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Si possono tagliare 3 miliardi di spese militari rinunciando ai superbombardieri

“Oltre 3 miliardi di risparmi: è quanto si ricaverà  se verranno accolti i nostri emendamenti per tagliare le spese militari rinunciando ai programmi di sviluppo e acquisto dei superbombardieri F-35 e degli Eurofighter Typhoon”.
E’ quanto dichiarano i senatori Pd Roberto Della Seta e Fancesco Ferrante, preannunciando la presentazione di due emendamenti firmati anche dai senatori Casson, Amati, Ignazio Marino, Vita, Perduca e Poretti, che nascono da un appello di numerose associazioni, tra le quali Sbilanciamoci, Arci, Arci servizio civile, Legambiente. “Se c’è un settore da sottoporre a radicali tagli di bilancio – affermano i due parlamentari – questa è la spesa per sistemi d’arma sempre più distruttivi e sempre più costosi. In generale, nella situazione attuale di emergenza finanziaria è bene che il nostro Paese ridimensioni le proprie spese militari: cosa buona in sé e cosa utile per avvicinare l’obiettivo del pareggio di bilancio. Per questo abbiamo anche sottoscritto diversi emendamenti proposti dai colleghi radicali Perduca e Poretti che si muovono nella medesima direzione”.

Emendamento con i radicali per introdurre la carbon tax

Il senatore radicale Marco Perduca ha presentato un emendamento per l’introduzione di un contributo ecologico sui consumi energetici non rinnovabili (generalmente combustibili fossili per riscaldamento, autotrazione e per utilizzo in tutti i settori non inclusi nell’Emission Trading System) che a partire da un prezzo a tonnellata di CO2 pari a 13 Euro, puo’ fornire un gettito iniziale attorno ai 3 miliardi di euro/anno, ma che potrebbe generare cifre ben piu’ elevate (35 miliardi) se, con gradualita’, si raggiungesse l`attuale livello della carbon tax svedese. L’introito e’ destinato a sgravare il fattore lavoro per costituire un’indubbia misura di crescita.
La proposta emendativa e’ firmata anche dalla senatrice Radicale Donatella Poretti e dai senatori Pd Roberto della Seta e Francesco Ferrante. “La proposta di introdurre un contributo ecologico sui consumi energetici non rinnovabili (fatti salvi quelli che rientrano nel sistema ETS) ha finalita’ economiche ed ambientali – spiegano Perduca ed Elisabetta Zamparutti, deputata Radicale in Commissione ambiente e presentatrice di proposta di legge di analogo contenuto -. Da un lato, permette di spostare il peso fiscale ‘dalle persone alle cose’ e, piu’ in generale, alle cose che inquinano. Dal’altro, la destinazione del relativo gettito ad una riduzione della pressione fiscale sul lavoro, come si propone, favorisce la crescita e lo sviluppo tecnologico, perche’ riguarda settori ad alta intensita’ di lavoro e di innovazione, come l’edilizia efficiente e lo sviluppo di tecnologie piu’ efficienti in primis per la climatizzazione e i trasporti”. I due parlamentari Radicali hanno poi concluso: “La tassazione ambientale, ferma nel nostro Paese ad appena lo 0,1% del Pil, offre ampi margini di intervento che vanno assolutamente colti”.

Manovra: bloccare norma scippa referendum

“Il Pd e tutte le opposizioni chiedano con forza l’abrogazione dell’art.4 della manovra finanziaria, che di fatto annullerebbe il risultato dei referendum di due fa la volontà  di 30 milioni di italiani per i quali i servizi pubblici vanno gestiti come beni comuni”. E’ quanto dichiarano Roberto Della Seta, capogruppo Commissione ambiente del Senato e Francesco Ferrante, membro Commissione ambiente del Senato, e aggiungono, “in base all’art.4 verrebbe vietato l’affidamento diretto a società  pubbliche di tutti i servizi locali ad eccezione dell’acqua. Questa norma è palesemente incostituzionale e rappresenta in modo evidente uno scippo della volontà  referendaria. E’ piú che legittimo riorganizzare i servizi pubblici locali per renderli piú efficienti, ma questo obiettivo – concludono – non puó che partire dalla indicazione dei referendum”.

PDA 27-AGO-11 14:32 NNNN

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