Comunicati

Rinnovabili: tempo scaduto, subito i dcreto attuativi

“Il mondo delle energie rinnovabili attende dal 29 settembre l’emanazione di decreti attuativi fondamentali per il funzionamento del settore. Se è vero , come ci risulta, che si è conclusa la trattativa interministeriale con i Ministri dell’ Ambiente e dell’ Agricoltura e la bozza del decreto è in mano al ministro Passera rivolgiamo un pressante appello al ministro dello Sviluppo economico : non si assuma la responsabilità  di prolungare questo ritardo intollerabile e di frenare la corsa dell’unico settore che ha affrontato efficacemente la crisi economica.”

Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici.

 

“Grazie all’esplosione del fotovoltaico  finalmente – continua Ferrante –  il nostro paese si è avviato a colmare il gap con quelli più avanzati come la Germania , ma ormai siamo a rischio di blocco totale sulle altre energie rinnovabili, quali eolico, geotermico, biomasse , mini idro. Senza contare il fatti che  si succedono interventi improvvisati e dannosi, l’ultimo dei quali  l’articolo 65 del dl liberalizzazioni che nel passaggio in Parlamento abbiamo corretto nei suoi perversi effetti retroattivi, ma che resta confuso e abbarbicato. La preoccupazione per l’alto livello raggiunto dagli incentivi è comprensibile ma non giustifica questo blocco, anzi è necessario emanare immediatamente i decreti in modo da potersi concentrare sull’ adeguamento della rete e sfruttare sino in fondo le potenzialità  delle rinnovabili che già  si stanno dimostrando in grado di abbassare il prezzo dell’elettricità  nel nostro Paese, restituendo a cittadini e imprese ciò che danno al settore sotto forma di incentivi in bolletta.”

 

“Il sistema paese non può più attendere, ma sono certo – conclude Ferrante –  che il ministro Passera e il Presidente Monti siano consapevoli che  non rispondere a questa richiesta equivale a  perdere una grande occasione di rilancio dell’economia.”

Salvaiciclisti: lettera di 62 senatori al Ministro Passera

Al Ministro dello Sviluppo Economico
e delle Infrastrutture e dei Trasporti
Dott. Corrado Passera
Egregio Ministro,
Le scriviamo per sottoporle un tema, quello della mobilità , che raramente fa notizia ma che racchiude in sé aspetti relativi alla salute, l’ambiente, l’inquinamento e il risparmio energetico, per non parlare della vivibilità  delle nostre città 
Riteniamo che sia giunto il momento di riconoscere, ad ogni livello amministrativo e politico, la “ciclabilità ” come parte integrante della moderna mobilità  quotidiana nonché come la soluzione più efficace, e a impatto zero, per gli spostamenti cittadini personali su mezzo privato. 
Le alleghiamo il testo di un disegno di legge che abbiamo depositato in Senato anche sullo stimolo della campagna internazionale lanciata dal Times di Londra e che in Italia sta raccogliendo consensi a 360 gradi col nome #salvaiciclisti.
Occorre che si riconosca l’elevato valore sociale della mobilità  ciclistica. Il suo sviluppo e la sua tutela, nel nostro paese lungamente sottovalutati e anzi depressi dall’attenzione centrata sulla mobilità  a motore, devono essere recuperati con la massima urgenza anche per raggiungere gli standard europei, già  da anni a livelli altissimi in molti paesi, ma in Italia quasi inesistenti.

La sicurezza delle persone che scelgono di spostarsi in bicicletta deve essere considerata una priorità  da raggiungere soprattutto e in prima battuta attraverso la limitazione e la moderazione del traffico veicolare a motore. Occorre dare prioritaria attenzione alla sicurezza che, riteniamo, debba dunque spostata dal mezzo bicicletta ai mezzi motorizzati, con decise azioni di limitazione della velocità  in ambito urbano di questi ultimi e una serie di iniziative che disincentivino la mobilità  personale in automobile andando a incentivare, anche sotto forma di sgravi fiscali, la mobilità  ciclistica.
Per questi motivi, Le chiediamo di avviare con la massima urgenza un percorso di riavvicinamento della viabilità  italiana agli standard di civiltà  europei sopra ricordati.
A questo proposito almeno due possibili azioni possono essere intraprese subito:
–                   l’introduzione immediata di limiti di velocità  ridotti e differenziati nelle aree urbane;
–                   l’istituzione di un “Ufficio mobilità  ciclabile” che coordini gli interventi su scala nazionale e avochi a sé poteri e competenze dei sindaci inadempienti secondo la normativa attuale.
Restiamo in attesa di una Sua cortese risposta.
Cordiali saluti
Francesco Ferrante, Marilena Adamo, Mauro Agostini, Bruno Alicata, Silvana Amati, Alfonso Andria, Teresa Armato, Emanuela Baio, Giuliano Barbolini, Mariangela Bastico, Fiorenza Bassoli, Franca Biondelli, Emma Bonino, Daniele Bosone, Franco Bruno, Gianrico Carofiglio, Felice Casson, Vannino Chiti, Antonio D’Ali’, Cristina De Luca, Vincenzo De Luca, Luigi De Sena, Mauro Del Vecchio, Roberto Della Seta, Roberto Di Giovan Paolo, Marco Filippi, Anna Rita Fioroni, Andrea Fluttero, Mariapia Garavaglia, Fabio Giambrone, Paolo Giaretta, Manuela Granaiola, Luigi Grillo, Claudio Gustavino, Maria Fortuna Incostante, Giovanni Legnini, Massimo Livi Bacci, Giuseppe Lumia, Andrea Marcucci, Alberto Maritati, Daniela Mazzuconi, Vidmer Mercatali, Claudio Micheloni, Francesco Monaco, Pasquale Nessa, Franco Orsi, Francesco Pardi, Achille Passoni, Carlo Pegorer, Marco Perduca , Oskar Peterlini, Leana Pignedoli, Manfred Pinzger, Donatella Poretti, Paolo Rossi, Francesco Sanna, Giacomo Santini, Gian Piero Scanu, Achille Serra, Marco Stradiotto, Alberto Tedesco, Salvatore Tomaselli, Vincenzo Maria Vita

Accertare immobili fantasma abusivi e poi procedere con piano demolizione

“La regolarizzazione dei cosiddetti ‘immobili fantasma’ che portera’ 472 milioni di euro di nuovo gettito tra imposte locali ed erariali è certamente una buona notizia per le casse dello Stato, ma sarebbe un errore gravissimo se si trasformasse di fatto in una mega sanatoria edilizia”. Lo dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che hanno depositato un’interrogazione ai Ministri dell’Economia e dell’Ambiente.
“Occorre al più presto fare chiarezza- continuano i parlamentari del Pd –  portando in Parlamento i dati su quale sia il numero totale degli immobili fantasma abusivi, e dove questi sono dislocati. Quest’ ultimo punto è di particolare importanza, in quanto probabilmente un numero elevato di immobili ricadono nelle aree protette o in quelle a elevato rischio idrogeologico e sismico”.
“Grazie all’opera di ricognizione e censimento effettuata dall’Agenzia del territorio potrà  essere resa pubblica l’esatta portata della devastante cementificazione illegale nel nostro Paese, e si potrà  poi procedere- concludono i senatori del Pd –  in collaborazione con le regioni e gli enti locali, ad un concreto e risolutivo piano di demolizione dell’abusivismo più sfrenato”.

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