Comunicati

Protezione civile: sarebbe incomprensibile la delega al Ministero dell’interno

“Girano voci assai preoccupanti su una riorganizzazione della Protezione civile, con una delega affidata al Ministero dell’Interno. Sarebbe un errore grave, oltre ad essere un’operazione di cui non si sente il bisogno e che ci riporterebbe ad un passato del quale non si ha nostalgia”. Lo dice il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici.
“Il passaggio alla Presidenza del Consiglio della Protezione civile – continua Ferrante –  è stato un atto decisivo per garantire autorevolezza al dipartimento. Le storture che possono aver afflitto il funzionamento di una grande macchina organizzativa e operativa sono quelle manifestatasi negli ultimi anni, quando impropriamente si è affidata alla Protezione civile l’organizzazione dei grandi eventi, che emergenze non erano. Ma la Protezione civile, con l’organizzazione della vasta rete di volontariato integrata, rimane una risorsa insostituibile del sistema nazionale e un’eccellenza italiana. Sarebbero dunque di difficile comprensione – conclude Ferrante – i motivi di un ritorno all’indietro”.

Maltempo: ormai è bollettino di guerra

“Servono politiche pubbliche urgenti come per crisi”.
 
“Le conseguenze tragiche di piogge e temporali sono ormai per l’Italia un costante, terribile bollettino di guerra. E’ un problema di drammatica urgenza, alimentato dalla condizione diffusa di dissesto idrogeologico e favorito dai cambiamenti climatici. Ed è un problema che richiede risposte immediate ed incisive sul piano delle politiche pubbliche”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“Attualmente – continuano i senatori ecodem –  nel bilancio del ministero dell’Ambiente le risorse destinate alla messa in sicurezza del territorio sono quasi azzerate: questo non significa risparmi per le casse dello Stato, piuttosto vuol dire che per rincorrere i vari disastri, da Genova a Messina, si spende più di quello che servirebbe per interventi di prevenzione del rischio.Confidiamo – concludono i due parlamentari del Pd –  che il nuovo governo e il Parlamento prendano finalmente di petto questa grande emergenza, altrettanto temibile di quella economico-finanziaria”.

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