Comunicati

Sabato e domenica torna Voler bene all’Italia¸ l’ottava edizione della giornata nazionale dei Piccoli Comuni

Nei piccoli borghi della qualità  e del buon vivere  

L’8 maggio 2011 si celebra l’ottava edizione di Voler Bene all’Italia, la giornata nazionale dei Piccoli Comuni, organizzata da Legambiente insieme a Anci, Coldiretti, Symbola e un vasto comitato promotore di associazioni ed enti, grazie al contributo di Enel Greenpower, con l’Adesione del Presidente della Repubblica. Un evento di cui saranno protagonisti 2.000 Piccoli Comuni sparsi per la Penisola. 
 
Il senatore del Pd Francesco Ferrante, già  direttore di Legambiente, sarà  sabato 7 maggio a Montegabbione(Terni) per il seminario nazionale “Le scuole montane come presidi educativi di eccellenza”, mentre domenica 8 sarà  a Deruta, presso la Sala conferenze del Museo regionale della ceramica, per l’incontro pubblico “Il patto dei sindaci: un impegno per l’energia sostenibile verso il 2020.” 
 
“Voler bene all’Italia – dichiara Ferrante –  è un appuntamento che nel corso degli anni è cresciuto tantissimo, ed è un viaggio tra borghi millenari che vogliono proteggere la loro identità , ma che contestualmente si aprono all’utilizzo delle energia prodotta con fonti rinnovabili, e che spesso sono laboratori di buon governo del territorio, di politiche all’avanguardia che coniugano tradizione e innovazione. 
Il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni ha bisogno però anche di una legge ad hoc che assicuri le realtà  locali. 
Nella scorsa legislatura presentai la proposta di legge per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni , che  poco meno di un mese fa è stata approvata alla Camera. 

Ora tutto passa al Senato, dove mi auguro si registri la stessa approvazione all’unanimità . 
La legge è un atto dovuto di attenzione per gli oltre 5800 comuni con meno di 5000 abitanti, che  non sono  un peso per il nostro paese, un’eredità  del passato ma una straordinaria occasione per difendere la nostra identità , le nostre qualità  e costruire il futuro. 
L’Umbria – conclude Ferrante – è forse il paradigma di questa importante scommessa.” 
 
 

Rinnovabili continueranno a crescere nonostante Governo

“Esecutivo non risolve problemi innescati da decreto precedente”.

“Le rinnovabili comunque sia saranno più forti di questo Governo, che nelle ultime settimane ha fatto di tutto per mettere i bastoni tra le ruote al settore e ai suoi operatori”
Lo dicono i senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta.
“Il compromesso raggiunto tra i ministri Romani e Prestigiacomo – continuano i senatori del Pd – non risolve i problemi fondamentali innescati dal provvedimento del 3 marzo scorso e che avevano determinato il blocco degli investimenti e che questo decreto non scioglie. Le criticità  rimangono, e non sono di poco conto: gli effetti rimangono sostanzialmente retroattivi e nella fase transitoria da qui al 2013 il brusco decalage delle tariffe previsto richiederà  agli operatori del settore uno sforzo molto pesante per evitare il rallentamento delle installazioni e il conseguente effetto nefasto sull’ occupazione.
E’ vero che si va verso il sistema tedesco, ma questi continui stop and go hanno già  indotto diffidenza nel sistema bancario, vitale per futuro di queste imprese. Bisogna cambiare passo. Ci continueremo a battere per garantire un futuro certo a tutto il settore delle rinnovabili che attende numerosi altri decreti attuativi, sui quali speriamo si ascolti di più la voce e e le competenze del ministero dell’Ambiente, e auspichiamo – concludono i senatori del Pd –  che le imprese italiane del settore riescano a trovare la strada del successo nonostante questo governo nemico del futuro”.

Dl Sviluppo: legge incredibile, privatizza l’Italia

Il decreto sviluppo è una legge incredibile, il Governo vuole  privatizzare l’Italia”. Lo dichiarano i senatori del PD Roberto Della Seta e Francesco Ferrante commentando le anticipazioni sul Decreto sviluppo.
“A conferma delle preoccupazioni espresse in occasione del federalismo demaniale – continuano i senatori del PD –  centinaia di km di demanio marittimo diventeranno privati, impedendo di fatto ai cittadini di fruire di spiagge e coste, aprendo la strada ad una ulteriore cementificazione i nostri litorali. Con l’ennesima versione del piano casa poi il Governo cerca di cancellare ogni regola urbanistica, eliminando il principio del permesso di costruire, e dando il via libera ai cambi di destinazione d’uso delle aree e degli immobili”.
“Se passano queste norme in Italia sarà  possibile trasformare un capannone in un albergo, costruire liberamente in aree agricole, aprire nuovi cantieri senza autorizzazione del comune. Infine – concludono i parlamentari del PD –  viene portato ad un milione di euro l’importo entro il quale si possono affidare lavori pubblici senza gara d’appalto: un formidabile incentivo alla corruzione e alle cricche”.

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