Comunicati

Nucleare: quorum in Sardegna conferma truffa Governo

Il superamento non solo del quorum, ma anche della metà  degli aventi diritto al voto nel referendum consultivo sul nucleare in Sardegna, è la conferma indiretta ma evidente che il tentativo del  governo Berlusconi di cancellare pro-tempore le norme sul programma nucleare è una truffa a danno dei cittadini per scongiurare il referendum nazionale di giugno. I cittadini sardi recandosi in gran numero alle urne hanno dimostrato che gli elettori non hanno bisogno di essere messi sotto tutela, e hanno invece rivendicato il diritto di decidere sul proprio futuro e sulla tutela della propria salute”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante. “A questo punto – concludono i due senatori ecodem –  è tanto più importante impedire lo scippo del referendum e contrastare il silenzio imposto sui temi referendari in gran parte di media”.

Uranio impoverito: Ministero della Difesa sostenga allevatori e agricoltori di Quirra

A seguito del sequestro preventivo dell’intero poligono di Quirra disposto dalla procura di Lanusei, con il divieto di qualunque attività  agropastorale nei 12mila ettari della base, è assolutamente necessario e urgente un sostegno economico del Governo perché a pagare il prezzo dell’inchiesta coraggiosa e doverosa non siano gli agricoltori e gli allevatori della zona”.

Lo dichiarano i senatori del Pd Gian Piero Scanu e Francesco Ferrante, membri della Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito.

“Il ministro La Russa ha affermato che al momento non esiste nessun nesso di causalità  tra l’utilizzo dell’uranio impoverito e i decessi: bene, prendiamo atto di questa posizione e attendiamo l’esito delle indagini che facciano luce su una vicenda resa ancora più inquietante dopo la diffusione dei dati che hanno denunciato la morte per tumore del 65 per cento degli allevatori dell’area.

Nel frattempo però concludono i parlamentari del Pd – il ministero della Difesa deve farsi carico delle ricadute economiche e occupazionali dell’inchiesta, non lasciando i sindaci della zona soli a fronteggiare l’emergenza e abbandonando gli allevatori e agricoltori che dal 1956 hanno convissuto con le forze militari sui terreni di Salto di Quirra”.

Rifiuti: Selex responsabile dei problemi del Sistri

L’esito dello stress test effettuato col click day del Sistri è più che preoccupante, perché un gran numero di aziende che hanno aderito alla prova di funzionalità  del sistema non sono riuscite nemmeno a collegarsi, o hanno riscontrato difficoltà  che con l’entrata a regime sarebbero eccessivamente

penalizzanti, a partire dai tempi lunghi necessari a completare

un’operazione. A questo punto appare evidente che il problema è

nell’impalcatura stessa del sistema che la Selex ha escogitato per il Sistri, e ciò conferma i dubbi che avevamo avanzato nel corso del tempo e di cui è stato chiesto conto con numerose interrogazioni parlamentari”. Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il PD delle politiche relative ai cambiamenti climatici.

“Come detto aggiunge Ferrante – il progetto Sistri ha evidenziato sin dal suo avvio diversi aspetti poco chiari, dallo spropositato costo per la registrazione del brevetto, tra l’altro già  registrato da un ente statale,al fatto che il Ministero dell’Ambiente ha gestito il progetto SISTRI

affidandone la realizzazione ad una controllata del gruppo Finmeccanica, la Selex Service Mangement, senza indire una gara pubblica e con la copertura del segreto di Stato”.

“Di proroga in proroga – prosegue il senatore PD – si è arrivati allo stress test, che di certo non scioglie i dubbi su come la Selex abbia gestito l’informatizzazione della tracciabilità  dei rifiuti. Una strada che tuttavia al netto delle gravi difficoltà  emerse, rimane una scelta

obbligata per contrastare l’illegalità  e le ecomafie. àˆ desolante

constatare che il Ministero non sappia come uscire da questa situazione, e il tentativo di dare una lettura positiva del click day si scontra con l’evidenza dei fatti e con le preoccupazioni degli utenti”.

“àˆ evidente conclude Ferrante – che un’ulteriore proroga è necessaria, perché mancano solo due settimane all’entrata in vigore del sistema, ma occorrerà  che la si vincoli a procedure rigorose in modo da mettere la parola fine a questo balletto di date.”

1 279 280 281 282 283 605  Scroll to top