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Manovra: su incentivi a rinnovabili il Governo delira

“Promettere decurtazioni agli incentivi alle energie rinnovabili e all’efficienza energetica è puro delirio: vorrebbe dire che il governo cancella le sue stesse decisioni di poche settimane fa e soprattutto vorrebbe dire escludere l’Italia dalla rivoluzione energetica in atto in tutta Europa, indispensabile per salvare l’ambiente e combattere i cambiamenti climatici, ma anche decisiva per promuovere i settori più innovativi dell’economia”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante sulle voci di un taglio indiscriminato agli incentivi alle energie pulite.
“Sostenere oggi – aggiungono i senatori del Pd    – il solare , l’eolico, le altre fonti rinnovabili, l’efficienza energetica, è un urgente interesse nazionale: con questi annunci, ci auguriamo destinati a nulla, governo e maggioranza  confermano di avere perso del tutto ogni contatto con i bisogni, gli interessi, le aspirazioni degli italiani. “

Soft economy, leva del cambiamento

L’Italia può vincere contro la crisi? Questo Paese è in grado di tornare a costruire benessere e liberarsi dal pericolo di stagnazione e depressione collettiva? Indubbiamente per rispondere positivamente a queste domande si deve tener conto dei vincoli europei, della necessità  ineludibile di tenere sotto controllo il deficit, si deve mettere mano con radicalità  alla struttura del fisco – scovando l’evasione, ma anche utilizzando quella leva per premiare l’innovazione e i settori “labour intensive” colpendo le sacche di inefficienza ed economia assistita, vero fardello del nostro sistema industriale. Ma si deve soprattutto saper riconoscere quelle che sono le risorse del nostro paese che gli permettono di “stare in campo” nell’economia globalizzata e valorizzarle per potere giocare le proprie migliori atout. Ed è di questo che proveremo a parlare al Seminario estivo di Symbola, la Fondazione per le qualità  italiane  presieduta da Ermete Realacci e diretta da Fabio Renzi, che si terrà  a Montepulciano dal 30 giugno al 2 luglio e che quest’anno è dedicato a “La bellezza del futuro. Cultura, innovazione, qualità , talenti e territori” (il programma completo su www.symbola.net). Una riflessione quella di Symbola che parte dall’assunto per cui, anche se qualcuno dice che con la cultura non si mangia, sono proprio la cultura e l’insieme della attività  ad essa collegate che sono fondamentali per promuovere il “Made in Italy” nel mondo. Uno sforzo quello compiuto da Realacci in questi anni di collegare una rete di “best pratices” che tenesse insieme le eccellenze, che sono tante, del produrre italiano con un’attenzione quasi maniacale agli intrecci con coesione sociale, qualità  dei territori che quelle esperienze costruivano nel concreto. Una ricerca che ha dato forma alla “soft economy”, la green economy in salsa italiana, quale chiave di lettura e leva possibile per il cambiamento. In questa visione la rivoluzione energetica che stiamo vivendo svolge un ruolo centrale. Il recente straordinario successo del referendum sul nucleare, tra i suoi tanti meriti ha avuto anche quello per cui dall’indomani in tanti – da ogni parte – hanno reclamato l’esigenza di un nuovo piano energetico. Purtroppo questo Governo non pare in grado di affrontare la questione, ma la programmazione in campo energetico è invece assolutamente indispensabile. 

Bisognerebbe ammettere che non ci sono alternative e che bisogna seguire la strada europea dove leader indiscusso è la Germania, peraltro il paese più simile al nostro nella struttura dell’economia in quanto lì come da noi l’industria manifatturiera svolge un ruolo fondamentale. La strada è quella dell’efficienza energetica, delle fonti rinnovabili, della lotta ai cambiamenti climatici anche come grande occasione di modernizzazione. I tedeschi non solo scelgono di abbandonare il nucleare ma decidono di sostituire tutto quel 17% di energia elettrica che oggi gli viene fornito dalle centrali atomiche con le fonti rinnovabili, non un chilo di fossile in più. I tedeschi in questi anni hanno costruito un settore industriale, che esercita una leadership mondiale, e che occupa oltre 400mila persone. Certo per farlo hanno pompato risorse ingenti, attraverso quel meccanismo di incentivazione  finanziato dalle bollette elettriche che  anche in Italia abbiamo introdotto nella scorsa legislatura e che infatti ha permesso la “partenza” delle rinnovabili finalmente in questo paese  e che invece  il Governo e le lobby dei fossili provano continuamente a interrompere e attaccare in maniera miope e incosciente. E con grande forza dovremmo lavorare per incentivare l’efficienza energetica. E’ la stessa Confindustria, tra gli altri, che in uno studio recente spiega le straordinarie opportunità  in termini di risparmio e lavoro che un serio piano sull’efficienza porterebbe a tutto il Paese. Ma in questo settore, e più in generale nella sfida della modernizzazione indispensabile, chi si ferma è perduto, e per questo l’inazione del Governo è da irresponsabili. E’invece arrivato il momento di osare: puntare ad obiettivi che vadano anche oltre quelli già  fissati in sede europea, sostenere la proposta ad esempio di portare da 20% al 30% il target di riduzione delle emissioni di CO2 al 2020. Questo è il coraggio che serve al Paese e che sarà  protagonista dei tre giorni poliziani di Symbola. 

 

Francesco Ferrante 

 

 

Lampedusa: centinaia di minori ancora “reclusi”. Traseferirli subito in comunità  attrezzate

“Mentre riprendono in massa gli sbarchi a Lampedusa, si continua a registrare una situazione intollerabile per le centinaia di minori non accompagnati che in molti casi sono ‘rinchiusi’ da mesi nei centri di transito dell’isola e della terraferma.
Chiediamo al Ministro dell’Interno di accelerare i tempi del trasferimento delle centinaia bambini presso altre comunità  più attrezzate, in modo che vengano trattati con le attenzioni dovute, in considerazione della loro età  e della traumatica vicenda che hanno vissuto.”
Lo dichiarano i senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta.
“Questi bambini – continuano i senatori –  si trovano in gran parte in una struttura, l’ex base militare Loran, dove ce ne dovrebbero stare solo 200, e proprio a causa di questo drammatico sovraffollamento e del torrido caldo di questi giorni la situazione ambientale potrebbe ulteriormente peggiorare. E alcuni dei minori sono stati invece portati nel centro di Imbriacole, dove si trovano in una situazione di promiscuità  con gli adulti che è di tutta evidenza inappropriata.
A seguito della crisi del Nord Africa, da gennaio 2011 solo a Lampedusa, Linosa e Lampione sarebbero arrivate all’incirca 39.560 persone di cui 1.670 minori. Di questi il 10% sono bambini piccoli accompagnati da uno o da entrambi i genitori, mentre i restanti sono minori non accompagnati: provengono  principalmente dalla Tunisia e dai paesi dell’Africa sub-sahariana ed hanno un’età  compresa tra i 12 e i 17 anni”.
“Occorre mettere fine al più presto a questa intollerabile condizione di reclusione dei minori , e nel frattempo bisogna permettere ai volontari delle associazioni presenti a Lampedusa di lavorare all’interno della struttura per poter offrire ai ragazzi non solo di vivere in un luogo dignitoso e accogliente, ma anche di realizzare delle attività  culturali e ricreative” – concludono i parlamentari del Pd.
 

 

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