Comunicati

Fusti dei veleni nel Tirreno: accertare responsabilità  incidente

INTERROGAZIONE A CLINI E BALDUZZI 

“Chiediamo ai ministri Clini e Balduzzi quale sia l’esatto livello di pericolosità  e tossicità  dei circa 200 fusti caduti in mare e quali azioni urgenti e risorse verranno disposte per l’immediata individuazione e il conseguente recupero dei bidoni tossici , considerate anche le possibili difficoltà  tecniche causate dalle considerevoli profondità .”  E’ quanto dichiarano i senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta, che hanno presentato un’interrogazione parlamentare urgente ai ministri dell’Ambiente e della Salute in merito alla dispersione sui fondali del Tirreno di fronte alla coste della Toscana di circa 40 tonnellate di sostanze tossiche, avvenuto durante il trasporto effettuato dall’eurocargo Venezia della Grimaldi Lines il 17 dicembre 2011. “E’ passato quasi un mese dal giorno dall’incidente – continuano i senatori del Pd – e sui fondali di questo tratto di mare protetto, che comprende la fauna marina del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano e il Santuario Pelagos, ancora si trova una quantità  enorme di catalizzatori di ossidi di cobalto, di cui non è ancora chiaro quale sia il livello di pericolosità . 

La cosa che colpisce di più di questa vicenda è che sembrerebbe che solo dopo quattro giorni la Capitaneria di porto di Livorno abbia inviato bollettini e segnalazioni ai Comuni interessati. Addirittura il Comune di Livorno è stato informato dell’accaduto solo il 29 dicembre,12 giorni dopo l’incidente. Per questo è sacrosanto che associazioni e cittadini chiedano trasparenza, e per questo sosteniamo chi ha convocato una manifestazione su questa vicenda per domenica 8 gennaio al Porto mediceo di Livorno.”  “Occorre ora immediatamente accertare le responsabilità  di questa incredibile vicenda, a partire dalle motivazioni che hanno spinto gli armatori ad effettuare un trasporto di materiale tossico con un mare ‘forza nove’, e determinare l’impatto di questo ennesimo inquinamento marino in modo da impedire che abbia gravi ripercussioni sull’ecosistema e sulla salute delle persone”- concludono i parlamentari del Pd.  

 

Bioshopper: emendamenti a milleproroghe contro le lobby

“Il  Partito Democratico presenterà  al Senato e alla Camera gli emendamenti al  decreto  Milleproroghe necessari a introdurre la norma che stabilisca i

corretti    parametri   di   dissolvenza   nell’ambiente   degli   shopper,

misteriosamente  scomparsa  dal  testo  dopo l’annuncio ufficiale fatto dal Governo”.  Lo  dichiarano  i  capigruppo in Commissione Ambiente per il PD, sen.  Roberto  Della Seta e on. Raffaella Mariani, e il responsabile per le politiche  relative  ai  cambiamenti  climatici  per  il PD, sen. Francesco Ferrante.

“E’  una norma di fondamentale importanza – spiegano Della Seta, Ferrante e

Mariani   –   perché   occorre   stabilire    la  portata  del  divieto  di

commercializzare  le  vecchie  buste  di plastica e introdurre sanzioni più severe  a carico dei contravventori, consentendo la commercializzazione dei soli  sacchetti  conformi  alla  normativa  Ue  sulla biodegradabilità  e di quelli effettivamente riutilizzabili nel tempo”.

“L’Italia,  con  il  divieto  scattato  un  anno  fa,  si  era posta in una posizione  all’avanguardia  in  Europa, incontrando il favore dell’opinione

pubblica   e   schiudendo  enormi  possibilità   all’industria  chimica  più

innovativa.  Il  PD  –   aggiungono  i  parlamentari  – appoggia in maniera

compatta  questa scelta fatta nell’interesse dell’ambiente, dei cittadini e della  green  economy,  e  contribuirà  in maniera determinante a vincere le resistenze delle lobby e dei loro fiancheggiatori”.

“E’  questa la strada migliore per garantire nuova occupazione, il rilancio di  una chimica moderna in Italia, il salvataggio di poli industriali molto importanti  come  quelli  di  Terni e Porto Torres, ma anche per rispondere alle  preoccupazioni  di  piccole  e  medie  imprese  oggi  impegnate nella

produzione   di   sacchetti   di   plastica   tradizionale,   aiutandole  a

riconvertirsi   o   a   produrre   quelli  effettivamente  riutilizzabili”,

concludono gli esponenti democratici.

Calderoli annichilito da Monti, lenticchie signora Monti segnano distanza da bunga bunga

“Calderoli è stato letteralmente annichilito dalla risposta della Presidenza del Consiglio alle sue insinuazioni, e avrebbe fatto bene a non replicare, evitando così di scadere nel ridicolo.
Le lenticchie acquistate e cucinate della signora Monti segnano una distanza siderale dai bunga bunga party di Berlusconi, Calderoli se ne faccia una ragione.
Considerando l’uscita spericolata di Calderoli e le affermazioni irriguardose dell’ex ministro Maroni quella di oggi è stata di tutta evidenza una pessima giornata per  lo stato maggiore leghista.”
Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante.

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