Comunicati

Alluvione: ora lutto e pronto soccorso, ma tutta la politica cambi scelte o l’Italia si sbriciola

“Mettere in sicurezza il territorio è altrettanto urgente che mettere in sicurezza i conti pubblici. Ora è il tempo del dolore per chi ha perso la vita sotto l’acqua a Genova e del pronto soccorso per limitare nuovi e altrettanto gravi danni in altre aree del nord-ovest, ma se la politica ad ogni livello, dai sindaci alle regioni a chi governa il Paese, non capisce una volta per tutte che per l’Italia la difesa del territorio e soprattutto la fine dell’anarchia edilizia e urbanistica sono urgenze non meno pressanti e concrete di quelle necessarie ad affrontare la crisi economica e finanziaria, tragedie come quelle di queste ore sono destinate a ripetersi sempre più spesso”. E’ quanto dichiarano i senatori Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante. “E’ inammissibile e indecente – aggiungono i due parlamentari ecodem – che prima si decidano piani regolatori che autorizzano a cementificare ogni centimetro di suolo libero, si varino piani casa che cancellano regole e cautele urbanistiche, si preannuncino nuovi condoni edilizi, e poi ci si stracci le vesti di fronte alle conseguenze annunciate e inevitabili di queste scelte. L’accoppiata tra incuria del territorio e cambiamenti climatici sta mettendo sempre più in pericolo la vita degli italiani e la salvaguardia del territorio: serve cambiare strada nelle politiche o questo diventerà  il nostro destino”.

Manifestazione Pd: in piazza per il futuro dell’Italia

“Gli Ecologisti Democratici saranno in piazza sabato pomeriggio per il futuro dell’Italia, un futuro nel quale l’ambiente deve giocare da protagonista .
La manifestazione del Partito democratico è certo contro l’incredibile immobilismo del governo Berlusconi, screditato in tutto il mondo e incapace di fronteggiare con dignità  e coraggio i problemi drammatici di queste ore, ma il senso di questa giornata è soprattutto di avvicinare la svolta indispensabile a salvare il Paese: con un nuovo e diverso governo all’altezza del momento, con politiche che portino finalmente l’ambiente, la green economy, la difesa dei beni comuni al centro di una rinnovata strategia per lo sviluppo”.
Lo dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.

Rifiuti: fermare progetto discarica Ekobat a Trani

“Territorio già  devastato e  in Puglia troppi rifiuti speciali”.

“Il   ministro   dell’Ambiente   Prestigiacomo   fermi   la  realizzazione
dell’impianto  di  discarica di rifiuti speciali della Ekobat nel Comune di
Trani.  La  zona  dove  sorgerebbe  l’impianto è già  devastata dal punto di
vista  ambientale  e  sanitario  per  la  presenza di numerosi insediamenti
industriali,  dalla  discarica  di  rifiuti  urbani  dell’Amiu  e dalla già 
autorizzata   discarica   per  rifiuti  speciali  Ecoerre,  non  ancora  in
esercizio.  E’  inconcepibile  immolare un intero territorio, che comprende
nel  raggio  di  poche  decine  di km centri abitati importanti come Trani,
Barletta e Andria, destinandolo a centro di raccolta di rifiuti per milioni
di metri cubi”.
Lo  dichiarano  i senatori Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che
sull’argomento  hanno  presentato  un’interrogazione  urgente  al  Ministro
dell’Ambiente.
“La  zona  in questione – continuano i senatori del Pd –  è già  sottoposta
ad una fortissima pressione per la presenza di cave, cementifici e attività 
di  betonaggio,  nonché di vari siti per i rifiuti tra cui una discarica di
rifiuti  urbani  dell’Amiu  al  servizio  dell’Ato  Bari1,  attualmente  in
esercizio  e  autorizzata per una capacità  di circa 3.500.000 tonnellate. A
ciò  si  aggiunga  che in base alle deliberazioni della Giunta Regionale ad
oggi esistono nella Regione Puglia volumetrie autorizzate per discariche di
rifiuti  speciali  pari  a  oltre  15 milioni di metri cubi, cioè più della
totalità   dei  rifiuti  speciali  smaltiti  in tutta Italia nell’arco di un
anno.  Il  Ministro  Prestigiacomo deve sospendere l’iter autorizzativo del
progetto  Ekobat  in  attesa  di  verificare  se  sia  compatibile  con  le
necessarie  garanzie  ambientali, geologiche, idrogeologiche e sanitarie e,
soprattutto  –  concludono  i  senatori  del  Pd – se sia congruente con il
fabbisogno della Regione Puglia, visto che gli impianti ad oggi autorizzati
sono ben più che sufficienti per tale fabbisogno”.

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