Comunicati

Si alla campagna di Medici senza Frontiere

FERMARE ATTACCHI A FARMACI GENERICI

“I casi di cronaca sui farmaci contraffatti hanno messo nel mirino la produzione di medicinali in India, ma bisogna ricordare che quel paese è considerato giustamente come la farmacia dei paesi in via di sviluppo, perché produce versioni generiche, a basso costo ma efficaci dei farmaci che vengono utilizzati in tutto il mondo.
Grazie a questi medicinali vengono assicurate le cure che servono per salvare milioni di vite nei paesi più poveri del mondo.
Per questo motivo occorre sostenere la mobilitazione ““Prima la vita, poi il profitto” di Medici senza Frontiere,per chiedere che vengano fermati gli attacchi ai farmaci generici.”
Lo dichiarano i senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta, che hanno aderito alla campagna di MSF per chiedere alla azienda farmaceutica Novartis di abbandonare la causa contro il governo indiano sui brevetti dei farmaci.

“La complessa battaglia legale sull’applicazione delle regole in materia di brevetti potrebbe stabilire un precedente. Se Novartis vincesse la causa, rivendicazioni dello stesso tipo, pendenti in altri tribunali, potrebbero avere successo e dare ragione agli interessi delle multinazionali farmaceutiche, trascurando il diritto di milioni di persone la cui vita dipende da medicinali generici a basso costo.
Inseguire il profitto sulla pelle di milioni di malati che vivono in povertà  è intollerabile, come è gravissimo del resto il fatto che negli ultimi anni il Governo italiano abbia ridotto se non azzerato i finanziamenti a favore della cooperazione e al Fondo globale per la lotta all’Aids.

Allarme del Kyoto Club su incentivi alle rinnovabili

Fonti ministeriali fanno intendere che per le fonti rinnovabili in Italia arriveranno tempi durissimi, visto che si sta decidendo di mettere pesantemente mano agli incentivi e ostacolare la modalità  di accesso ad essi.
Se è gravissimo che le bozze sul quinto conto energia fotovoltaico circolate in questi ultimi giorni siano probabilmente di matrice non ministeriale, va detto anche che esse potrebbero purtroppo essere verosimili nei contenuti che i Ministeri competenti si apprestano ad annuciare. Ma anche per le altre fonti rinnovabili e l’efficienza energetica si preannunciano interventi tali da rischiare seriamente di affossare un intero comparto che il Governo vorrebbe contingentato su livelli annuali molto bassi.
Kyoto Club, che ha sempre sostenuto un’intelligente modulazione degli incentivi sulla base della crescita di questi mercati e sulla conseguente riduzione dei prezzi delle tecnologie e ha ritenuto sbagliate le posizioni radicali di alcune frange del comparto delle rinnovabli, denuncia la gravità  di provvedimenti che metterebbero in ginocchio uno dei pochi settori che hanno avuto una funzione anticiclica nell’attuale crisi economica.
Riscontrata inoltre l’assoluta assenza di un confronto del Governo con le associazioni di categoria per l’esame degli interventi sulla materia, il Kyoto Club chiede che il Governo incontri quanto prima gli operatori per un confronto aperto e responsabile sugli incentivi e sullo sviluppo di medio-lungo periodo di questo settore che è ormai costituito da migliaia di imprese, spesso con personale giovane e dinamico, che hanno investito ingenti risorse e che intendono farlo anche nei prossimi anni.
Uno scivolone del Governo sul fronte delle rinnovabili rappresenterebbe un duro colpo per un settore vitale del paese, una battuta d’arresto per le strategie energetiche italiane mentre tutta l’Europa sta rapidamente virando verso le energie verdi e anche un danno politico rilevante per il Governo Monti che aveva raccolto fiducia e stima in molte aree del paese.
Kyoto Club chiede a tutte le associazioni delle rinnovabili elettriche e termiche e dell’efficienza energetica di organizzarsi in un tavolo di lavoro comune per confrontarsi con il Governo, secondo un approccio che metta da parte interessi particolari e che punti a dare forza e fiducia a questo comparto strategico della green economy.

Rinnovabili: giallo su bozza quinto conto energia, documento Ministero Sviluppo Economico stilato da analista Enel?

“Sulla bozza del quinto Conto energia che sta circolando in queste ore il Ministero dello Sviluppo economico deve fare al più presto chiarezza, perchè risulta che l’autore del file del documento, che è una carta intestata del Ministero, sia un’analista dell’Enel.
La bozza sta provocando una sensibile e fondata agitazione tra gli operatori, perchè si configurerebbe l’ennesimo attacco al settore del fotovoltaico.
Il solo sospetto che vi possa essere una influenza esterna nella stesura del documento non può che accrescere lo stato di tensione nel settore.”
Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante, che aggiunge –
“Il file, che è ormai di dominio pubblico, è infatti di “proprietà ” di un dipendente dell’Enel.
Non vorremmo che valesse dunque il vecchio adagio di Andreotti, ‘a pensar male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina’, perchè se questo sarà  il nuovo conto energia non si tratterà  di una necessaria e equilibrata revisione del sistema di incentivazione al fotovoltaico, ma bensì di un colpo ben assestato, che giunge ancora una volta sugli investimenti in corso e sui cantieri aperti.
Paradossale poi il fatto – continua Ferrante – che sia notizia proprio di oggi che la stessa Enel Green Power annunci investimenti nel settore per più di 6 miliardi di euro, ma delocalizzandoli fortemente all’estero, in quanto in Italia pesano ‘le incertezze normative’: un caso in cui la mano destra non sa cosa fa la sinistra?”

“E’ quantomai necessario che il Ministero dello Sviluppo faccia chiarezza su come il Governo voglia intervenire sul settore del fotovoltaico e di tutte le rinnovabili , elettriche e termiche, che attendono i relativi decreti da ormai sei mesi”- conclude Ferrante.

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