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Rinnovabili: bene Clini, ma decreti del Governo drammaticamente inadeguati

“Ha ragione il Ministro dell’Ambiente Clini nel paragonare per la sua rilevanza  il confronto che si è avuto in questi giorni sulle energie rinnovabili a quello avvenuto sull’articolo 18.
E proprio in ragione di questa rilevanza che i decreti che il Governo ha inviato all’esame della Conferenza Stato- Regioni sono drammaticamente inadeguati.”
Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici.
 
“L’energia rinnovabile e l’efficienza energetica sono la sfida di questo presente, ostinarsi a difendere il passato e un sistema fondato esclusivamente sullo sfruttamento delle fonti fossili non solo non è più sostenibile dal punto di vista ambientale, ma rischia di farci perdere una straordinario occasione di sviluppo e lavoro. Per questo i decreti – aggiunge Ferrante – devono essere assolutamente corretti, eliminando innanzitutto le pastoie burocratiche come il complesso sistema dell’iscrizione a registri di prenotazione e di aste competitive per la realizzazione degli impianti, anche di taglia medio-piccola, che imbriglieranno il settore, rendendo impossibile raggiungere gli obiettivi europei.
C’è il rischio concreto di alimentare una perdurante incertezza nella programmazione degli investimenti, che peserà  in maniera pesante sull’apporto del settore delle rinnovabili al rilancio dell’economia.”
 
“Urgono modifiche su diversi aspetti, come ad esempio il ripristino del bonus per la bonifica dei tetti ricoperti di amianto, e occorre un approccio più concreto e meno inficiato dal clima di ‘caccia alle streghe’, che ha individuato nelle rinnovabili il facile ma falso motivo di aggravio delle bollette energetiche” – conclude Ferrante.

Roma, sanatoria dehors: intervenga Ministro Ornaghi per frenare indecente deregulation

“La sanatoria dei dehors contenuta nella delibera approvata in Commissione Commercio in Campidoglio è un via libera al ‘tavolino selvaggio’, in spregio alla tutela storica e architettonica della città  di Roma.
Il ministro dei Beni culturali intervenga e metta un freno a questa indecente deregulation commerciale decisa dalla giunta Alemanno.”
Lo dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, preannunciando in merito un’interrogazione parlamentare.
 

“La delibera – continuano i senatori del Pd – è un colpo di mano dell’amministrazione Alemanno, che calpesta le tutele che sono riconosciute al patrimonio culturale di Roma, disattendendo i vincoli e le prescrizioni che la legge assegna al Ministero dei Beni culturali.
Il tentativo del sindaco Alemanno di scaricare sulla sua giunta la responsabilità  della delibera non sta in piedi, e del resto per ben due volte egli stesso ha stabilito una moratoria delle sanzioni e delle rimozioni fatte dal I municipio contro le occupazioni abusive.”
 

“La giunta Alemanno sta operando sistematicamente nell’interesse di pochi, che con prepotenza e arroganza hanno occupato gli spazi pregiati del centro storico di Roma.
Il ministro Ornaghi – concludono i senatori del Pd –  intervenga per arginare questa deriva di illegalità , in nome della tutela di un patrimonio unico al mondo.”

Rinnovabili: decreti sbagliati, no a registri per piccoli impianti. Si premia il mini eolico cinese e non si sostiene bonifica amianto

“I decreti sulle rinnovabili così come sono non vanno.

L’introduzione dei registri anche per i piccoli impianti rischia di uccidere un intero settore industriale , ma ci sono anche evidenti storture di dettaglio incomprensibili come ad esempio il fatto che non sia stato confermato il sistema premiante per chi, installando il fotovoltaico sui tetti, li bonifichi  dall’amianto  che da decenni continua ad essere un killer silenzioso e sempre più pericoloso per l’ambiente e la salute.”

Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante, che aggiunge – “Nella stesura dell’ennesimo conto energia sul fotovoltaico è mancato un adeguato confronto con la rappresentanza del settore, e il testo sconta tutta una serie di criticità  che rischiano seriamente di vanificare gli ottimi risultati raggiunti in termini di riduzione di CO2, posti di lavoro e in prospettiva di riduzione delle tariffe energetiche.

Tra gli aspetti che la Conferenza Stato – Regioni ritengo debba correggere c’è certamente la conferma di una misura che ha consentito negli ultimi anni di bonificare circa 12 milioni di metri quadrati circa di tetti, che erano ricoperti di amianto e che ora invece ospitano 1100 megawatt di energia elettrica pulita.

Lo smaltimento corretto dell’amianto è operazione abbastanza costosa, e l’incentivazione legata all’installazione del fotovoltaico è un sistema virtuoso che ha sostanzialmente sopperito a 20 anni di vuoto normativo, cioè da quando il materiale è stato dichiarato fuorilegge, ma senza prevedere l’obbligo di bonificare gli edifici.

 Un altro svarione che va corretto nell’altro decreto , quello sulle rinnovabili non fotovoltaiche, è quello che riguarda il minieolico, perché i produttori italiani costruiscono pale di aerogeneratori da 55 KW  e quindi il registro dai 50 KW favorisce sostanzialmente quelli più piccoli, prodotti in Cina. Effetto davvero paradossale , e forse frutto di ignoranza per chi, anche nel Governo, nel criticare il sistema di incentivazione delle rinnovabili puntava il dito contro l’assenza di una filiera totalmente italiana.”

“Infine – conclude Ferrante –  è davvero grave che dall’orizzonte del Governo sembra scomparso il decreto su rinnovabili termiche. Una scomparsa che penalizza ancora una volta le politiche sull’efficienza energetica.”

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