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Casa: semplificare norme su attività  edilizia per più fotovoltaico

“L’energia fotovoltaica sta raggiungendo in Italia ottimi risultati, con più di 2700 megawatt di potenza installata  e 140mila impianti, ma occorre incentivarne di più l’utilizzo per centrare gli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti e di produzione di energia da fonti rinnovabili. A tal fine, è urgente semplificare le norme per l’attività  edilizia nei condomini, in particolare per quanto riguarda l’installazione di impianti fotovoltaici e le infrastrutture di ricarica elettrica dei veicoli”. Lo dice il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il PD delle politiche relative ai cambiamenti climatici, che ha presentato coi colleghi Della Seta e Della Monica un emendamento ad hoc al disegno di legge di modifica del codice civile in materia di condominio, all’esame dell’aula del Senato la prossima settimana.
“La semplificazione dell’attività  edilizia  – prosegue Ferrante – è una misura essenziale per rilanciare e sostenere settori innovativi come quelli che operano con le energie rinnovabili, che hanno un indotto larghissimo e che coinvolgono anche settori dell’edilizia tradizionale.
Purtroppo – continua Ferrante –  la semplificazione dell’attività  edilizia come viene intesa dal governo di centrodestra è solo un allargamento dei controlli a favore del cemento e dell’abusivismo, mentre la misura che proponiamo è tutta in favore dei cittadini che intendono sfruttare le grandi potenzialità  dell’energia fotovoltaica: fatta salva infatti l’osservanza delle prescrizioni urbanistiche e di sicurezza, da una parte si semplificano tutte le procedure burocratiche relative all’installazione, e dall’altra si superano gli ostacoli che attualmente i regolamenti condominiali possono far insorgere nei confronti dei condomini che intendono collocare un impianto. Basterà  infatti solo fare una richiesta al condominio, e se non ci sono impedimenti dopo tre mesi si potrà  procedere a proprie spese. Scopo di questa misura – conclude Ferrante – è rendere le case degli italiani sempre più autosufficienti dal punto di vista energetico, e diffondere la mobilità  elettrica nelle grandi città , il futuro su cui stanno scommettendo le più grandi aziende automobilistiche del mondo.”

Carceri: numero suicidi tragica continuità  con il 2010

“E’ iniziato tragicamente l’anno nelle carceri italiane. Nei primi venti giorni di gennaio infatti sono già  ben cinque le persone che si sono tolte la vita tra le mura di vari penitenziari italiani. Non vorremmo che ci fosse una drammatica continuità  con quanto avvenuto nel 2010, quando sono stati ben 66 i suicidi in carcere, nel silenzio del governo e delle autorità  carcerarie”. Lo dice il senatore del Partito Democratico Francesco Ferrante.
“Questa luttuosa contabilità  – continua Ferrante –  si aggiorna come detto nell’indifferenza del Ministero della Giustizia, del Dap e del Presidente del Consiglio, cui abbiamo rivolto nel 2010 ben 10 interrogazioni parlamentari affinché venisse riferito della situazione esplosiva di molte carceri e perché venisse fatta luce su episodi inquietanti.
Nessuna risposta ci è stata data, come del resto nulla si sa del piano carceri, misura piegata essenzialmente ad una logica edilizia, ma che è rimasta in ogni caso lettera morta.
Ogni suicidio che avviene in carcere – conclude Ferrante –  è una sconfitta per il sistema carcerario italiano, ormai indegno di un paese civile”.

Bene stop authority a finti eco-shopper

“E’ sicuramente positiva la decisione dell’Autorità  Garante della Concorrenza e del Mercato che ha definito ingannevole la pubblicità  di alcune aziende che presentavano gli shoppers di plastica tradizionale con l’aggiunta dell’additivo chimico ECM come biodegradabili. Viene sbarrata così da subito la strada ai furbetti del sacchetto, difendendo la messa al bando degli shopper tradizionali, una misura innovativa che porterà  enormi vantaggi all’ambiente del nostro Paese”. Lo dice il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici.
“Evidentemente – prosegue Ferrante – la vecchia industria inquinante, che non ha saputo o voluto adeguarsi alla misura introdotta con la legge finanziaria del 2007 che decise la messa al bando dei sacchetti prodotti col petrolio, ha cercato in qualche modo di aggirare una norma che coniuga il rispetto per l’ambiente all’innovazione. Grazie alla segnalazione di Legambiente e al tempestivo intervento dell’Authority – conclude Ferrante –  le amministrazioni e i cittadini, che hanno dimostrato da subito di apprezzare molto la messa al bando degli shopper inquinanti,  non verranno ingannati da chi intende spacciare come biodegradabili sacchetti che invece rischiano di non decomporsi prima di 200 anni”.

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