Comunicati

Infrastrutture: il Governo abbandona l’Umbria, opere strategiche solo se lega Nord sponso

“Il Governo continua a prendere in giro l’Umbria sulle infrastrutture, e la  conferma arriva dalla lettura dell’Allegato al Def recentemente approvato dal Parlamento sulle ‘infrastrutture strategiche’.

Se si esclude la Quadrilatero, per la quale peraltro mancano ancora  oltre 400 milioni dei 2 miliardi necessari al completamento dell’opera, per il resto è buio pesto: più del 95% dei soldi necessari per le infrastrutture che lo stesso Governo ammette essere strategiche semplicemente non ci sono.”

Lo dichiarano i senatori del Pd Francesco Ferrante, Anna Rita Fioroni e Mauro Agostini, che aggiungono – “E’ paradossale, e tragica per i viaggiatori, la condizione delle ferrovie in Umbria: all’indispensabile trasversale  Orte – Falconara, a fronte dei 3 miliardi di euro necessari, vengono stanziati la miseria di 17 milioni per il tratto Spoleto – Terni (che da solo costa oltre 500 milioni di euro), mentre il tanto discusso nodo di Perugia, che per un costo di circa 1 miliardo può contare su appena poco più di 100 milioni, finendo col  triste ‘zero’ stanziato per le Tre Valli il cui costo è stimato in 200 milioni. Unica eccezione la Terni – Rieti con i 216 milioni totalmente stanziati.

Insomma – sottolineano i parlamentari del Pd –  sui 10 miliardi di euro promessi dal Governo per le infrastrutture ‘strategiche’ se ne rendono disponibili solo 2 e quasi tutti per la Quadrilatero.

Un’amarezza che cresce quando dalla lettura della stessa tabella si evince che il Governo non ha avuto difficoltà  a trovare i 700 milioni ‘necessari’ per l’accessibilità  stradale della Valtellina, oppure l’1,2 miliardi per l’autostrada Asti – Cuneo, un miliardo trovato per l’autostrada regionale Medio padana veneta e gli oltre 6 (sei) miliardi di euro per l’Asse stradale Pedemontano – Piemontese, Lombardo, Veneto. Viene il dubbio che un opera sia considerata davvero strategica da questo Governo a seconda degli interessi del suo azionista di riferimento: la Lega Nord.

I cittadini umbri non meritano di essere presi in giro dal Governo e senza dubbio ci batteremo per cambiare questo stato di cose” – concludono i senatori del Pd.

INFRASTRUTTURA 

SOGGETTO AGGIUDICATORE 

COSTO – MIGLIAIA DI EURO 

FINANZIAMENTI DISPONIBILI -MIGLIAIA DI EURO 

ULTERIORI FINANZIAMENTI NECESSARI – MIGLIAIA DI EURO 

 

Immigrazione: Pd, chiarezza su mancato soccorso barcone

Se la denuncia di mancato soccorso da parte delle forze Nato ad un barcone alla deriva davanti alle coste libiche, rilanciata oggi dal ‘The Guardian’, corrispondesse al vero, ci troveremmo di fronte ad una inaccettabile violazione dei diritti umani su cui diventa fondamentale fare piena ed immediata chiarezza”. E’ quanto dichiarano in una nota Andrea Sarubbi, Jean Leonard Touadi, Roberto della Seta e Francesco Ferrante, che sulla vicenda hanno presentato due interrogazioni parlamentari alla Camera ed al Senato.
“Ci sono troppi coni d’ombra in questa vicenda: dalle ripetute segnalazioni di Don Zerai – sacerdote eritreo per alcuni giorni in contatto con i naufraghi – alle diverse versioni rilasciate della autorità  impegnate nella zona.  A prescindere dalle voci discordanti, non è accettabile che 72 persone – fra cui donne e bambini – possano vagare per 16 giorni nel mediterraneo e essere lasciate morire in di fame, di sete e di stenti. Qualunque sia la verità  in questa vicenda, è primario interesse della missione Nato – ed in particolare dell’Italia cui è stato affidato il comando operativo sul mare – portarla immediatamente alla luce”.

Spiagge: UE bacchetta furbata elettorale del Governo

La Ue boccia il provvedimento contenuto nel decreto sviluppo che prevede la concessione per 90 anni delle spiagge ai privati e la cosa non stupisce, perché le norme europee prevedono che le concessioni devono avere una durata appropriata e alla fine del periodo limitato deve essere garantita l’apertura alla concorrenza.
Quella del governo Berlusconi è una tipica trovata del suo repertorio pre-elettorale, ma se venisse realmente attuata concederebbe una lucrosa rendita di posizione a pochi e darebbe il via libera all’ulteriore cementificazione dei nostri litorali.” Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“Non si comprende – aggiungono i senatori del Pd –  come il Governo possa negare che si tratti di una privatizzazione delle spiagge e degli arenili italiani, quando viene prevista una concessione quasi centenaria, e che magari come già  avviene adesso potrebbe essere rinnovata automaticamente. In altre parole il governo privatizza le spiagge, affidandole magari a chi le ha cementificate o a chi intende farlo, con buona pace della concorrenza e della tutela del paesaggio. Puntuale dunque è arrivato il richiamo della Ue, che ha giustamente bacchettato la furbata balneare del governo Berlusconi” – concludono i parlamentari del Pd.

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