Intervento al III seminario internazionale sui rifiuti di Ischia organizzato dal Consorzio Polieco
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“Realizzare a Saline Joniche una megacentrale a carbone da oltre 1300 Megawatt non serve al futuro della Calabria e danneggia l’ambiente e il clima globale. Il Ministero dell’Ambiente deve fermare questo progetto”. E’ quanto dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante che preannunciano sul tema un’interrogazione urgente al ministro Prestigiacomo. “Il carbone – affermano i due parlamentari ecodem – è la più inquinante tra le energie fossili. Realizzare l’impianto di Saline Joniche vorrebbe dire far crescere di oltre 7 milioni di tonnellate le emissioni italiane di gas serra, peggiorando ulteriormente la nostra inadempienza agli impegni di abbattimenti delle emissioni dannose per il clima. La Calabria e l’Italia hanno bisogno di interventi innovativi e sistematici per l’efficienza energetica e per lo sviluppo di energie pulite, non certo di nuove cattedrali nel deserto che portano solo inquinamento. Ci auguriamo – concludono i parlamentari – che il Ministero dell’Ambiente, tornando sulla sua prima valutazione e accogliendo il parere negativo espresso dal Ministero per i Beni Culturali, blocchi questo progetto insensato e dannoso”.
“Il salvataggio in extremis del Sistri avvenuto durante la manovra di ferragosto, grazie all’apporto basilare dell’opposizione, ha evitato che si facesse un clamoroso regalo alla criminalità e alle ecomafie.
Ora però occorre risolvere al più presto tutti i problemi tecnici e di funzionamento che rischiano di affossare il sistema, e per farlo è fondamentale togliere il segreto di stato che è stato apposto e di cui da mesi il ministro Prestigiacomo annuncia la rimozione.
Chiediamo al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta di impegnarsi in tal senso, per rendere finalmente trasparente tutto il processo, e consentire una sperimentazione efficace che consenta di far partire il Sistri nel febbraio 2012.”
Lo dichiarano i senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta.
“Mentre la magistratura si occupa di fare luce sui motivi che hanno portato all’appalto del sistema al gruppo Finmeccanica senza una normale procedura – aggiungono i senatori del Pd – occorre mettere a disposizione delle aziende e degli operatori un sistema efficiente e che non complichi loro la vita.”