Comunicati

Via dal Decreto Sviluppo la norma sull’agenzia dell’acqua

“Il governo prenda atto dei risultati dei referendum sull’acqua, e tolga dal
decreto sviluppo la norma che istituisce un’Agenzia per i servizi idrici
nominata dall’esecutivo”. E’ quanto chiedono in un comunicato i senatori del
Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che aggiungono: “Dopo il voto con
cui 25 milioni di italiani hanno detto che va salvaguardato il carattere
pubblico del servizio idrico, che l’acqua è un bene comune e non una merce, è
bene che governo e maggioranza rispettino questa volontà  così largamente
maggioritaria. Ciò che serve ora è un intervento organico che riorganizzi la
gestione dei servizi idrici in accordo con le ragioni referendarie, mentre
l’Agenzia prevista nel decreto sviluppo, un organismo di fatto emanazione del
governo, sarebbe una finta soluzione che lascerebbe, nella sostanza, tutti gli
attuali nodi irrisolti.”
 “Il Partito democratico, che nei mesi scorsi ha presentato una propria
proposta di legge che raccoglie le indicazioni dei referendum, non accetterà 
colpi di mano di una maggioranza che quanto più diventa debole e tanto più si
mostra arrogante” – concludono i senatori ecodem.

Immigrazione: gerarca Maroni disprezza diritti umani

“Ha mai visitato un Cie? Sono carceri…”.

“Ci chiediamo con quale coraggio e disprezzo  dei diritti umani il gerarca Maroni possa acconsentire che una persona, la cui unica colpa è di non avere un documento valido, venga  sbattuta in galera, perché i Cie questo sono, per un anno e mezzo della propria vita. Evidentemente Pontida si avvicina, e  Maroni  ha tirato fuori dal cilindro la carta per solleticare gli animi più oltranzisti e razzisti”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“Chiunque abbia visitato  un Centro di identificazione e espulsione – proseguono i due senatori ecodem – e nel corso degli anni le inchieste giornalistiche e i sopralluoghi istituzionali sono stati tanti, ha ricevuto la medesima e angosciante impressione di un luogo dannato, un limbo dove le persone vengono relegate, in spregio al rispetto dei più elementari diritti umani, senza conoscere il tempo della permanenza all’interno della struttura. I Cie, alcuni gestiti da operatori che fanno un lavoro encomiabile, sono teatro di continue rivolte,  e gli immigrati reclusi, denunciano orrori e violenze quotidiane, ma i dati ufficiali sui feriti e i morti non ci sono. Ci chiediamo – concludono i senatori –  se Maroni abbia dunque mai visitato un Cie nelle condizioni reali e quotidiane, e se  lo ha fatto come può giustificare questo feroce accanimento contro chi semplicemente non ha un permesso di soggiorno valido”.

Carceri: una strage, Alfano Ministro e Segretario indifferente

“La strage nelle carceri italiane continua inesorabile, nel perdurante silenzio del ministro della Giustizia, ormai evidentemente assorbito dalla sua funzione di segretario in pectore del PdL. Dopo 678 giorni dalla presentazione della prima interrogazione, e le seguenti nove, attendiamo ancora una risposta dal Governo sullo stato di degrado, di mancato rispetto dei diritti umani e sui suicidi sospetti nelle carceri del nostro Paese
Nel frattempo le persone continuano a morire.”
Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante.
“Ieri il carcere di Taranto, oggi Teramo, e nei mesi scorsi altre tantissime carceri sono state il teatro di 337 tentati suicidi, 1.858 gli atti di autolesionismo e 1.964 scioperi della fame: una situazione che è chiaramente sfuggita di mano.
Nel 2011 – ricorda Ferrante –  ogni settimana un detenuto si è tolto la vita, nel luogo dove il controllo e il sostegno dello Stato dovrebbe essere più vicino.
Per l’ennesima volta chiederemo al Governo di riferire su questa situazione indegna di un Paese civile, e di rispondere – conclude Ferrante –  sullo stato di attuazione della proposta di riforma carceraria annunciata, e mai realizzata, da oltre due anni”.
 

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