Comunicati

Correggere subito decreto rinnovabili

“Il decreto sulle rinnovabili, così come attualmente formulato, è una pietra tombale sull’intero settore. Deve essere modificato il più presto possibile, ben prima del 30 aprile, perché getta nella totale incertezza un intero settore e ha già  bloccato tutti gli investimenti in essere”, lo affermano l’On. Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd e il Sen. Francesco Ferrante, responsabile Politiche Cambiamenti climatici ed energia del PD, che oggi hanno presentato alla Camera dei Deputati e al Senato un’interrogazione ai Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente sul decreto rinnovabili, sottoscritta tra gli altri dagli On. Franceschini e Mariani e dal Sen. Della Seta.
 

“L’approvazione del decreto”, proseguono Realacci e Ferrante, “ha suscitato un grave allarme in tutte le associazioni di imprenditori del settore delle rinnovabili e nella stragrande maggioranza delle imprese tanto che nelle ore immediatamente precedenti l’approvazione del decreto, il governo ha ricevuto oltre 14mila mail di protesta. Inoltre il sistema bancario ha già  annunciato la sospensione dei finanziamenti previsti nel settore e una riunione dell’ Abi sull’argomento, prevista per il 16 marzo”.
“Ci troviamo di fronte ad una decisione di una gravità  inaudita che colpisce uno dei settori di punta dell’economia del futuro”, aggiungono Realacci e Ferrante, “ed è tanto più grave se si considera che il settore delle rinnovabili in questo periodo di crisi economica è stato tra i pochi che, in controtendenza, ha aumentato l’occupazione. Nel solo fotovoltaico si stima che siano impiegati, direttamente o indirettamente, circa 120mila addetti”.

“Il decreto nella sua versione approvata”, conclude Realacci che oggi è anche intervenuto in Aula sull’ordine del lavori, “oltre a rendere molto difficile il perseguimento degli obiettivi europei,  non tiene affatto conto delle numerosissime condizioni poste nei parere resi all’unanimità  dalle Commissioni competenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Un motivo in più per intervenire con urgenza per correggere gli errori e le sottovalutazioni commessi, recuperare le indicazioni giunte dal Parlamento e dalla Conferenza delle Regioni, ed arrivare nel più breve tempo possibile, per non lasciare nell’incertezza l’intero settore,  all’emanazione del decreto ministeriale senza imporre tetti limitanti allo sviluppo del mercato e riconoscendo un valore degli incentivi adeguato”.

Solidarietà  ai lavoratori, è l’ora dei fatti da parte di Governo e Basell

“Esprimiamo la nostra piena solidarietà  ai lavoratori che parteciperanno alla maratona e alla manifestazione di sostegno della vertenza che coinvolge la Basell e tutto il sito industriale ternano.

Il gruppo del Pd, e noi in particolare come parlamentari eletti in Umbria, abbiamo sin dall’inizio seguito con particolare attenzione gli sviluppi di una vicenda che rischia di mettere in ginocchio in intero comparto produttivo e di lasciare a casa un migliaio di lavoratori e dunque vigileremo con grande attenzione sull’operato e sugli impegni presi dal Governo.”

Lo dichiarano i senatori del Pd Francesco Ferrante e Anna Rita Fioroni.

 

“Dopo mesi di afasia – aggiungono i senatori del Pd –  il Governo ha recentemente affermato che convocherà  i vertici Basell per comunicare loro che è necessario risolvere la crisi del polo chimico, che va avanti da troppo tempo a danno dei lavoratori e di tutto il territorio.
Al rischio drammatico di perdere il posto di lavoro che stanno correndo i lavoratori di Basell si aggiunge infatti la concreta possibilità  che si avvii nell’intero comparto ternano una caduta generale, insostenibile per il contesto socio – economico.”
 

“Siamo giunti alla stretta finale, per cui – concludono i parlamentari –  ci attendiamo da Governo e Basell solo fatti e concretezza.”

Berlusconi privilegia le lobby del fossile e dell’atomo

Le parole di Berlusconi dimostrano con chiarezza che le scelte compiute dal Governo contro le energie rinnovabili e l’efficienza energetica non sono delle gaffes ma un preciso disegno avventuristico messo in atto per privilegiare le lobbies delle fonti fossili e del nucleare.

Se Berlusconi veramente non pensa solo alle ragazze,come dichiarato ieri dal suo grande amico Putin, ma anche all’ecologia, viene spontaneo pensare che farebbe meno danni dedicandosi solo al bunga bunga.”

Lo dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.

“Ma Berlusconi continuano i senatori ecodem – ha fatto male i suoi calcoli, perchè quasi nessuna regione italiana vuole una centrale sul suo territorio, comprese quelle amministrate dal centrodestra, e la grande maggioranza dei cittadini di ogni schieramento sono contrari al ritorno dell’atomo.I dati dell’ Ipsos parlano chiaro: secondo le ultime rilevazioni il fronte del No arriva al 62% contro il 49% del maggio 2009 e il 35% del giugno 2008.

Quello del Sì, invece, scende al 29% rispettivamente dal 51 di due anni fa e dal 43 dell’ anno scorso.

In altre parole, da quando si è paventato il ritorno del nucleare in Italia i favorevoli sono calati drasticamente, prendendo coscienza dei rischi e dei costi esorbitanti collegati all’energia atomica.

L’attacco alle rinnovabili poi ha scatenato la legittima reazione di migliaia di aziende innovative e la preoccupazione delle banche.”

“Con questo governo, è evidente, l’Italia va alla deriva e si avvicina al Terzo Mondo” – concludono i senatori Pd.

Roma 5 marzo 2011

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