENTO

“Come si spiegano le fotografie, ormai di dominio pubblico, nelle quali
rappresentanti delle forze dell’ordine familiarizzano con i cosiddetti
black bloc?
L’unica risposta sensata chiama una domanda ancora più preoccupante: ieri a
mettere a ferro e fuoco il centro di Roma c’erano anche agenti travestiti?”
E’ quanto si chiedono i senatori del Pd che sulla vicenda hanno presentato
un’interrogazione urgente al Ministro dell’Interno Maroni.
“Giustamente – proseguono i senatori del Pd –  la bruttissima giornata
romana di ieri ha richiamato alla memoria quanto accadeva  negli anni 70.
Allora, come ricordano i meno giovani, non mancarono episodi in cui settori
più o meno deviati degli apparati di sicurezza rimestavano nel torbido,
contribuendo ad alimentare tensioni e violenze.
Chiediamo che il ministro Maroni venga immediatamente a riferire in
Parlamento sull’accaduto, e ci aiuti tra l’altro a capire il significato di
queste fotografie pubblicate sui siti dei principali organi di
informazione”.
“Noi siamo non violenti, ovviamente condanniamo senza appello tutti gli
atti di teppismo commessi ieri: siamo non violenti ma non siamo ingenui, e
riteniamo – concludono Ferrante e Della Seta –  che per evitare che questa
spirale prosegua e si aggravi si debba subito sgomberare il campo su dubbi
e illazioni così inquietanti”.

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